Incidente stradale, ferito un ragazzo di 18 anni Scontro tra due auto alle ore 18.30 circa a Pian di Scò, lungo la Strada Provinciale Castagneta.
Attivati automedica Valdarno, ambulanze della Misericordia di Castelfranco e della Misericordia di San Giovanni Valdano, oltre all’Elisoccorso Pegaso 2, i Vigili del fuoco e i Carabinieri.
Coinvolti i due conducenti un ragazzo di 18 anni, trasportato con l’elisoccorso all’ospedale de le Scotte di Siena in codice rosso, e un uomo di 59 anni, portato all’ospedale della Gruccia in codice giallo per traumi minori.
Carburanti: distributori in sciopero dal 14 dicembre Le organizzazioni di categoria Figisc Confcommercio e Faib Confesercenti hanno proclamato uno sciopero nazionale dei gestori degli impianti stradali ed autostradali di distribuzione carburanti dalle ore 19 di lunedì 14 dicembre alle ore 15 di mercoledì 16 dicembre 2020. Continua a leggere
Lo annunciano in un comunicato congiunto i presidenti provinciali delle associazioni di categoria Marino Milighetti di Figisc Confcommercio Arezzo e Claudio Marraghini di Faib Confesercenti Arezzo.
“Protestiamo contro l’inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire anche le nostre nell’elenco delle imprese beneficiarie dei Ristori – sottolineano – la distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale e noi in questi mesi di emergenza pandemica abbiamo sempre garantito continuità e regolarità dell’attività, nell’interesse di tutti, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci.
Ma lo abbiamo fatto nonostante una evidente e drammatica diminuzione dei fatturati, per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno. Questo ci ha reso impossibile addirittura contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l’attività di distribuzione a disposizione del pubblico.
In questi giorni, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti, qualcuno di noi ha dovuto chiudere per forza.
È il preludio del fallimento per molte piccole e piccolissime imprese, con riflessi drammatici sui livelli occupazionali del settore che in Italia dà lavoro a quasi 100.000 persone”.
“Il Governo sa perfettamente che il nostro settore vive una crisi profonda già da molto tempo, la pandemia non ha fatto che aggravare la situazione.
Il Ministro Patuanelli sembra aver deciso di non prendere in alcuna considerazione le istanze della nostra categoria, che da luglio scorso è ancora in attesa dei suoi Decreti attuativi, che avrebbero consentito ai gestori di beneficiare concretamente di provvedimenti assunti nella fase precedente.
Nella consapevolezza che una tale azione di protesta potrebbe causare ulteriori disagi al Paese – conclude la nota sindacale- anche per l’imminente periodo di festività, la categoria è comunque impegnata a sollecitare il Governo perché assuma impegni che appaiono del tutto equi e ragionevoli”.
Virus, il bollettino: + 56 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 26 nel comune. Due le vittime Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 10 Dicembre alle ore 14 del 11 Dicembre 2020.
Il numero di nuovi casi positivi nella Asl Tse è di 95 unità, di cui 56 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 1090 tamponi. Continua a leggere
Le persone positive in carico sono 932.
Si registrano 53 guarigioni e due decessi.
Comune
Nuovi casi
Anghiari
1
Arezzo
26
Bibbiena
5
Cortona
3
Loro Ciuffenna
1
Lucignano
1
Montevarchi
1
Pieve Santo Stefano
1
Poppi
13
Pratovecchio-Stia
1
Sansepolcro
1
Terranuova Bracciolini
2
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
72
TI San Donato Arezzo
21
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
1090
Guariti
Provincia di Arezzo
53
Persone Decedute
Ospedale San Donato Arezzo
Uomo 74 anni
Donna 91 anni entrambi deceduti 11 dicembre 2020
Imprenditore valdarnese agli arresti domiciliari per una frode fiscale da 11 milioni di euro I Finanzieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, unitamente ai colleghi del 2° Nucleo Operativo Metropolitano di Palermo, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare personale degli arresti domiciliari, nei confronti di un imprenditore del Valdarno, indagato per aver attuato una complessa struttura societaria per realizzare una frode fiscale.Continua a leggere
Il provvedimento di cattura è stato emesso dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Arezzo, su richiesta della locale Procura, che ha coordinato le Fiamme Gialle valdarnesi, in una vasta operazione di polizia giudiziaria, originata nel 2019, a seguito di attività di polizia economico-finanziaria, svolta con i poteri tipici del Corpo.
