Virus, il bollettino: + 34 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 9 nel comune.
Un decesso in ospedale Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 3 Gennaio 2021 alle ore 14 del 4 Gennaio 2021 Il numero di nuovi casi positivi è di 34 nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 417 tamponi.
Le persone positive in carico sono 722.Continua a leggere
Si registrano 21 guarigioni e un decesso.
Nuovi casi per Comune della provincia di Arezzo
Comune
Nuovi casi
Arezzo
9
Bucine
2
Capolona
1
Castel Focognano
3
Castiglion Fiorentino
1
Cavriglia
2
Laterina Pergine Valdarno
2
Lucignano
1
Monte San Savino
3
Montevarchi
8
San Giovanni Valdarno
1
Terranuova Bracciolini
1
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
63
TI San Donato Arezzo
16
Ulteriori informazioni
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
417
Provincia di Siena
299
Provincia di Grosseto
225
Persone Positive in carico
Provincia di Arezzo
722
Di cui a domicilio
Provincia di Arezzo
533
Numero di persone contatti stretti in quarantena
Provincia di Arezzo
1542
Guariti
Provincia di Arezzo
21
Persone Decedute
Ospedale San Donato Arezzo
Donna 93 anni deceduta il 3 gennaio
Vaccinazioni in RSA: oltre il 91% degli ospiti delle prime 37 RSA già vaccinati
La somministrazione dei vaccini procede regolarmente secondo il programma stabilito
Nell’intera USL Toscana Sud Est sono già 1174 le persone vaccinate in RSA.
977 ospiti e 197 operatori.
“Abbiamo rispettato il programma che ci aveva indicato la Regione Toscana, dichiara Simona Dei Direttore Sanitario della USL Toscana Sud Est, ovvero quello di somministrare circa 300 vaccini al giorno nelle nostre RSA.
Il lavoro andrà avanti secondo un programma che ci siamo dati, e concordato con la Regione, che, naturalmente, tiene conto delle quantità di vaccini che ci verranno recapitate.Continua a leggere
In questo lavoro sono state impegnate le 42 squadre USCA di tutta l’area vasta coadiuvate dei medici delle cure primarie (17 Arezzo, 13 Grosseto e 12 Siena).
I team, composti da medico e infermiere, per ogni intervento si coordinano con il personale delle strutture garantendo così il massimo dell’assistenza per gli ospiti. In questa fase così delicata tutti stanno facendo la loro parte compresi i medici di medicina generale che stanno collaborando fattivamente.
La cosa più importante che vorremo evidenziare e che, ad oggi, non si registrano problemi per nessuno dei vaccinati.”
“Le motivazioni di coloro che non hanno fatto il vaccino, dichiara Lia Simonetti Direttore servizi Sociali della USL TSE, sono molteplici: alcuni perché avevano effettuato la vaccinazione antinfluenzale da meno di due settimane, altri perché in questo momento sono ricoverati, altri perché ancora positivi al covid o perché erano presenti dei sintomi che hanno consigliato di attendere per effettuare la vaccinazione, alcuni hanno anche esternato il proprio diniego al vaccino.
Ad oggi le strutture coinvolte in questa prima fase di vaccinazione in tutta la USL sono 37 (16 in provincia di Arezzo, 9 in quella di Grosseto e 12 in quella di Siena) per un totale di 977 ospiti vaccinati e di 197 operatori (76 ad Arezzo, 59 a Grosseto e 62 a Siena).
La percentuale di adesione degli ospiti alla vaccinazione e del 91,2%.
Il nostro lavoro di vaccinazione, conclude Lia Simonetti, proseguirà senza sosta anche nei prossimi giorni fino a coprire tutte le 98 RSA presenti nella USL TSE (43 ad Arezzo, 18 Grosseto, 37 Siena), le 9 RSD (6 Arezzo, 1 Grosseto, 2 Siena) e le 6 CAP (4 Arezzo e 2 Siena).”
Servizi ferroviari, dal 7 gennaio potenziamenti sulle tratte a più alta frequentazione di studenti e pendolari Il Presidente del Gruppo Lfi Spa illustra le novità che saranno introdotte per garantire il servizio in sicurezza e nel rispetto delle regole vigenti.Continua a leggere
Servizi ferroviari, dal 7 gennaio potenziamenti sulle tratte a più alta frequentazione di studenti e pendolari
Seri: “Nella stazione di Arezzo e nelle altre principali delle tratte di nostra competenza garantiremo controlli a terra.
Siamo pronti ad intervenire con ulteriori potenziamenti dove si renderà necessario”.
