Virus, il bollettino: + 48 nuovi casi nella provincia di Arezzo, 15 nel comune
Periodo di riferimento: dalle ore 14 del 18 Gennaio 2021 alle ore 14 del 19 Gennaio 2021
Il numero di nuovi casi positivi nella è di 48 unità, nella provincia di Arezzo e per i quali sono stati effettuati 1115 tamponi.
Le persone positive in carico sono 910. Continua a leggere
Si registrano 23 guarigioni.
Nuovi casi per Comune della provincia di Arezzo
Comune
Nuovi casi
Arezzo
15
Bibbiena
7
Capolona
2
Castelfranco Piandiscò
1
Cavriglia
3
Cortona
3
Foiano Della Chiana
1
Lucignano
2
Monte San Savino
1
Montevarchi
5
Poppi
3
Sansepolcro
5
Ricoveri
Posti letto occupati
Degenza Covid San Donato Arezzo
70
TI San Donato Arezzo
17
Ulteriori informazioni
Numero di tamponi effettuati
Provincia di Arezzo
1115
Persone Positive in carico
Provincia di Arezzo
910
716
Di cui a domicilio
Provincia di Arezzo
656
Numero di persone contatti stretti in quarantena
Provincia di Arezzo
1933
Guariti
Provincia di Arezzo
23
Scuole Sicure, test antigenici in tutte le Superiori, pubbliche e paritarie Regione Toscana: tra le novità anche l’estensione dello screening al personale scolastico (docente e non docente) di ogni ordine e grado, e ai servizi educativi della Toscana.
Previsti oltre 18mila test a settimana.Continua a leggere
La delibera, approvata ieri dalla Giunta, su proposta dell’assessore alla sanità Simone Bezzini, nell’ambito del progetto “Scuole Sicure”: estensione dell’indagine epidemiologica a campione a tutte le scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e paritarie, relativamente al sistema di monitoraggio delle infezioni da Sars-CoV-2; screening al personale scolastico, docente e non docente, di ogni ordine e grado, e per i servizi educativi della Toscana, con una modalità organizzativa già sperimentata in occasione della campagna “Rientro a scuola”, lo scorso settembre (in quel caso erano stati utilizzati test sierologici).
La campagna di screening – tramite test gratuiti antigenici semi rapidi con tampone naso faringeo – coinvolgerà da subito i ragazzi dei 150 istituti toscani superiori, già selezionati dall’Agenzia Regionale di Sanità, per poi estendersi progressivamente a tutte le scuole della Toscana.
La campagna prevede di testare ogni settimana 5 studenti diversi che frequentano dalla prima alla quinta classe di una sezione selezionata di ogni scuola, cioè 25 studenti a scuola alla settimana.
Successivamente, messi a punto gli aspetti organizzativi del caso (compresa la raccolta del consenso informato da parte dei genitori per i minori), lo screening sarà esteso progressivamente a ogni istituto delle Superiori, pubblico e paritario, di ciascuna Area vasta della Toscana (Centro, Nord Ovest, Sud Est).
Parallelamente sarà attivato uno screening volontario per il personale scolastico, docente e non docente a cui si accede tramite prenotazione su portale regionale, con esecuzione dei test presso drive through.
Si stima che, a regime, saranno effettuati oltre 18mila test antigenici semi-rapidi con tampone naso-faringeo, ogni settimana fino a giugno, vale a dire per tutta la durata dell’anno scolastico.
Una volta fatto il prelievo, il tampone è portato in laboratorio per l’analisi, il cui esito è disponibile in circa 6 ore.
I test eseguiti sugli studenti sono ripetuti settimanalmente nella classe selezionata, ruotando i ragazzi campionati.
In caso di positività al test antigenico sarà effettuata la verifica sullo stesso campione con test molecolare, se necessario. Qualora la positività venisse confermata, verrà subito avviata l’attività di tracciamento. Alcuni dati
Le scuole superiori saranno in tutto 465, di cui 410 pubbliche e 55 paritarie.
