Coronavirus Arezzo, i dati aggiornati a oggi 10 settembre
La situazione dalle ore 14 del giorno 10 settembre alle ore 14 del giorno 11 settembre 2020 relativa alla diffusione del COVID, evidenzia nella provincia di Arezzo 10 nuovi casi.
Comune di sorveglianza Arezzo
Donna di anni 45 già in isolamento domiciliare, asintomatica.
Comune di sorveglianza Bibbiena
Donna di anni 18 già in isolamento domiciliare poichè contatto di caso, asintomatica.Continua a leggere
Comune di sorveglianza Castiglion Fiorentino
Donna di anni 34 già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, paucisintomatica.
Comune di sorveglianza Castel Focognano.
Uomo di anni 67 già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, sintomatico.
Comune di sorveglianza Chiusi della Verna
Donna di anni 43 già in isolamento domiciliare, asintomatica, indagine in corso.
Comune di sorveglianza Poppi
Donna di anni 15 già in isolamento domiciliare, asintomatica, indagine in corso.
Donna di anni 28 già in isolamento domiciliare, asintomatica, indagine in corso.
Comune di sorveglianza Sansepolcro
Donna di anni 17 già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, sintomatico.
Uomo di anni 30 già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, asintomatico.
Uomo di anni 46 già in isolamento domiciliare in quanto contatto di caso, sintomatico.
Il Dipartimento di Prevenzione in provincia di Arezzo ha evidenziato, per il momento, 9 contatti per i casi di Arezzo che sono già stati immediatamente posti in isolamento.
Al momento nella Asl Toscana sud est 2.254 persone sono già in isolamento domiciliare o perché contatto di caso noto o perché provenienti da altri Paesi.
Ci sono 9 ricoverati presso le Malattie infettive ed 1 in Terapia Intensiva dell’Ospedale San Donato di Arezzo
L’identificazione dei casi ed il tracciamento dei contatti à stato possibile attraverso l’effettuazione di 1.681 tamponi.
Il totale tamponi effettuati al presidio USL TSE alla stazione ferroviaria di Arezzo dal 26/8 sono 1528, di cui 34 nella giornata di oggi ( dato aggiornato alle ore 18)
Scontro tra auto e bici ferito 69enne
Incidente stradale questa mattina alle 11:30 a Castelnuovo di Sabbioni (Cavriglia) che ha visto coinvolti un auto contro una biclicletta.
Il paziente in bicicletta di 69 anni, è stato trasportato in codice 3 al Pronto soccorso dell’ospedale Le Scotte di Siena con vari traumi.
Sono intervenuti sul posto auto medica, ambulanza, elisoccorso (Pegaso 2), vigili urbani e carabinieri.
Sgominate dai carabinieri quattro gang albanesi
Si è conclusa alle prime luci dell’alba di oggi, con l’esecuzione congiunta delle operazioni denominate “Rockerduck” e Familja”, che hanno portato nel tempo complessivamente all’esecuzione di 21 (di cui 8 in flagranza) misure restrittive nelle province di Arezzo e Parma ed in territorio albanese. Continua a leggere
Centoventi Carabinieri del Comando Provinciale CC di Arezzo, con l’ausilio di unità cinofile, con la collaborazione dei colleghi del Comando Provinciale di Parma, di personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Ministero dell’Interno e delle forze di polizia albanesi, su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo, hanno tratto in arresto, in esecuzione di 13 Ordinanze di Custodia Cautelare, di cui 8 in carcere e 5 agli arresti domiciliari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo, 13 persone gravemente indiziate, a vario titolo, per i reati di concorso continuato e aggravato in detenzione ai fini di spaccio di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti del tipo “cocaina” e “marijuana”.
Altre 8 persone erano già state tratte in arresto nel corso delle indagini ed a riscontro delle stesse nel corso del 2018.
Le investigazioni, condotte dai militari della Compagnia Carabinieri di Arezzo e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale, sotto il costante coordinamento della Procura della Repubblica di Arezzo, sono scaturite da un attento controllo del territorio, in particolare dell’area urbana del capoluogo ed hanno preso spunto, nel mese di marzo del 2018, dall’individuazione di alcuni soggetti albanesi dediti allo spaccio di sostanze stupefacenti nei pressi del centro cittadino.
Le successive investigazioni, volte a stroncare le attività illecite ed individuare e perseguire i responsabili, si sviluppavano utilizzando tecniche investigative classiche, unitamente all’ausilio di sofisticati mezzi tecnologici, permettendo così di avere il costante monitoraggio di tutti i movimenti e di documentare il compimento di specifici reati.
Ciò ha consentito ai militari di ricostruire la rete di soggetti, prevalentemente albanesi, che avevano attivato in città “piazze di spaccio”nel cuore del centro storico, così come nelle zone periferiche ed anche in alcuni centri commerciali, destinandole allo smercio al dettaglio delle sostanze stupefacenti e documentando plurime cessioni nell’ordine di alcune migliaia, per un valore economico complessivo stimato in circa 200.000 Euro.
