Virus, il bollettino: +97 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 32 nel comune. Due i decessi
Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 24 novembre alle ore 14 del 25 novembre 2020 Il numero di nuovi casi positivi nella Asl Tse è di 133 unità, di cui 97 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 2132 tamponi.
Le persone positive in carico sono 2787.Continua a leggere
Si registrano 16 guarigioni e due decessi.
Nuovi casi positivi per classi d’età
Provincia
0 – 18
19 – 34
35 – 49
50 – 64
65 – 79
over 80
Arezzo
24
12
24
17
16
4
Trend ultima settimana casi positivi (così come comunicati nei precedenti report)
Provincia
Giovedì
19/11/20
Venerdì
20/11/20
Sabato
21/11/2020
Domenica
22/11/2020
Lunedì
23/11/20
Martedi
24/11/20
Mercoledì
25/11/20
Arezzo
159
161
114
126
62
58
97
Nuovi casi per Comune della provincia di Arezzo (i comuni non indicati hanno zero nuovi casi)
Comune
Nuovi casi
Anghiari
2
Arezzo
32
Bibbiena
1
Bucine
1
Caprese Michelangelo
1
Castel Focognano
2
Castel San Niccolò
1
Castelfranco Piandiscò
1
Castiglion Fiorentino
2
Cavriglia
2
Civitella In Val Di Chiana
3
Cortona
9
Laterina Pergine Valdarno
3
Loro Ciuffenna
2
Lucignano
2
Monte San Savino
2
Montevarchi
5
Ortignano Raggiolo
1
Pratovecchio-Stia
6
San Giovanni Valdarno
5
Sansepolcro
4
Sestino
1
Subbiano
3
Terranuova Bracciolini
6
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
110
TI San Donato Arezzo
23
Ulteriori informazioni
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
2132
Persone Positive in carico
Provincia di Arezzo
2787
Di cui a domicilio
Provincia di Arezzo
2429
Numero di persone contatti stretti in quarantena
Provincia di Arezzo
4446
Persone Guarite
Provincia di Arezzo
16
Persone decedute
Ospedale San Donato Arezzo
Donna 95 anni
Donna 88 anni
Entrambe decedute il 24 novembre
Ancora truffe on line in Casentino, truffatori identificati e denunciati dai carabinieri
Nonostante i consigli a più riprese rivolti dai Carabinieri della Compagnia di Bibbiena, purtroppo il fronte “truffe” online sembra non conoscere pace.
Ancora due episodi emersi e cinque persone in totale denunciate in due distinte attività dell’Arma.Continua a leggere
Stavolta sono stati gli investigatori della Stazioni di Pratovecchio Stia e Badia Prataglia a raccogliere loro malgrado le delusioni di aspiranti venditori ed acquirenti, inseguendo il “best price”. Nel primo caso, un uomo aveva tentato di vendere la propria autovettura su un noto quanto generico sito di e-commerce, ricevendo immediatamente una vantaggiosa offerta. Come più volte ricordato, occorre riporre attenzione nei confronti di coloro i quali propongono di pagare il bene convincendo il venditore a recarsi presso un ATM bancario, un bancomat.
Convinto a recarsi al bancomat, il truffato “guidato” dal truffatore è portato ad eseguire operazioni che presentate come idonee al ricevere il pagamento, sono invece operazioni di versamento/ricarica del conto del truffatore.
Nella nostra vicenda, l’uomo, convinto dal truffatore della mancata riuscita del pagamento, operava ben sette operazioni, tutte in uscita.
Il tentativo di vendita dell’autovettura si rivelerà un autentico dramma: dal suo conto un meno tremilacinquecento euro.
I Carabinieri della Stazione di Pratovecchio Stia, al termine degli accertamenti, hanno denunciato un trentenne di origine napoletana, residente in Emilia Romagna che, tra l’altro aveva anche utilizzato delle false generalità.
