Dato che, salvo sorprese, la Fiera del Mestolo non si farà, ecco che una nuova metodologia di “esposizione” si presenta agli occhi degli aretini.
Al mercato del sabato, in via Giotto, ci sono più gazebo dei candidati alle elezioni che banchini di merce varia, dove la truppa di aspiranti consiglieri comunali, sindaci e “poltronisti” assortiti cercano di accaparrasi i voti.
Più che mestoli, agli aretini aspetteranno mestolate, se per pura disgrazia verranno eletti certi personaggi al posto di altri, ma chissà cosa accadrà, tutto è incerto.
I solerti politicanti fermano le persone, con modo mellifluo, cercando di convincerli a mettere la X al loro nome, piazzando i “santini” a destra e a manca.
Uno a fianco dell’altro, di fronte, capita di vedere falci e martelli accanto alle fiamme tricolori, neoliberisti, populisti, radical chic, fascisti da spiaggia, comunistoni da socialismo reale, tutti insieme appassionatamente alla spasmodica caccia all’elettore.
Scene da film comico, surreale spaccato di una nuova realtà, dove pur di assicurasi una poltrona (e relativo gettone monetario), ci provano in tanti, in troppi, con la solita retorica in politichese, tutto fumo e poco arrosto.
“Ardatece” porchetta, scarpe, borse e vestiti, che ci piacciono di più di quei baracchini bianchi col tendalino pieno di “fumo”.
Foto: Felice Rogialli