Tutti a sperare che in città si riprenda un flusso turistico, tutti a farfugliare sulla capacità di Arezzo ad essere un luogo carino e visitabile per accoglienza e gradevolezza e poi si lascia per giorni una chiusura al traffico come nella foto, in pieno Corso Italia.
C’erano milioni di altri modi per segnalare la chiusura, si è scelto la più cafona ed inguardabile.
Non è solo sciatteria, è vergognosa mancanza di amore per la città, è incapacità a rendere Arezzo una città moderna e non da “proda”.
Tanti discorsi inutili degli amministratori si infrangono in questa foto che ha fatto schifo a diversi operatori della zona che vorrebbero una città accogliente ed intelligentemente curata.
In Corso Italia accade questo? Immaginatevi nel resto della città. Lo sto dicendo da almeno 2 anni. Questa Giunta, non solo non ha fatto nulla, ma ha lasciato che il degrado vincesse su ciò che esisteva.
Il senso civico ed il rispetto di una persona nei confronti di terzi e della cosa pubblica, non dipendono certamente dalla giunta comunale in carica. Per contro, una giunta comunale di diverso colore politico avrebbe i magici poteri di risvegliare senso civico e rispetto nell’animo delle persone?
Lo stato di degrado materiale – che, naturalmente, riflette quello morale dei cittadini, e vi si riflette: specchio fedele – è un dato di fatto su cui, negli ultimi tempi, aggravandosi, è diventato praticamente inutile discutere; tanti sono i sordi e non meno i ciechi. E questa infelicissima condizione, purtroppo, nessuno s’illuda che possa essere alleviata dal prossimo sindaco, Ghinelli o Ralli che sia.
Arezzo, ormai, è città nobile «molto decaduta» che unicamente vive solo dei «grandi ricordi e monumenti del suo passato». Fin quando anche i ricordi e i monumenti saranno in grado di sopportare: il degrado del tempo e l’ignavia degli uomini.