Covid da rientro vacanze: sette nuovi casi nella provincia aretina
La situazione dalle ore 14 del giorno 25 agosto alle ore 14 del giorno 26 agosto 2020 relativa alla diffusione del COVID, evidenzia nella Provincia di Arezzo 7 nuovi casi:
Comune di Sorveglianza Bibbiena,ragazza di 16 anni già in isolamento domiciliare, sintomatica, rientrata da Cervia, ragazzo di 19 anni già in isolamento domiciliare, sintomatico, rientrato dalla Puglia,donna di 47 anni, già in isolamento domiciliare, asintomatica, rientrato dalla Grecia. Continua a leggere
Comune di Sorveglianza Castel Focognano, uomo di 27anni già in isolamento domiciliare, sintomatico, rientrato dalla Sardegna.
Comune di Sorveglianza Castel San Niccolò, uomo di 41 anni già in isolamento domiciliare, asintomatico, rientrato dalla Grecia.
Comune di Sorveglianza Poppi, uomo di 20 anni, già in isolamento domiciliare asintomatico, rientrato dall’Albania.
Comune di Sorveglianza Castiglion Fiorentino, uomo di 33 anni già in isolamento domiciliare, indagine in corso.
Il Dipartimento di Prevenzione in considerazione dei casi emersi in questi giorni in provincia di Arezzo ha intensificato l’attività di tracciamento dei contatti stretti. Tale attività ha evidenziato per il momento 28 contatti per i casi di Arezzo che sono già stati immediatamente posti in isolamento.
Al momento nella Asl Toscana sud est sono seguite 226 persone risultate positive al tampone. 1.964 persone sono in già in isolamento domiciliare o perché contatto di caso noto o perché provenienti da altri Paesi. Nel reparto di Malattie infettive dell’Ospedale San Donato id Arezzo al momento risulta ricoverata una persona per Covid.
L’identificazione dei casi ed il tracciamento dei contatti à stato possibile attraverso l’effettuazione di circa 1558 tamponi.
Insolito via vai notato dai carabinieri, scoprono centro di spaccio a Montevarchi, arrestato 38enne
Nell’ambito dei quotidiani servizi di controllo del territorio, è stato arrestato dai Carabinieri dell’ Aliquota Operativa e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Valdarno un giovane spacciatore.
L’arresto è arrivato a conclusione di una attività investigativa nata dal continuo via vai di soggetti in atteggiamento sospetto che entravano ed uscivano dalla sua abitazione. Continua a leggere
Notato l’ennesimo acquirente uscire dal palazzo nel centro di Montevarchi, i Carabinieri non si sono lasciati sfuggire l’occasione per accedere all’abitazione dove hanno trovato lo spacciatore.
L’uomo, un 38enne, disoccupato di origine libica con precedenti di polizia, è stato trovato in possesso di sei grammi e mezzo di marijuana, sette grammi e mezzo di cocaina e quasi diciassette grammi di hashish tutti confezionati in dosi pronte per la vendita al dettaglio; oltre alle sostanze stupefacenti i militari hanno sequestrato anche un bilancino di precisione, nove telefoni cellulari con l’uomo teneva i contatti con gli acquirenti, diverso materiale per il confezionamento delle dosi di droga e la somma di oltre 4.500 euro in contanti, ritenuta essere il frutto dell’illecita attività di spaccio.
L’uomo dopo l’arresto sarà detenuto, su disposizione dell’autorità giudiziaria presso la camera di sicurezza della Caserma dei Carabinieri di San Giovanni Valdarno in attesa della celebrazione dell’udienza con rito direttissimo fissata per la mattinata odierna.
Spacciatori ai giardini Porcinai: scoperti e arrestati dopo la morte per overdose di un tossicodipendente
L’attività investigativa, operata dalla Squadra Mobile sotto la direzione del Sostituto Procuratore della Repubblica Dr.ssa Laura Taddei ha portato all’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal G.I.P. Dr. Fabio Lombardo, è iniziata nel luglio 2019 a seguito del rinvenimento, in via Provenza, del cadavere di un noto tossicodipendente deceduto per overdose dentro la sua autovettura dopo essersi iniettato l’ultima letale dose di stupefacente. Continua a leggere
Dalle analisi del telefono rinvenuto nella disponibilità del cadavere, infatti, gli investigatori della Squadra Mobile sono risaliti ai due spacciatori, B.S.H. 53 anni e A.F. 50 anni, entrambi tunisini e con alle spalle numerosi precedenti per droga, che si dividevano il telefono utilizzato per l’attività di spaccio e contattato per l’ultima volta anche dal tossicodipendente deceduto.
E’ iniziata pertanto una meticolosa attività investigativa che ha permesso di accertare e appurare come i due tunisini fossero un chiaro punto di riferimento dello spaccio di cocaina ed eroina soprattutto nella zona di Piazza Guido Monaco e dei giardini Porcinai, nei pressi della panchine posizionate vicino ai bastioni.
In particolare i due arrestati, a dimostrazione di una spiccata e consolidata attitudine allo spaccio, erano soliti tenere in bocca le dosi di droga già confezionate e pronte alla vendita, al fine di poter velocemente eludere, ingoiando gli involucri, eventuali controlli di Polizia.
Stessa tecnica, a volte, è stata inoltre riscontrata negli acquirenti, che allo stesso scopo, dopo aver acquistato la dose di droga la collocavano immediatamente in bocca.
L’attività investigativa condotta ha consentito di accertare varie cessioni di stupefacenti e ha permesso, inoltre, di appurare come i due avessero frequenti e costanti contatti con numerosi tossicodipendenti aretini, delineando, pertanto, per i due tunisini, un profilo criminale non limitato a sporadiche cessioni di droga ma, al contrario, ad una chiara sistematicità nello spaccio nella zona dei Porcinai, attuato come sopra accennato, anche con modalità tali da rendere ancora più complessa l’attività di controllo delle forze di Polizia.
I due tunisini, al termine delle formalità di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale di Firenze.
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