Nello specifico, al soggetto destinatario del provvedimento sono state contestate plurime condotte, realizzate nel corso degli ultimi cinque anni d’imposta (2015-2019), riguardanti l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, per 11 milioni di euro (di cui 2 milioni di IVA).
A questi si aggiungono crediti d’imposta non spettanti, per circa 800 mila euro, fittiziamente creati, per abbattere il “carico fiscale”.
Una dozzina le società “cartiere” inserite in uno schema “fraudolento”, costituite appositamente per alimentare un “vortice” di fatture, a favore di società valdarnesi, realmente attive ed aventi ad oggetto, in prevalenza, la produzione e la commercializzazione di abbigliamento e pelletteria.
Le “cartiere”, risultate intestate a soggetti “prestanome” (tra cui anche un defunto) oppure a parenti ed affini vicini all’indagato, erano “distribuite” su più province toscane e nel territorio laziale, ma anche in stati esteri, come l’Austria.
E’ proprio dagli organismi di controllo austriaci che è giunta una richiesta di collaborazione fiscale, che ha insospettito i militari alla sede di San Giovanni Valdarno, tanto da indurli ad avviare ulteriori riscontri, partendo proprio dal flusso finanziario e dai dati societari.
48enne arrestato per spaccio, sequestrati cocaina, hashish e oltre 17.000 euro Nella tarda mattina di mercoledì, personale del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale con la collaborazione nella fase esecutiva dei colleghi del Nucleo Carabinieri Cinofili di Firenze e della locale Sezione Radiomobile, ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un italiano, 48enne con precedenti di polizia, originario della Campania, ma che vive ad Arezzo da moltissimi anni.Continua a leggere
Il soggetto a conclusione delle indagini è stato ritenuto responsabile del reato continuato di spaccio di sostante stupefacenti.
Il provvedimento restrittivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Arezzo, a seguito di richiesta della locale Procura della Repubblica, nasce dalla chiusura della complessa attività svolta di iniziativa dai militari dell’Arma, che nell’estate scorsa ha consentito di svelare un prolungato e lucroso business legato allo spaccio al dettaglio di sostanze soprattutto cocaina, messo in piedi da altri due italiani un uomo ed una donna, anche loroi arrestati all’epoca, che gestivano un bar in città, i quali nel tempo rifornivano numerosi tossicodipendenti aretini.
L’attività attuale dei Carabinieri del Nucleo Investigativo iniziata nel luglio di quest’anno ha consentito di verificare i contatti, anche precedenti, con i due soggetti sopra indicati e tramite servizi di osservazione ed analisi e riscontri documentali ha permesso di certificare quotidiane cessioni di droga avvenute per lo più in orario pomeridiano e serale, che avvenivano quasi sempre nelle vicinanze dell’abitazione del fermato, ovvero in parcheggi pubblici cittadini, raggiunti in auto dall’uomo, peraltro privo di patente di guida.
Nel primo pomeriggio, durante le fasi della perquisizione della residenza e dell’autovettura dell’indagato, vengono trovati in casa 1,5 grammi di hashish, sostanza da taglio, materiale per il confezionamento ed una pistola giocattolo, mentre nella macchina parcheggiata nelle adiacenze dell’abitazione, all’interno del portabagagli , nascosti in una borsetta, i militari trovano un bilancino di precisione, 60 grammi circa di cocaina e 17.250 euro in contanti.
L’uomo dovrà rispondere del flagrante reato di spaccio di sostanza stupefacente, aggravandosi la sua posizione, è stato arrestato e tradotto in serata presso il carcere di Arezzo.
Sono state, inoltre, sottoposte a sequestro 4 autovetture di proprietà dell’arrestato, poiché non in regola con le norme del Codice della Strada, una è gravata da confisca da diversi anni e così recuperata all’erario.