Con gentilezza e perizia il fantomatico “Leonardo” è riuscito a truffare il malcapitato 70enne casentinese. Sono in corso ulteriori approfondimenti sulla sua figura.
Non si pensi che l’essere di poco più giovani, magari avere confidenza maggiore con il mondo digitale o essere “nativi digitali”, sia una garanzia contro i malintenzionati della rete. Gli scorsi episodi di truffa e le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Bibbiena lo hanno confermato.
I Carabinieri della Stazione di Badia Prataglia, hanno denunciato quattro persone a vario titolo concorrenti nel reato di truffa ai danni di un 55enne casentinese che questa volta aveva tentato di acquistare ad un prezzo vantaggioso un Audi A3 Sportback su un sito specifico per la compravendita di autovetture.
L’uomo intraprende la trattativa con una donna gentile e apparentemente esperta di motori.
In questa fase, una trattativa impostata su Whatsapp dovrebbe palesare dubbi circa la sua genuinità.
La donna convince l’uomo a contattare direttamente un’ulteriore persona che si sarebbe occupata del trasporto dell’autovettura fino alla residenza dell’acquirente.
La donna e il fantomatico trasportatore, lo convincono ad effettuare come primo passo per l’acquisto, due vaglia veloci in direzione di un uomo residente nel napoletano.
Alla ricezione dei due vaglia, per un totale di 2.000 Euro, i truffatori, che rivelano la provenienza estera dell’autovettura, argomentano la necessità di ulteriori pagamenti per sdoganare il bene e produrre una fantomatica autorizzazione COVID19.
Quindi il denunciante effettua un nuovo pagamento di 599,00 Euro, ricaricando una Postepay.
Dopo pochi giorni, non ricevendo alcuna consegna di autovettura, i truffatori si rifanno vivi e chiedono al malcapitato di effettuare un ulteriore pagamento prima di 1.300 e poi di 1.200 Euro (sconto) per rinnovare i documenti.
A quel punto il malcapitato si accorge della truffa e si rivolgeva ai Carabinieri di Badia Prataglia, i quali, all’esito di accertamenti complessi in ragione della pluralità dei soggetti coinvolti, denunciavano a piede libero: un uomo e una donna stranieri residenti nel napoletano e nel milanese, così come un uomo italiano residente nel napoletano (il destinatario dei vaglia) e un ulteriore italiano residente in Molise.
In corso ulteriori approfondimenti utili a delineare le responsabilità di ciascuno.
La sede del comando provinciale dei carabinieri si tinge di arancio
Ricorre oggi la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
Grazie alla collaborazione avviata nel 2015 tra l’Arma dei Carabinieri e Soroptimist International d’Italia, rafforzatasi con il Protocollo d’intesa siglato a novembre 2019, sono sempre di più le caserme Carabinieri dotate di “Una stanza tutta per sé”, un ambiente che sostiene la donna nel delicato momento della denuncia di violenza, destinato all’accoglienza e all’audizione delle donne vittime di violenza.Continua a leggere
Nel locale le donne che hanno subito violenze vengono aiutate a denunciare le violenze subite e a vincere la paura di subire ritorsioni.
Una stanza pensata per comunicare serenità e facilitare l’audizione nel difficile percorso di liberazione, un ambiente protetto per assicurare alle donne vittime di violenza riservatezza e protezione.
Due le strutture realizzate, e nel pieno dell’operatività, grazie alla collaborazione tra l’Arma e il Soroptimist in provincia: una nel capoluogo, inaugurata nel 2017 nella sede del Comando Provinciale Carabinieri, e l’altra presso la Compagnia Carabinieri di Bibbiena l’anno successivo.
In adesione alla Campagna “Orange the world” promossa il 7 febbraio 2000 da United Nation Women e dalla Federazione Soroptimist Europea, dal tramonto, anche la sede del Comando Provinciale si colorerà simbolicamente di arancione, colore scelto come simbolo di un futuro senza violenze di genere.
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