Durante le indagini gli operanti hanno ricostruito le particolari modalità di occultamento della sostanza stupefacente, sotterrata anche in terreni di zone periferiche e di campagna e di cessione della stessa, molte volte mediante lo scambio di trolley in parcheggi pubblici o di centri commerciali.
É stato, così, possibile ricostruire provate responsabilità secondo le quali i soggetti, alcuni dei quali aventi rapporti di parentela tra di loro, in un’area geografica ben definita, erano dediti con ruoli e compiti diversi al traffico di sostanze stupefacenti.
Le operazioni, che hanno visto nel corso del loro sviluppo diversi punti di convergenza, prendono il nome “familja” proprio dal termine albanese che significa “famiglia”, e sta ad indicare il rapporto di parentela che hanno alcuni indagati, tra i quali figurano due coppie di fratelli, collegati tra loro in quanto cognati; “rockerduck”, poiché i sodali si vantavano di riuscire a fare soldi facili con i loro illeciti traffici.
In particolare sono stati individuati e distinti 4 gruppi di albanesi che con l’ausilio di italiani (aretini tra i 40 e i 50 anni), erano dediti sia all’attività di spaccio al dettaglio o come fornitori per il successivo spaccio da parte di terze persone.
Uno dei soggetti destinatari di misura cautelare è risultato il fornitore della coppia proprietaria del bar ubicato nel Villaggio Dante di Arezzo, a loro volta arrestati quest’anno anche dal Nucleo Investigativo, in pieno periodo Covid, per spaccio di cocaina che avveniva proprio all’interno della loro attività commerciale.
Nel corso dell’attività di indagine ed a riscontro della stessa, conclusasi nel dicembre del 2018, si è già proceduto:
all’arresto in flagranza di reato di 8 persone;
al deferimento in s.l. di ulteriori 21 persone;
al rinvenimento e sequestro di 250 grammi di “cocaina”;
a documentare oltre 3.200 cessioni di sostanze stupefacenti per quantitativi che ammontano complessivamente a 5 kg di cocaina e 1 kg di marijuana;
alla segnalazione di 300 soggetti alla competente Autorità amministrativa, quali assuntori di sostanze stupefacenti.Il gruppo più importante era composto da due fratelli (uno dei quali arrestato in flagranza di reato il 21 marzo 2019 con 70 grammi di cocaina), dalla moglie di uno dei due, due cognati e da un “galoppino” che curava le consegne di stupefacenti ai vari acquirenti.
A loro carico è stato possibile ricostruire nel dettaglio cessioni per 50 – 100 grammi, ed anche mezzo chilogrammo di cocaina, ogni volta in favore di soggetti provenienti anche dal Valdarno e dalla Valdichiana, a prezzi all’ingrosso di circa 37 – 39 euro al grammo, mentre al dettaglio la sostanza stupefacente veniva venduta ad un prezzo compreso tra i 50 e gli 80 euro a dose.
Il gruppo, oltre alla cocaina, trattava anche la marijuana in grosse quantità (da 1 kg in su).
Controlli venatori congiunti tra Carabinieri Forestali e Polizia ProvincialeIn occasione delle giornate di pre-apertura della caccia gli scorsi 2 e 6 settembre 2020, Carabinieri Forestali e Polizia Provinciale hanno svolto servizi coordinati di controllo nelle vallate della provincia di Arezzo.
Nell’arco delle due giornate sono state dispiegate complessivamente 18 pattuglie (11 di Carabinieri Forestali e 7 della Polizia Provinciale) che hanno operato 106 controlli rilevando 7 irregolarità amministrative. Continua a leggere
La pre apertura era stata condizionata fino all’ultimo da pronunciamenti del TAR della Toscana su rinnovati ricorsi presentati da associazioni di tutela ambientale, risolta da ultimo con una Delibera regionale del 31 agosto 2020, dopo un clima convulso di contrapposizione, tra chi la caccia la pratica e chi invece l’avversa.A consuntivo dei controlli, messi in campo a garanzia delle disposizioni previste, è emerso innanzi tutto il prevalente buon comportamento dei cacciatori aretini, che nella stragrande maggioranza dei casi hanno dimostrato la rispettiva osservanza delle regole.
A Poppi in quarantena sindaco e giuntaDopo il caso delle bidelle di Bibbiena contagiate e lo slittamento dell’apertura della scuola annunciato dal sindaco Filippo Vagnoli, è risultato positivo a Poppi un consigliere comunale con delega alle attività produttive Claudio Barolo, anche portavoce provinciale di Cna Parrucchieri.
Dovranno sottostare agli accertamenti il sindaco Carlo Toni e tutti icomponenti della giunta.
In corso il tracciamento dei contatti che il portavoce dei parrucchieri di Cna ha avuto negli ultimi giorni.
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