La delibera dell’assemblea di Arezzo Fiere e Congressi che ha sancito l’acquisizione da parte del Comune di Arezzo dell’auditorium della struttura polivalente e con essa l’aumento della quota societaria dello stesso Comune al 18%, ha consentito il via libera anche alla cessione dell’area ex camposcuola ad Arezzo Fiere, spazio che consentirà a quest’ultimo di incrementare le strutture a servizio dell’area espositiva e congressuale. Continua a leggere
“Si apre un nuovo capitolo per una struttura fondamentale per la città, destinata ad arricchire la propria offerta tradizionale – commentano il Sindaco Alessandro Ghinelli e l’Amministratore Unico di Arezzo Fiera Sandra Bianchi. – L’auditorium sarà un altro contenitore perfetto per l’offerta culturale ed artistica della città che il Comune tramite la Fondazione Guido d’Arezzo, intende promuovere e sviluppare. Al contempo, l’ampliamento dello spazio destinato ai servizi consentirà al polo fieristico di migliorare l’offerta e confermare ulteriormente la centralità, non solo geografica, di una struttura strategica per l’intero territorio”. [/read ]
Stop Taser. Tiziana Nisini (LEGA): Viminale sblocchi dotazioni al più presto
L’ennesima violenza subita dagli agenti della polizia municipale di Arezzo è la dimostrazione che esiste un’emergenza – più volte annunciata da parte della Lega – riguardo la dotazione di strumenti di difesa agli uomini in divisa.Continua a leggere
Le forze dell’ordine, sia esse comunali che statali denunciano ormai da tempo le scarse dotazioni di sicurezza a loro disposizione.
La Lega al governo tramite Matteo Salvini aveva subito dato priorità a questo tema inserendo l’utilizzo del Taser come dotazione indispensabile per garantire più sicurezza a questo comparto”, commenta la senatrice del Gruppo Lega Tiziana Nisini.
“Mi auguro che la decisione del Viminale di sospendere tale iniziativa sia al più presto chiarita, anche perché da quanto si apprende dalla società che si era aggiudicata la fornitura delle pistole elettriche fanno sapere che dai test balistici nessun problema è stato riscontrato. Non vorrei che dietro questa decisione trovi spazio l’ideologia partitica dove il tema della sicurezza non è considerata priorità. Se è solo burocrazia si faccia presto e si agisca con seria puntualità per sbloccare le dotazioni.
Lo Stato si metta nei panni delle nostre donne e i nostri uomini in divisa affinché gli si possa garantire di svolgere il proprio lavoro nella massima sicurezza. Ritengo non ci sia più tempo da perdere su questo tema”, conclude Nisini.
Aggressione alla polizia municipale, il sindacato: “non siamo tutelati”
Nei giorni scorsi fa durante i controlli a Campo di Marte, un cittadino di nazionalità gambiana si dava alla fuga spintonando un primo agente per poi scappare in via Masaccio. Continua a leggere
Raggiunto immediatamente da due motociclisti gli sbarravano la strada nel tentativo di chiuderlo.
Lo stesso si divincolava spintonando gli agenti ancora in sella alla moto facendoli rovinare a terra. Il soggetto riprendeva la fuga e veniva, pochi metri dopo, nuovamente raggiunto dagli stessi congiuntamente a quelli della Polizia di Stato dove veniva arrestato.
“Siamo di fronte ad un escalation di aggressioni molto preoccupanti, dove ormai le persone controllate iniziano a ribellarsi, forti, probabilmente, del fatto che le espulsioni sono ormai un lungo miraggio così come le carcerazioni. Lo Stato non tutela chi porta una divisa, la dimostrazione sta anche nel fatto che ha bloccato la sperimentazione del Taser, usato in tutto il mondo ma in Italia hanno riscontrato dei “difetti”. Per non parlare poi di una Polizia Locale italiana che si trova a lavorare con un normale contratto di pubblico impiego e con una legge di riforma ferma al 1986″ scrivono dal Sulp.
“La Polizia Locale ha bisogno di investimenti seri, risorse e dotazioni adeguate alla situazione, non di spot elettorali ! Siamo sempre in prima linea e ci aspettiamo un riconoscimento proporzionato al lavoro che facciamo. Il trend a livello nazionale è in crescita, e questo desta molta preoccupazione tra gli operatori del Comparto Sicurezza ma evidentemente poca a livello politico. Questo è il duro sfogo del Segretario Provinciale del Sulpl, il primo sindacato di categoria a tutela degli operatori, ma anche di un semplice agente che vive la strada tutti i giorni”.
Evade dai domiciliari ruba, rapina e chiama i Carabinieri
I Carabinieri della Stazione di Bucine, in collaborazione con i colleghi della Stazione di Laterina e la Polizia di Stato hanno deferito in stato di libertà l’uomo che ieri è evaso dagli arresti domiciliari è andato in un un bar a Civitella in Val di Chiana dove ha rubato 100 euro dell’incasso ed ha poi rapinato in un negozio di alimentari ad Arezzo altri 100 euro.Continua a leggere
L’uomo, un disoccupato italiano pluripregiudicato anche per reati dello stesso tipo, nella prima mattinata con la sua auto è andato a Civitella e dopo il furto si è dato alla fuga per poi spendere la refurtiva per comprare delle dosi di droga per uso personale.
Dopo aver fatto uso di parte della sostanza stupefacente acquistata, è andato un negozio di generi alimentari ad Arezzo dove, a volto scoperto, riesce ancora a rubare dei soldi dalla cassa lasciatagli aperta dal titolare; ma, mentre sta andando via inizia una breve colluttazione con un cliente del locale che lo ferisce colpendolo alla testa con una sedia ma nonostante ciò riesce a darsi alla fuga.
La vittima della rapina ha richiesto il soccorso dei militari dell’Arma che in collaborazione con la Polizia di Stato si sono messi subito sulle tracce del malvivente e proprio mentre i tutori della legge risalgono all’identità dell’uomo tramite la visione di telecamere di videosorveglianza che lo hanno ripreso mentre scappa, il malfattore chiama i Carabinieri di Bucine: che, dopo essere andati nell’abitazione dell’uomo, ascoltano le sue dichiarazioni, nelle quali ammette i reati.
Nell’abitazioneci sono i vestiti sporchi del suo stesso sangue, indossati al momento della rapina impropria che sono stati sequestrati.
Scortato dai Carabinieri, l’uomo è stato fatto medicare all’ospedale di Montevarchi, dove è stata suturata la ferita ricevuta in conseguenza della colluttazione.
L’uomo rimane ai domiciliari nell’attesa di nuovi provvedimenti dell’autorità giudiziaria.
Litiga con il vicino di casa e lo minaccia con arco e frecce
È stato denunciato dai Carabinieri della Stazione di San Giovanni Valdarno per il reato di minaccia aggravata, il disoccupato italiano con precedenti penali che nella tarda serata di ieri ha minacciato di morte il vicino di casa utilizzando un arco e delle frecce. Continua a leggere
L’uomo infatti, al culmine di un litigio avvenuto per banali motivi con il vicino di casa, ha fatto ritorno nella propria abitazione ed ha raccolto uno dei sei archi di cui era in possesso e tre frecce per poi tornare all’esterno e puntare l’arma contro il vicino di casa minacciandolo di morte.
La vittima, intimorita, ha quindi chiesto il soccorso dei militari dell’Arma che intervenuti sul posto, hanno proceduto al sequestro degli archi e delle frecce in possesso del malvivente per poi deferirlo all’autorità giudiziaria per minaccia aggravata.
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