“Anche Lfi Spa è pronta a fare la sua parte nel garantire servizi di trasporto ferroviari compatibili con le esigenze degli studenti che si apprestano a tornare in aula in presenza a partire da giovedì 7 gennaio 2021.
Siamo soddisfatti di aver portato il nostro contributo nei tavoli di coordinamento territoriali con i Prefetti e con il mondo della scuola a cui abbiamo partecipato”.
Il Presidente del Gruppo Lfi Spa, Maurizio Seri, illustra le novità organizzative che l’azienda di trasporto ferroviario che opera nelle province di Arezzo e Siena introdurrà dal 7 gennaio, in coincidenza con la prevista riapertura delle scuole.
“I servizi ferroviari, così come avverrà per il Tpl su gomma – spiega Seri – si svolgeranno in questa fase fino ad un massimo del 50% della capienza prevista a bordo. I nostri convogli saranno oggetto di interventi di sanificazione continuativi e, nel rispetto del vigente Dpcm, non potendo svolgere attività di controllo a bordo dei treni, attiveremo la controlleria a terra.
Presso le stazioni ferroviarie di Arezzo ma anche delle principali fermate delle tratte del Casentino e della Valdichiana, garantiremo controlli sul rispetto delle regole da parte dei passeggeri, ovvero l’obbligo di indossare la mascherina, di rispettare le distanze di sicurezza a bordo nonché, ovviamente, sul regolare possesso del titolo di viaggio per chi sale a bordo. Inoltre, con alcuni comuni del territorio abbiamo concordato delle forme di collaborazione con la Polizia Municipale al fine di effettuare ulteriori controlli per evitare assembramenti di studenti in prossimità delle fermate a maggiore frequentazione. Ci auguriamo che tutte queste misure possano garantire quella indispensabile continuità didattica che i nostri ragazzi necessitano”.
“Per quanto riguarda il potenziamento dei collegamenti – conclude Seri – monitoreremo quotidianamente le eventuali necessità che potranno originarsi.
Già dal 7 gennaio, ad esempio, abbiamo predisposto in collaborazione con Tiemme un bus aggiuntivo sulla tratta ferroviaria tra Subbiano e Capolona così da poter smistare gli studenti sui rispettivi mezzi di trasporto. Infine, sul tema dei rimborsi degli abbonamenti non completamente goduti dai nostri utenti, nel comprendere il loro disagio ci auspichiamo un intervento da parte di Governo e Regione Toscana con eventuali forme di ristoro, compensazione o proroga delle validità”.
Nascite in crescita nelle strutture dell’Asl Toscana Sud Est: il dato 2020 in controtendenza rispetto al calo nazionale
I cinque punti nascita dell’Azienda Usl Toscana Sud Est hanno fatto registrare nel 2020 complessivamente il segno più rispetto al 2019: nelle strutture dell’Azienda (San Donato di Arezzo, Misericordia di Grosseto, La Gruccia a Montevarchi, Campostaggia in Valdelsa, Nottola in Valdichiana) i neonati sono stati in totale 4199, rispetto ai 4170 del 2019.Continua a leggere
In totale, appunto, la crescita è stata di 29 nascite, un dato che, afferma Flavio Civitelli direttore del dipartimento materno infantile dell’Asl Tse, “si pone in controtendenza con l’andamento nazionale, grazie agli investimenti della direzione sul personale e sulla strumentazione diagnostica che hanno favorito un quadro di solidità assistenziale, tale da rendere attrattivi i punti nascita della Asl Sud Est non solo per i professionisti, ma anche per le neomamme, sia residenti sia provenienti dai territori extra aziendali di confine.
Il risultato positivo è il frutto di un grande impegno nel percorso di nascita sul territorio, con la rete di consultori dove le future mamme possono effettuare in modo puntuale tutti i controlli previsti dalla Regione Toscana, e da parte del personale ostetrico e medico”.
I cinque punti nascita dell’Azienda Usl Toscana Sud Est sono articolati su più livelli assistenziali: il San Donato di Arezzo è sede di terapia intensiva neonatale, il Misericordia di Grosseto è punto nascita di primo livello avanzato, Nottola, Campostaggia e La Gruccia sono orientati al rispetto della fisiologia e della naturalità del parto. Nottola e Campostaggia sono da molti anni ospedali “amico del bambino” riconosciuti dall’Unicef e anche La Gruccia a Montevarchi è prossimo a ottenere il riconoscimento.
In tutti gli ospedali la sicurezza assistenziale è garantita e si orienta ai più alto standard sia per le cure ostetriche sia per quelle neonatali.
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