Mancano i soldi sul conto, denunciata la madre
Lo scorso settembre un ragazzo denunciò alla Stazione Carabinieri di Caprese Michelangelo di essersi reso conto di un significativo ammanco sul proprio conto corrente, circa di duemila euro.Continua a leggere
I Carabinieri avviarono quindi un’attività investigativa volta a comprendere l’origine dell’ammanco, tracciando i movimenti bancari del giovane degli ultimi mesi, potendo riscontrare che quelle somme di danaro erano però state regolarmente prelevate in alcuni sportelli bancomat della Valtiberina.
Acquisiti i fotogrammi e le immagini di videosorveglianza degli istituti di credito, i militari nel mese di dicembre, sono risaliti all’autrice dei prelievi, identificandola nella madre del ragazzo, sua convivente.
La donna, avrebbe prelevato a più riprese somme consistenti di denaro per un totale complessivo di circa duemila euro.
Arezzo ha bisogno di un Sindaco che rispetti il suo ruolo istituzionale e non di un tuttologo che divide la città nel suo momento più difficile”
Dichiarazione PD Comunale Arezzo
Cardiologia?
Non segue i suoi i pazienti. Asl?
Asl usa male i tamponi molecolari.Continua a leggere
Ospedale da campo?
E’ la soluzione ma non vogliono darmi retta.
Pungitido per i bambini?
Verranno tutti. Screening di massa?
E’ la carta vincente contro il Covid.
40 dipendenti comunali a fare tracciamento?
1.000 telefonate fatte.
Sindaco Ghinelli, le chiediamo scusa. L’abbiamo sempre accusato di immobilismo ed abbiamo sbagliato.
Quando non faceva nulla, perlomeno non faceva danni.
Adesso ne sta provocando uno dietro l’altro.
Su cardiologia è stato costretto a chiedere scusa.
Prevediamo un esito analogo con l’accusa sui tamponi ad uno dei settori della sanità più esposti e più impegnati nella lotta al Covid.
L’ospedale da campo è rimasto nei suoi sogni.
Quanto ai 40 dipendenti comunali impegnati sul tracciamento, che ringraziamo comunque per il senso di responsabilità dimostrato, visto che sono dipendenti pubblici e non privati del Sindaco, sarebbe interessante sapere da quali uffici comunali sono stati disimpegnati, come sono stati formati, quale attività concreta svolgono.
Dire che hanno fatto 1.000 telefonate senza dire con quali risultati, è oggettivamente un po’ poco.
E arriviamo a pungidito e screening di massa.
Da una parte l’Asl che “usa male i tamponi molecolari” e dall’altra il Comune che esegue test a pioggia.
Prima domanda: con quali soldi?
I kit sierologici sono stati acquistati, leggendo il provvedimento del 19 novembre del Comune, senza alcuna forma di gara.
Seconda domanda: sono veramente utili?
Il sindaco ha dichiarato che danno risposte affidabili.
Giusto.
Ma a quale domanda?
Contrariamente al Sindaco, noi siamo in palazzo comunale per rappresentare i cittadini e non per fare i medici.
Facciamo una domanda molto semplice che pensiamo sia quella del cittadino che si reca a fare i test comunali: ho il Covid?
Il test gli dice, semplicemente, se lo ha avuto in quanto individua la presenza di anticorpi. Non solo: il livello di certezza è ben lontano dal 100%.
Quindi può risultare la presenza di anticorpi e quindi si procede al tampone molecolare. Oppure può non risultare ma essere un falso negativo.
E il cittadino come si sente?
Ovviamente “negativo” e va avanti con la sua vita di sempre: al lavoro, in famiglia, a scuola.
Il Sindaco è fortemente impegnato in un ambito, quello sanitario, che non è il suo. E non si occupa di politica sanitaria ma di scelte e azioni che sono proprie delle professioni sanitarie. Saremmo curiosi di sapere cosa penserebbe lui – ingegnere – di un infermiere che si mettesse a fare i calcoli del cemento armato.
