Mascherine anche all’aperto, il sindaco ritira l’ordinanza
Il sindaco Ghinelli ha ritirato l’ordinanza che obbligava di indossare la mascherina anche all’aperto, fuori e perfino in assenza di altre persone.
Resta l’obbligo di indossarla all’ingresso di luoghi pubblici e aperti al pubblico e all’aperto quando non ci siano le condizioni per mantenere la distanza sociale.Continua a leggere
La mascherina va comunque portata con sè, non è obbligatorio portarla fuori se la distanza sociale è garantita,è obbligatorio averla per entrare in posti pubblici o privati aperti al pubblico.
Non è obbligatoria quando intorno ci siano congiunti e familiari.
Enrico Rossi presidente della Regione Toscana
Coronavirus, cessa l’obbligo di trasmettere i protocolli anti-contagio alla Regione
Arriva l’ordinanza numero 62, che sostituisce la numero 48. Il presidente della Toscana Enrico Rossi l’ha appena firmata.
Di fatto sono comunque poche le misure che cambiano tra quelle già messe in atto per ridurre il rischio di contagio da Covid-19.
La maggior parte sono infatti riproposte così come erano state a suo tempo formulate e nella sostanza tre solo sono alla fine le differenze.Continua a leggere
La prima riguarda i protocolli anticotagio che le attività economiche e produttive che da aprile in poi avevano riaperto erano tenute a trasmettere alla Regione: i protocolli non dovranno più essere inviati. La seconda interessa le famiglie che vanno a fare spesa e shopping: cessa l’obbligo di ingressi negli esercizi commerciali limitati ad una sola persona per nucleo familiare. La terza modifica riguarda la pulizia, disinfezione, sanificazione e areazione dei locali: per le procedure d’ora in poi si dovrà fare riferimento semplicemente alle indicazioni contenute nei rapporti dell’Istituto superiore di sanità Covid-19.
Coldiretti: tornado a Farneta, agricoltura sott’acqua
Si è scatenato con una furia improvvisa il tornado che ha colpito la località di Farneta nel cortonese, questo pomeriggio intorno alle 16:30. Continua a leggere
“In pochissimi minuti – commenta Giuseppino Genca, imprenditore agricolo dell’omonima azienda – è caduta una quantità di acqua inimmaginabile, provocando ingenti danni alle colture primaverili.
I campi sono completamente sott’acqua, l’acqua ha chiuso tutti i fossi, il violento corso d’acqua è andato ovunque senza controllo e senza corso, portando via con se tutti i girasoli, di quelli in pianura non c’è più l’esistenza, così come per il tabacco e le altre colture”.
“Si tratta dell’ultima spallata del clima impazzito in una maledetta primavera che – è iniziata con il gelo che ha compromesso le fioriture – spiega Lidia Castellucci Presidente di Coldiretti Arezzo – ed è proseguita con il caldo torrido e la siccità per andare a concludersi con le tempeste di acqua come quella di oggi.
Il risultato sono pesanti danni alle coltivazioni con la perdita di un intero anno di lavoro, dal mais alla frutta”.
Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma.
“E’ in aumento la tendenza alla tropicalizzazione – prosegue il Presidente Castellucci – con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo e con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi, perdite della produzione agricola e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne”.
Covid-19 un nuovo caso a Loro Ciuffenna
La situazione dalle ore 14 del giorno 7 alle ore 14 del giorno 8 giugno, relativa al fenomeno della diffusione del COVID-19 evidenzia, 1 nuovo malato Loro Ciuffenna.
Sul fondo Perseo Ghinelli e Magi: “Seguite le interpretazioni autentiche di Aran e Anci
La sentenza del tribunale ha ribaltato il quadro senza mettere in discussione
la correttezza dei comportamenti adottati, finalizzati all’interesse dei lavoratori”
“La volontà di destinare il versamento della previdenza complementare a favore degli appartenenti alla Polizia Municipale, nonostante si tratti di un “benefit” non obbligatorio, non è mai venuta meno”. Continua a leggere
Il sindaco Alessandro Ghinelli e l’assessore al personale Barbara Magi chiariscono che “dal 2002 è stato stabilito di riservare una parte dei proventi delle sanzioni per violazione al codice della strada al pagamento, a favore degli agenti di Polizia Municipale, di una previdenza complementare.
L’amministrazione, dopo il contratto collettivo nazionale di lavoro 2016-2018, si è uniformata al parere di Aran, ossia l’autorità nazionale per l’interpretazione autentica dei contratti collettivi.
Interpellata dal Comune di Arezzo e da altri enti locali, Aran ha più volte ribadito che l’unico fondo su cui versare la previdenza complementare dei pubblici dipendenti era il fondo Perseo, secondo un’indicazione consolidata già da diversi anni.
Il nuovo contratto collettivo nazionale avrebbe dovuto eliminare ogni dubbio residuo, così da risolvere definitivamente la questione.
