Scorrendo le varie bacheche Facebook dei politici, di ogni schieramento e colore, salta subito all’occhio una curiosissima abitudine.
Al netto di pavoneggiarsi con inaugurazioni, tagli di nastri, annunci, lavori eseguiti e da eseguire, che ogni politico per farsi rieleggere posta con dovizia di particolari, lo squallore è quello dei commenti della schiera di leccaculo.
Qualcuno critica, argomentando, le mancanze, le omissioni e le inesattezze, ma la quasi totalità dei “partigiani” elogia acriticamente tutto quello che il “beniamino” posta.
Così parte un florilegio di complimenti, auguri, bravissimo, con emoji e faccine, tanto che il sospetto è quello che più che l’elogio in sé, i personaggi che commentano bramino di mettersi in mostra agli occhi del potente di turno.
Opportunisti, pronti a cogliere l’occasione, magari di farsi mettere gli occhi addosso oggi, per raccattare un favore, una raccomandazione, un posto di lavoro domani, o semplici lecchini ?
Mistero.
Teatrino davvero penoso, anche se siamo certi che qualche elogio sincero in mezzo vi sia, al netto di lingue morbide e vellutate, che tanti aretini sanno come fare lavorare.
Obsequium amicos, veritas odium parit.