Incidente stradale alle 17,45, a Palazzuolo, nel comune di Monte San Savino.
Coinvolte due moto in uno scontro.
Nonostante le manovre rianimatorie un motociclista è deceduto e l’altro è stato trasferito presso il Policlinico Le Scotte di Siena.
Il ferito, trasportato in ambulanza con codice rosso a Siena, ha 63 anni e risiede ad Arezzo.Continua a leggere
Il motociclista deceduto aveva 48 anni, si chiamava Luigi Sestini e risiedeva a Badia Agnano (Bucine).
Sestini procedeva in discesa sul versante verso Colonna di Grillo quandosiè scontrato con l’altro motociclista in salita.
Sul posto sono intervenuti 3 mezzi dalla zona aretina: l’automedica, un’ambulanza infermierizzata e un’altra ambulanza senza sanitari a bordo.
Due i mezzi dall’area senese (un’ambulanza infermierizzata e una medicalizzata) e l’elisoccorso Pegaso 1.
Famiglia trova serpente morto in un pacco di pannolini
Un serpente di piccole dimensioni senza vita trovato in una confezione di pannolini da una famiglia valdarnese, cosi si sono rivolti ai carabinieri che hanno sequestrato il pacco ed avviate le indagini.
La confezione era stata consegnata dalla ditta produttrice nell’ambito di una fornitura destinata al figlio minore.
L’azienda sanitaria si è messa in contatto con la famiglia ed ha quindi chiesto alla ditta fornitrice spiegazioni sull’accaduto.
Fuori strada con l’auto, trovata con 38,5 di febbre, negativa al Covid-19 ma positiva al test antidroga
La donna una 50enne, fermata poco prima ad un posto blocco aveva dichiarato di essere diretta ad Arezzo per andare in farmacia,gli agenti della municipale di castiglion Fiorentino indicano alla donna che deve recarsi alla farmacia più vicina e non in città.Continua a leggere
Nel tornare indietro finisce fuori strada con la sua vettura interviene il 118, alla 50enne viene misurata la temperatura e risulta con 38,5 di febbre.
Parte il protocollo sanitario, il tampone dà esito negativo, ma non il test per le sostanze stupefacenti che è positivo
La signora viene denunciata per guida sotto l’influenza di sostanze psicotrope, con i conseguenti ritiro della patente e sequestro del’auto.
Sempre nella cittadina della Valdichiana nei pressi della stazione la polizia municipale è intervenuta in seguito alla segnalazione di una persona distesa a terra.
Viene trovato uno straniero, probabilmente ubriaco, che, rifiuta di dare le generalità, insultando ripetutamente gli agenti, cercando di colpirli.
L’uomo riportato alla calma e identificato risulta con numerosi precedenti alle spalle, per lui la denuncia piede libero per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le generalità.
Un altro cittadino straniero a piedi sulla Sr 71, vedendo l’auto della Polizia Municipale castiglionese si nasconde in una stradina laterale.
Notato lo strano atteggiamento gli agenti lo seguono e lo fermano.
L’uomo dà alla pattuglia una carta d’identità alterata, è un nigeriano di 39 anni, viene accompagnato in questura per essere segnalato e poi denunciato per falsità materiale.
Asl Toscana Sud Est, dal 1° giugno a casa centinaia di infermieri e operatori
Dal 1° giugno centinaia di infermieri e operatori sociosanitari resteranno a casa: l’Asl Toscana Sud Est ha dichiarato unilateralmente chiusa l’emergenza non rinnovando i contratti degli interinali che erano stati assunti per fronteggiare il Coronavirus”. E’ quanto dichiara Claudio Cullurà, responsabile territoriale Nursind, sindacato autonomo delle professioni infermieristiche.Continua a leggere
“Solo il 30% degli infermieri vedrà rinnovato il contratto, mentre la totalità degli Oss non tornerà in servizio. Parliamo di almeno 200 professionisti in meno a partire dal prossimo lunedì – accusa Cullurà – con l’emergenza ancora in corso, e con l’avvicinarsi del periodo delle ferie programmate per il personale”.
“Molto del personale interinale è stato utilizzato oltre che per supplire alle carenze di organico, da tempo denunciata dal Nursind, anche per rendere possibile tutto quel sistema di ‘filtraggio’ degli accessi nei presidi ospedalieri e delle strutture sanitarie territoriali, al fine di impedire l’accesso di persone con febbre e/o sintomatologia, in modo da garantire la sicurezza di pazienti e operatori del sistema sanitario. Stiamo parlando dei check-point e delle tende pre-triage. Se questi contratti venissero meno – sottolinea Cullurà – metterebbero a rischio l’esistenza e il funzionamento di tali servizi”.
“Finita la fase 1 gli infermieri-eroi della patria sono tornati ad essere invisibili – prosegue il sindacato – e se possibile ancora meno. Non solo le promesse economiche sono state disattese, ma ora vengono licenziati OSS e infermieri interinali che ci permettevano di garantire l’assistenza. Ancora una volta tutto graverà sulle spalle degli infermieri oramai esausti. A rischio i turni, le ferie e i riposi”.
“Chiediamo all’Azienda di conoscere il piano di tutta l’area e in particolare dell’Ospedale San Donato di Arezzo – tuona il Nursind – avvolto ancora da pesanti incertezze circa la ripresa dell’attività chirurgica esternalizzata a causa dell’emergenza Covid”.
“Come sindacato – conclude Cullurà – siamo pronti a dichiarare lo stato di agitazione se non avremo risposte certe”.
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