Il testo, invece, ha lasciato margini di interpretazione che Aran, Anci e la dottrina specialistica hanno risolto a favore di Perseo.
La sentenza del tribunale di Arezzo ha ribaltato quelle che fino a pochi giorni fa erano state le interpretazioni autentiche, unanimi, alle quali questa amministrazione, come tutte le altre che hanno optato per il “benefit” a favore della polizia locale, si era uniformata.
Nonostante l’epilogo, esprimiamo soddisfazione per la conclusione di una vicenda che, pur in presenza di posizioni divergenti, non ha mai messo in discussione la correttezza dei comportamenti adottati, finalizzati all’esclusivo interesse dei lavoratori e del rispetto della legge.
Sono già state date direttive affinché si provveda al più presto al pagamento della previdenza complementare come previsto nella sentenza del tribunale di Arezzo”.
La situazione economica dell’area vasta Arezzo-Siena della Camera di Commercio
Una seduta particolarmente ricca di argomenti quella che ha impegnato questa mattina i consiglieri della Camera di Commercio di Arezzo-Siena. Continua a leggere
Presieduto da Massimo Guasconi, affiancato dal Segretario generale Marco Randellini, il Consiglio ha esaminato la situazione economica dell’area vasta e le iniziative che in queste settimane l’Ente camerale ha assunto a sostegno dei settori più colpiti dall’emergenza Covid 19.
E’ stato inoltre approvato, assieme a numerosi regolamenti dell’Ente, il Bilancio consuntivo 2019 dell’Ente e l’aggiornamento preventivo economico 2020 con il quale sono state portate ad oltre tre milioni le risorse da destinare ad interventi urgenti per il sistema delle imprese.
Eccouna sintesi del Reportsulla situazione economica dell’area vasta Arezzo-Siena nei primi cinque mesi del 2020.
Al via il patto d’onore “Arezzo per Arezzo”: task force di Comune, Misericordia, Croce Rossa, Croce Bianca, Caritas, Arezzo Casa
Progetto sperimentale di 150mila euro fino alla fine dell’anno.
Niente burocrazia ma colloqui individuali.
Tanti: “Fase nuova per le politiche di coesione sociale.
Liquidità direttaper i cittadini, nessuna tessera del pane.
Mi fido dell’Arezzo che vuole ripartire.”
Dichiarazione dell’assessore Lucia Tanti. Continua a leggere
“Ha preso avvio questa mattina, approvato dalla giunta, il progetto “Patto d’onore Arezzo per Arezzo” che era stato delineato il 7 maggio scorso quando, insieme al sindaco Alessandro Ghinelli e all’assessore Tiziana Nisini, avevamo convocato la seconda cabina di regia dedicata al Piano straordinario per la coesione sociale.
In quella occasione era stato messo nero su bianco il bisogno di un cambiamento forte di metodo e approccio, fondati sulla necessità di interventi diretti per chi faceva fatica a ripartire dopo il lockdown.
Persone che mai avrebbero pensato di trovarsi nel disagio sociale: partite Iva, piccoli artigiani, lavoratori atipici.
Insomma: persone sconosciute ai servizi sociali che chiedono una spinta per ripartire e che hanno diritto ad un atto di fiducia e non a percorsi burocratici.
Non ci sarà quindi né un bando, né un avviso pubblico, né tantomeno la erogazione di una “tessera del pane”, ma soldi veri e liquidi – da un minino di 300 euro ad un massimo di 1500 – che si potranno richiedere attraverso un colloquio con i servizi sociali che, insieme a Misericordia, Croce Rossa, Croce Bianca, Caritas e Arezzo Casa, stabiliranno l’intervento diretto.
Il fondo è sperimentale, pensato fino alla fine dell’anno, è di 150mila euro (cioè 25mila euro mensili) per avviare la fase 2.
Il “Patto d’onore” darà avvio anche al “5permille per Arezzo”, una modalità di collaborazione tra il Comune, il terzo settore ed i privati per dare una spinta alla ripartenza: questo 5permille non impedirà ai privati di poter continuare a dare il proprio 5permille a chi vorranno, ma è una nuova opportunità per mettere a sistema la generosità degli aretini in una logica di collaborazione tra pubblico e privato.
Ciò che è evidente è che con questa operazione abbiamo disegnato un volto nuovo alle politiche di coesione sociale capaci di condividere con il terzo settore le scelte di fondo, capaci di definire insieme la nuova banca dati delle persone che si trovano nel disagio economico e soprattutto evitando di burocratizzare i percorsi tramite scelte, come quelle dei buoni spesa, che hanno costretto i cittadini a ricevere la “tessera del pane” e da qualche parte anche i pacchi alimentari più o meno come in tempo di guerra.
Io mi fido degli aretini e a loro diamo, direttamente nel conto corrente, risorse per rimettersi in cammino e tornare a lavorare.
La sfida è dare liquidità che si trasforma in opportunità per ripartire”.
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