Pensiamo che le sue azioni in sanità siano nella grigia terra di mezzo che divide la non competenza professionale dalla conseguente pericolosità.
E non pensiamo solo ai falsi negativi ma anche al discredito che crea sul personale sanitario che ha invece bisogno del sostegno di tutti; alla frattura che separa sempre di più il Comune di Arezzo dalle altre istituzioni; all’isolamento di un Sindaco che non appare alla guida di una comunità ma ormai rinchiuso in una fortezza alla quale pochi o nessuno ha accesso.
Siamo convinti che altri settori dovrebbero vedere sviluppare il suo ruolo istituzionale. Le previsioni per il prossimo anno annunciano per Arezzo una flessione del 10% del valore aggiunto.
Analoghe cadute per ore lavorate e quindi per occupazione e consumi.
Tutti i settori produttivi e dei servizi sono in crisi. Le conseguenze sociali rischiano di essere drammatiche e in parte lo sono già oggi.
Perché non utilizzare le energie che impiega nel fornire numeri già noti e nel sostenere proposte improbabili per costruire una cabina di regia sui temi economici e sociali?
Perché non mettere a punto un piano di investimenti e lavori pubblici che possa sostenere le imprese locali?
Comprendiamo che per far questo occorre una visione politica che non sia centrata sulla propria persona e sappiamo di chiedergli un sacrificio.
Quello del Sindaco è un lavoro duro ma qualcuno lo deve pur fare e i cittadini hanno scelto lui.
La campagna elettorale è finita ed è arrivato il momento di concrete azioni amministrative.
Maggioranza: “Il PD pensi alla gestione sanitaria della Regione Toscana, limitata e fallimentare” “È un po’ surreale che il PD che guida Regione Toscana si scagli contro il Sindaco Ghinelli in materia sanitaria. La nostra Regione è stata l’ultima ad uscire dalla zona rossa, non gli riesce ad entrare in zona gialla, non fa politiche di prevenzione, è in ritardo sui vaccini e da ultimo fa pochi tamponi, crea ostacoli ai laboratori privati per l’esecuzione dei tamponi molecolari obbligando all’assunzione di un medico che firmi i referti.Continua a leggere
Ma non solo: questa Regione è quella che ha messo l’Hospice alla porta, ha palazzine di proprietà della Asl che cadono a pezzi, apre una struttura sanitaria straordinaria a Prato mentre inginocchia Arezzo.
Quanto al sierologico ricordiamo che la Città di Arezzo ha seguito la linea di Regione Emilia Romagna: quindi il PD in Emilia Romagna in sanità fa grossolani errori?
Sarà contento il Presidente Bonaccini!
Piuttosto ci speriamo che il PD svegli un po’ Giani praticamente il solo Presidente di Regione che sulle politiche di prevenzione nulla fa: faccia come Zaia o come Bonaccini ma batta un colpo perché, giusto per memoria, la Lombardia sta diventando zona gialla e noi ancora si “gioca a nascondino” con il comitato tecnico scientifico”.
Logge del Grano e Casa Thevenin: al via la spesa sospesa Dal 14 dicembre i clienti del mercato potranno aiutare le giovani donne in difficoltà con un piccolo gesto
Da una idea del Comitato del Mercato aretino parte un progetto a sostegno di una delle realtà più storiche di Arezzo, l’ex orfanotrofio Casa Thevenin.
Alle Logge del Grano si potranno anche fare speciali pacchi regalo con il “Made in Arezzo”. Continua a leggere
Una spesa speciale quella che si potrà fare al Mercato Le Logge del Grano di Arezzo a partire dal 14 dicembre prossimo grazie a una iniziativa della Rete del Mercato in collaborazione con Casa Thevenin, l’ex orfanotrofio di Arezzo, oggi casa di accoglienza per giovani madri e donne in difficoltà.
Si tratta di una “spesa sospesa” alla quale ogni cittadino e cliente del mercato potrà contribuire con un piccolo gesto.
