Virus, il bollettino: + 54 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 20 nel comune
Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 22 Dicembre alle ore 14 del 23 Dicembre 2020 Il numero di nuovi casi positivi nella Asl Tse è di 94 unità, di cui 54 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 1234 tamponi.Continua a leggere
Le persone positive in carico sono 641.
Si registrano 22 guarigioni e nessun decesso
Nuovi casi per Comune della provincia di Arezzo
Comune
Nuovi casi
Arezzo
20
Bibbiena
2
Bucine
1
Capolona
3
Castel Focognano
1
Castiglion Fibocchi
1
Cavriglia
2
Chitignano
1
Cortona
4
Foiano Della Chiana
3
Laterina Pergine Valdarno
1
Loro Ciuffenna
1
Lucignano
3
Monte San Savino
1
Monterchi
1
Montevarchi
1
Poppi
1
Sansepolcro
1
Subbiano
1
Terranuova Bracciolini
5
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
56
TI San Donato Arezzo
15
Ulteriori informazioni
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
1234
Persone Positive in carico
Provincia di Arezzo
641
Di cui a domicilio
Provincia di Arezzo
447
Numero di persone contatti stretti in quarantena
Provincia di Arezzo
1685
Guariti
Provincia di Arezzo
22
La Polizia di Sansepolcro arresta un quarantenne biturgense per spaccio
La soglia di attenzione al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nel territorio della Valtiberina resta alto da parte del Commissariato di Polizia di Sansepolcro e tale mirata attività investigativa ha portato, nella giornata di martedì scorso, all’arresto in flagranza di reato di un cittadino biturgense di anni 40 con l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti di tipo cocaina.Continua a leggere
Gli agenti dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Polizia di Sansepolcro hanno infatti tratto in arresto il biturgense nel corso di una mirata operazione partita mesi prima, in cui poliziotti avevano attenzionato il biturgense che era stato notato più volte incontrarsi con altre persone in luoghi ed orari che lasciavano intendere un’attività di spaccio da parte dell’uomo.
Sospetti che venivano confermati con servizi di pedinamento ed osservazione, i quali consentivano appunto di arrestare l’uomo in flagranza di reato mentre cedeva quattro grammi di cocaina ad un altro insospettabile biturgense poi sanzionato per uso personale di sostanze stupefacenti.
Successivamente alla perquisizione domiciliare, oltre allo stupefacente, gli agenti hanno sequestrato anche un bilancino di precisione e sono in corso ulteriori indagini.
Le Fiamme Gialle aretine sequestrano 12.000 prodotti contraffatti, in sei finiscono nei guai
I Finanzieri del Comando Provinciale di Arezzo, nell’ultimo fine settimana, nell’ambito di un piano straordinario di controlli disposto dalla locale Questura, coordinato dalla Prefettura di Arezzo, hanno intensificato l’attività info-investigativa a contrasto del commercio abusivo e della commercializzazione di prodotti contraffatti e non sicuri.Continua a leggere
5 le attività commerciali scoperte a porre in vendita prodotti non sicuri, ubicate nei comuni di Arezzo, Capolona, San Giovanni Valdarno e Montevarchi.
Oltre 12.000 i prodotti sequestrati (per lo più giocattoli, articoli elettronici e di bigiotteria), privi del marchio CE e dei requisiti di sicurezza. 6 i soggetti segnalati agli uffici competenti.
E’ questo l’esito dell’intensificazione dell’attività di controllo economico del territorio posto in essere dalle Fiamme Gialle aretine.
La marcatura CE costituisce un attestato di sicurezza a garanzia della filiera di produzione e dell’affidabilità dei materiali adoperati per la realizzazione degli articoli.
Ed è proprio a tutela dei più piccoli consumatori che i Finanzieri hanno posto in essere i controlli, specie in questo periodo natalizio, laddove, con l’aumentare della richiesta, è più facile “incappare” in prodotti non sicuri.
Sequestrato negozio di prodotti in canapa anche per uso alimentare, arrestato il titolare
Si è conclusa nella giornata di ieri un’operazione avviata già da alcune settimane dai Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale.
Gli uomini dell’Arma avevano già tempo rivolto la loro attenzione verso un’abitazione nella zona del Villaggio Dante che, a sentire il chiacchiericcio dei residenti, appariva poter essere un centro di smistamento dello spaccio. Continua a leggere
Così i militari, con la collaborazione di personale della Polizia Municipale di Arezzo, si sono mossi dapprima individuando l’esatta ubicazione della casa e poi, attraverso una prolungata attività di osservazione e di pedinamento, documentando il consistente via vai di tossicodipendenti e persone vicine al mondo degli stupefacenti.
Dopo aver riferito i fatti alla locale Procura della Repubblica ed aver ottenuto un decreto di perquisizione, ieri mattina hanno fatto irruzione nella casa insieme ai colleghi della municipale e del Nucleo Cinofili Carabinieri di Firenze.
