Maltempo: downburst, nel pomeriggio ed è il finimondo in città e in provincia
Il downburst che si è formato nel pomeriggio durante un temporale, ha creato molti disagi e danni, a causa di piante cadute su auto e moto.
A Campo di Marte, una pianta, ha travolto un’auto e alcuni motorini parcheggiati.
In via Chiarini, sono caduti altri due alberi, proprio lungo la strada.
Due piante cadute lungo la Strada Senese aretina hanno bloccato il traffico fra Sansepolcro e San Leo di Anghiari.
Maltempo, giovane soccorso dai vigili del fuoco sul lago di Montedoglio
I vigili del fuoco del nucleo elicotteri di Arezzo sono intervenuti ad Anghiari, presso il lago di Montedoglio per soccorso a persona.
Un ragazzo che si trovava nel lago con un gommone a causa del maltempo si è trovato in difficoltà e non riusciva più a raggiungere la riva.
L’elicottero Drago ha prima calato gli aerosoccorritori che sono riusciti a far arrivare a riva il ragazzo, che poi è stato verricellato e affidato ai sanitari del 118 per gli accertamenti del caso.
L’Antiquaria, con qualche ritocco, torna ai propri posti
Dichiarazione del Sindaco Alessandro Ghinelli, dopo l’accordo raggiunto con la Prefettura:
“Sono particolarmente soddisfatto e molto felice del ritorno della Fiera Antiquaria nella sua sede naturale, ovvero le strade e le piazze del centro storico della Città che da sempre l’hanno ospitata.Continua a leggere
Era mio obiettivo arrivare a questo risultato, fortemente auspicato da tutti, e dietro al quale sta il lavoro capillare svolto dall’Amministrazione per rispondere sia alle esigenze degli espositori e degli antiquari sia a quelle della normativa anti-Covid.
La Fiera quindi, a partire dall’edizione di agosto, torna nel centro storico con una nuova diposizione dei banchi condivisa con gli operatori.
Ringrazio Sua Eccellenza il Prefetto per la disponibilità e la sensibilità dimostrate e per aver compreso la natura di una manifestazione fortemente identitaria per Arezzo”.
Carabinieri “fiutano” odore di Marijuana denunciato imprenditore agricolo
I Carabinieri della Stazione di Levane, e ai colleghi del NOR di San Giovanni Valdarno, in perlustrazione nel centro storico del paese, sentono provenire da un vicolo senza uscita un intenso e persistente odore di marijuana che pervade completamente l’aria circostante.
Accertato che il forte odore perveniva da un fondo posto in quel vicolo e verificato che quell’edificio era in uso ad un imprenditore agricolo nonché titolare di una rivendita di canapa sativa e suoi derivati con sede nel Valdarno Aretino.Continua a leggere
I militari, alla presenza dell’uomo, entrano all’interno dell’immobile, dove appese ad una delle travi del soffitto, vengono trovati due essiccatoi di tessuto e rete, composti da cinque anelli circolari cadauno, su ognuno dei quali erano riposte delle infiorescenze di cannabis.
Nel corso della successiva perquisizione condotta nello stesso fondo, nell’abitazione dell’uomo e sulla sua autovettura, trovano cinque buste di plastica, termosaldate all’estremità, racchiudenti anch’esse marijuana.
In una delle stanze dell’appartamento occupato dall’uomo, c’è un box, in metallo e rivestito di tessuto non traspirante, attrezzato ad hoc con ventilatori trovati accesi e lampada alogena, con dentro quattro piante di cannabis.
Inoltre una bilancia di precisione, una macchina per porre sottovuoto e vari sacchetti di plastica trasparente.
L’operazione siè conclusa col sequestro di 2 kg di infiorescenze, frutto di piante di canapa sativa, di cui è legale la produzione per il basso contenuto di THC, e di canapa indiana della quale invece è vietata la coltivazione per l’elevato effetto stupefacente, nonché di quattro piante di canapa indiana in buono stato di vegetazione e con infiorescenze quasi pronte per essere raccolte.
Entrambe le tipologie di infiorescenze verranno inviate a dei laboratori specializzati, per valutarne l’effettivo contenuto di principio attivo e, pertanto, delineare con precisione i profili di illiceità.
L’uomo è stato denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria aretina.
Tenta di rubare elemosine in duomo, scoperto e denunciato
Ieri i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Arezzo, hanno denunciato in stato di libertà un cinquantenne, italiano, con numerosi precedenti, per aver tentato un furto all’interno del Duomo di Arezzo. Continua a leggere
Mercoledì scorso alle 19.00, orario di chiusura del Duomo, è scattato l’allarme, un uomo è stato visto da una guardia giurata uscire dal portone centrale e scappare verso i giardini dell’adiacente Prato.
I Carabinieri intervenuti, visionate le immagini di videosorveglianza e acquisite le testimonianze di alcune persone e della guardia giurata accorsa, hanno ricostruito l’accaduto: l’uomo, entrato durante l’orario di apertura, rimasto solo all’interno del Duomo, alla chiusura, ha cercato di avvicinarsi alla bacheca delle offerte ma, è partito l’allarme ed è scappato forzando la serratura del portone centrale, senza riuscire a portare via nulla.
Dopo averlo identificato, i Carabinieri lomhanno denunciato per tentato furto aggravato.
Andrea Modeo (Pd): “ai colleghi di centrodestra ricordo che anche la fretta è cattiva… consigliera”
Alla faccia dell’atto più importante della consiliatura: la maggioranza è latitante e viene a mancare il numero legale.
Come opposizione avevamo chiesto una seduta in presenza, nell’aula di palazzo comunale, con le dovute misure di sicurezza.
La seduta avrebbe così avuto anche un valore simbolico: l’ultimo Consiglio Comunale del quinquennio sarebbe tornato nella sua sede naturale.
Ma questo non ci è stato concesso e a fine luglio ci troviamo in videoconferenza, una soluzione online che lascia molte perplessità.Continua a leggere
Poi viene la fretta, che come recita il proverbio, è cattiva consigliera, arrivando a questa videoconferenza in zona Cesarini.
La fretta di raggruppare tutte le osservazioni in macrofamiglie omnicomprensive dove per un non tecnico o un non componente della commissione assetto del territorio è impossibile districarsi e sulle quali nemmeno la maggioranza in cat è riuscita spesso a dare un parere. Come può essere rispettato il nostro ruolo con queste premesse?
Dulcis in fundo, come accennato sopra, viene perfino meno il numero legale.
Molte votazioni sono state in bilico, con 17 consiglieri di centrodestra, a volte 16, poi 18.
Infine 15 e tutti a casa.
A dimostrazione di come le frizioni serpeggino dentro la maggioranza stessa dove evidentemente non c’è accordo.
Ribadisco: su quella che ci hanno presentato come la delibera qualificante dell’amministrazione Ghinelli.
Lunedì, altro round.
Chissà con quale esito.
Consiglio Comunale: si riprende lunedì 27 luglio
Il venir meno del numero legale ha comportato la chiusura dei lavori del Consiglio Comunale. Il presidente Alessio Mattesini ne ha stabilito la ripresa per lunedì 27 luglio alle 9 come previsto nella convocazione.
Al momento dell’interruzione, l’assemblea era arrivata a votare la 104esima “famiglia” di osservazioni delle 169 previste e sulla quali è chiamata a esprimersi.
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