I clienti potranno alla fine del percorso decidere di acquistare prodotti destinati alla mensa dell’istituto aretino, nell’ottica di migliorare il servizio di somministrazione dei pasti valorizzando la filiera agroalimentare del territorio. «Abbiamo deciso di far partire questa iniziativa nel periodo in cui c’è più sensibilità a queste tematiche, il Natale appunto, ma pensiamo che possa essere duratura nel tempo per una struttura che è il simbolo oggi più che mai dell’aiuto alle donne in difficoltà», commenta Antonio Tonioni, presidente del Comitato Rete Mercato Logge del Grano.
«Prodotti sani, di stagione, a km 0, nelle nostre tavole, un obiettivo condiviso all’interno della struttura, un’esigenza primaria che oggi trova ancor più attuazione – dice Sandro Sarri, presidente Fondazione Thevenin – un grazie particolare a tutti gli aretini, a tutti i clienti delle Logge del Grano che vorranno donarci un sorriso con un piccolo sforzo economico. Una collaborazione che non sarà fine a se stessa, ma che cercheremo di implementare nel corso del tempo, perché CASA THEVENIN è la casa famiglia degli aretini».
La “spesa sospesa”.
Come detto a partire dal 14 dicembre ogni cliente del mercato potrà acquistare dei prodotti in più da destinare appunto alla spesa per Casa Thevenin.
La Rete del Mercato Logge del Grano si occuperà poi di consegnare le materie prime alla mensa dell’istituto aretino.
All’iniziativa contribuiranno anche gli stessi produttori con forniture alla mensa della struttura.
Casa Thevenin, un riferimento in città per tutte le donne in difficoltà.
E’ l’ex orfanotrofio aretino, che opera nel centro storico cittadino (in Via Sassoverde, 32) dal 1870, occupandosi prima appunto delle orfanelle per volere della sua fondatrice, Suor Gabriella THEVENIN e successivamente, fino ai giorni nostri, per tentare di dare una seconda opportunità. L’iniziativa della spesa sospesa con il Mercato Le Logge del Grano nasce con l’intento di coinvolgere le aziende del territorio per ottenere il duplice scopo: mettere in tavola prodotti sani, a km 0 e risparmiare quanto più possibile per gli approvvigionamenti, sviluppando contestualmente il lavoro delle aziende agricole del territorio.
Una nutrizionista sta curando inoltre la dieta alimentare che ogni giorno sarà seguita per servire piatti genuini e salutari alle giovani mamme ed alle donne presenti in struttura.
Regali di Natale “Made in Arezzo”. In occasione del Natale il mercato ha promosso l’iniziativa di speciali pacchi di Natale per tutti i cittadini che per quest’anno sceglieranno l’omaggio alimentare per amici e cari. Il mercato, già addobbato a festa da fine novembre, si è quindi organizzato per accontentare queste esigenze grazie alla realizzazione di ceste natalizie.
Non sarà solo un bell’omaggio da parte di chi lo riceverà, ma anche un ottimo biglietto da visita per le tante aziende del territorio che si faranno conoscere da vicino attraverso le proprie eccellenze. In un unico luogo tanti prodotti diversi per creare pacchi enogastronomici made in Arezzo.
Il mercato: dal 2015 un progetto per il territorio. Situato all’interno di un edificio storico recentemente recuperato, la struttura è diventata il punto di riferimento per la vendita diretta di prodotti enogastromici di filiera corta, con attenzione particolare alla produzione biologica e biodinamica, tornando alla funzione che aveva un tempo: la raccolta e la distribuzione di prodotti agro-alimentari del territorio. Il Mercato ospita più di 70 aziende delle quattro vallate aretine.
Tra gli obiettivi quello di dare al visitatore l’opportunità di realizzare un’esperienza che permetta di conoscere e apprezzare la cultura produttiva del territorio. Dal 2016 è aperta l’Osteria delle Logge del Grano.
Un gesto per coltivare l'informazione libera.
Sostenere l'Ortica significa dare valore al giornalismo indipendente. Con una donazione puoi contribuire concretamente al nostro impegno nel fornire notizie senza condizionamenti. Ogni piccolo sostegno conta: unisciti a noi nella nostra missione per un'informazione libera e imparziale. Grazie per il tuo sostegno prezioso. Dona con Paypal