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venerdì, Aprile 25, 2025
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Acqua ai pasti, dal gossip alla scienza

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L’affermazione di non bere acqua ai pasti è destituita da ogni fondamento scientifico perché la digestione dei principi nutritivi (proteine, lipidi, carboidrati) si realizza attraverso enzimi chiamati idrolasi, in grado di inserire una molecola di acqua nelle proteine, lipidi e carboidrati, realizzando questa reazione:
R’’ – R’ + H2O > enzima digestivo > R’’ OH + R’H

Senza un adeguato volume di acqua nell’intestino questa reazione è compromessa, quindi non si ha digestione completa degli alimenti ingeriti.

IL FURTO DI ACQUA
Se nell’intestino non è presente un adeguato volume di acqua perché non introdotta, l’intestino richiama acqua dal sangue, si ha un “furto” di acqua dal sangue che passa nell’intestino.
Ogni atto digestivo, completo, richiede 8-9 litri di acqua. Intendiamoci, non è che una persona deve bere 8-9 litri di acqua ogni volta che mangia !
L’intestino richiama acqua dal sangue in rapporto al volume di acqua presente nell’intestino.

Se una persona non beve acqua prima, durante o dopo i pasti, costringe il suo intestino a richiamare acqua dal sangue per assicurare una fisiologica digestione.

IL VIAGGIO DEL CIBO DALL’ INTESTINO AL SANGUE
L’intestino è un organo contenuto all’interno del nostro addome, ma va considerato un organo esterno al nostro corpo perché ha una entrata ed una uscita.

Il cibo fino a quando resta all’interno del del tubo intestinale va considerato ESTERNO a noi perché può essere espulso con le feci.

Il cibo diventa NOI, IL NOSTRO CORPO, quando le molecole alimentari (glucosio, aminoacidi, acidi grassi, minerali, vitamine, modulatori genici…, passano attraverso la parete dal lume intestinale all’interno del sangue, da dove le molecole alimentari vengono distribuite alle cellule degli organi corporei.

Se manca l’acqua nel lume intestinale la digestione e l’assorbimento degli alimenti sono compromessi.

Consiglio di bere due bicchieri di acqua prima dei pasti, una acqua con residuo fisso secco superiore a 500 mg /litro.
Senza un volume adeguato di acqua nell’intestino tenue è compromessa la digestione enzimatica.

Consiglio di bere una bevanda calda durante il pasto per agevolare la digestione, l’assorbimento dei nutrienti, igiene e benessere intestinale (come si fa in Oriente, In Giappone…): brodo vegetale, tisana, miso, tè verde…

DIGESTIONE ENZIMATICA e SALUTE INTESTINO
Nell’intestino tenue la digestione enzimatica chimica degli alimenti avviene per l’azione di tre succhi:
1 – succo pancreatico prodotto dal PANCREAS ESOCRINO
2 – bile prodotta dal FEGATO,

3 – succo enterico secreto dagli ENTEROCITI, cellule dei villi intestinali.

L’insieme della azione delle idrolasi (enzimi capaci di biocatalizzare un inserimento delle molecole di acqua nei carboidrati, proteine, lipidi…),l’azione degli enzimi pancreatici, degli enzimi enterici e della bile condiziona la DIGESTIONE ENZIMATICA che avviene nell’intestino tenue.

Avere una digestione “enzimatica” nell’intestino tenue compromessa, alterata, contribuisce alla modifica del microbiota: organo batterico custodito all’interno del tubo intestinale, in particolare nel colon.

Il cibo non digerito, non assorbito, nel tratto nel tenue arrivando nel colon viene “mangiato” dal microbiota, che può alterare le funzioni intestinali e compromettere la salute dell’intero nostro organismo.
Si generano disturbi intestinali come meteorismo, stipsi, sindrome del colon irritabile.. e gravi patologie degenerative.

Un microbiota modificato influenza il metabolismo dell’intero organismo favorendo la obesità.

La salute e un sano peso corporeo nascono dall’intestino.
Quindi ai pasti occorre bere acqua !

Passiamo dal gossip alla scienza.

Buona giornata in salute !

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.
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