Perquisito l’appartamento, i militari hanno rinvenuto nella disponibilità dell’occupante, un ragazzo incensurato di 23 anni, 92 grammi di marijuana, 170 grammi di hashish, un bilancino di precisione, materiali vari per il confezionamento delle sostanze nonché circa 2200 euro in contanti ritenuti il provento dello spaccio.
È scattato così il sequestro e l’arresto del giovane per la detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ma i Carabinieri non si sono fermati qui.
Riesaminando gli elementi raccolti nei giorni precedenti, arricchiti e confermati da quelli acquisiti nel corso della perquisizione sulle amicizie, i contatti e la cerchia relazionale del giovane arrestato, hanno rivolto l’attenzione verso un negozio del centro cittadino attivo nella commercializzazione di prodotti a base di cannabis light.
Portatisi sul posto, i militari hanno proceduto alla perquisizione dei locali del negozio che ha confermato l’ipotesi investigativa formulata: occultati in parte sotto al bancone di vendita ed in parte in un soppalco, sono stati rinvenuti e sequestrati, infatti, 720 grammi di marijuana, 72 grammi di hashish e 2,9 grammi di funghi allucinogeni nonché numerose buste in cellophane per il confezionamento delle sostanze con l’indicazione della loro diverse tipologie.
Sono scattate così le manette per il titolare dell’attività, un trentenne aretino, che dovrà rispondere del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I Carabinieri hanno proceduto anche al sequestro preventivo negozio ritenendo fondato il rischio che la sua libera disponibilità potesse aggravare o protrarre le conseguenze di un reato, o agevolarne la commissione di nuovi.
Al termine delle formalità di rito, il 23enne è stato rimesso in libertà su disposizione dell’autorità giudiziaria che non ha ritenuto sussistere particolari esigenze cautelari, mentre per il titolare del negozio si sono aperte le porte del carcere di Arezzo.
Code e assembramenti agli uffici postali, rischiano gli anziani.
Galletti: “Disagi in città e ancora di più nelle frazioni e in provincia”
“Ci risiamo con le code e gli assembramenti davanti agli uffi i postali. Le proteste fioccano, ma la situazione non migliora.” Angiolo Galletti, presidente di Anap Confartigianato, richiama l’attenzione su un servizio indispensabile per tutti ma che per gli anziani è spesso senza alternative, quello degli uffici postali.Continua a leggere
“Ogni giorno- racconta Galletti – siamo testimoni di code e assembramenti di persone all’esterno degli uffici postali.
La situazione è difficile in città, dove le code fuori degli uffici postali sono sempre presenti, con numerose persone che sovente, specie nei quartieri a maggiore densità abitativa, sono costrette a trascorrere in fila più di mezz’ora (a volte anche un’ora o più ora che si avvicinano le feste) prima di poter entrare nell’ufficio, e gli inconvenienti sono parecchi.
Si può ben comprendere che non è facile per nessuno – sottolinea il presidente di Anap – stare in piedi fuori, al freddo, per tanto tempo.
Ma sopratutto a trovarsi in questa situazione sono i senior, che non sono in grado di usare le app per prenotare l’appuntamento da remoto, e si vedono anche scavalcare nella coda da persone più giovani, che hanno prenotato grazie al telefonino.
Ma c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione, ovvero il pericolo di contagio, dovuto agli assembramenti negli spazi ristretti fuori dagli uffici.
Gli appelli delle autorità si sprecano- sottolinea Galletti- e le poste sono anche una società a forte capitale pubblico.
Non dovrebbe essere lo Stato, che è il principale azionista di Poste Italiane, attraverso la Cassa Depositi e prestiti, il primo a evitare di costringere i cittadini, sopratutto i più fragili, a far code e assembramenti?”
E se la situazione è difficile Arezzo, nelle frazioni o in provincia è anche peggio.
“Proprio in questi giorni- ricorda Galletti – abbiamo visto in tv una denuncia circa la situazione alla Chiassa Superiore, dove l’ufficio postale è aperto solo due giorni a settimana invece di cinque. Sui giornali abbiamo letto della protesta del sindaco di Cavriglia per gli uffici postali di Castelnuovo dei Sabbioni e Meleto.
Questi sono solo gli ultimi esempi, di situazioni dove i tagli hanno portato a disservizi che ora si accentuano ancora di più per colpa del covid.
Ma proprio la situazione indotta dal covid – conclude Galletti – ha permesso di allargare i cordoni della borsa in tante situazioni con l’assunzione di nuovo personale. Allora – conclude il presidente di Anap – anche Poste italiane deve fare la sua parte.
Si assumano giovani, contribuendo anche all’occupazione, e si mantengano gli uffici postali aperti più giorni nelle frazioni, e in città si aumentino i turni per avere un servizio più rapido, al fine di evitare tante code, che creano disagi e pericoli, sopratutto proprio ai più fragili, proprio gli anziani.”
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