Ogni settimana saranno effettuati 5 tamponi per 5 classi (dalla prima alla quinta), ossia 25 tamponi settimanali per scuola.
Se si moltiplica il numero complessivo delle scuole (465) per il numero dei tamponi settimanali in ogni istituto (25), ogni settimana saranno effettuati un numero complessivo di 11.625 tamponi.
Per il personale scolastico, docente e non docente, e per i servizi educativi della Toscana, si prevedono, invece, 1.000 tamponi al giorno, per un totale settimanale complessivo pari a 7 mila unità.
Si stima che il numero di tamponi totali, dedicati al settore scuola, saranno ogni settimana ben 18.625 (di cui 11.625 per studenti e 7 mila per personale scolastico, docente e non docente, e per i servizi educativi).
LE NOTIZIE “fuori dal mondo”
Le scimmie ladre che sanno cosa è meglio rubare
Il video di BBC2 mostra le tecniche utilizzate dai macachi per sottrarre gli oggetti ai turisti, ma anche il modo in cui trattengono ciò che hanno rubato fino a quando non sono contenti del riscatto.Continua a leggere
Sull’isola di Bali, in Indonesia, il tempio induista di Uluwatu è famoso per essere stato costruito su una scogliera alta circa 70 metri e per le decine di scimmie che vivono nei dintorni, note soprattutto per i loro furti con destrezza a danno dei turisti.
I macachi di Giava abituati alla presenza dei visitatori del tempio: li inseguono e approfittano dei loro momenti di distrazione per rubargli occhiali, cappelli, sandali, smartphone e altri oggetti personali.
Per averli indietro, i turisti devono pagare ai macachi un riscatto, sotto forma di cibo.
Il fenomeno è noto e studiato da tempo e da una ricerca sembra che i macachi di Uluwatu riescano dare un valore a ciò che rubano, considerandolo quando ricevono il cibo dai turisti sotto forma di riscatto.
Gli oggetti sottratti sono stati poi suddivisi in sei diverse categorie:
• contenitori vuoti, come custodie di fotocamere e smartphone;
• accessori, come fermagli per i capelli;
• cappelli, fasce e altri oggetti per la testa;
• scarpe e altre calzature;
• occhiali da vista e da sole;
• oggetti di elettronica e portafogli.
In molti casi, i ricercatori hanno ripreso scene in cui i turisti, più o meno consapevolmente, provavano a trattare con i macachi, offrendo pagamenti via via di maggior valore.
In queste circostanze, le scimmie trattenevano l’oggetto rubato fino al raggiungimento di un pagamento ritenuto adeguato per la refurtiva.
“Il vaccino anti-Covid vi farà diventare gay, ne abbiamo le prove”
L’affermazione, ovviamente falsa, è stata pronunciata nel corso di un sermone dal rabbino ultraortodosso israeliano Daniel Asor.
Il suo surreale discorso, omofobo e no-vax, è stato riportato dal sito Israel Yahom e ripreso dal quotidiano britannico The Independent. Continua a leggere
Le parole del rabbino – convinto che il vaccino sia l’arma con cui un governo maligno vuole stabilire un nuovo ordine mondiale – hanno generato indignazione, ma sono finite anche al centro dell’ironia.
“Ci stiamo preparando per accogliere i nuovi membri” ha scherzato a questo proposito Havruta, gruppo israeliano a sostegno dei diritti Lgbt.
Quella del rabbino Asor è solo l’ultima delle tante teorie cospirazioniste circolate intorno al covid e al vaccino per contenerne il contagio.
In Italia particolare risonanza hanno avuto le parole del direttore di Radio Maria, don Livio Fanzaga, secondo cui la pandemia ”è un complotto satanico per conquistare il mondo”. “Non è uscita per caso dal laboratorio di Wuhan” ha dichiarato a novembre ai microfoni della sua emittente “Si è sviluppata come un progetto ben preciso per colpire l’Occidente, forse non solo dalla Cina. E’ un fatto voluto e questa epidemia è stata testata, provata: una simulazione era stata fatta prima che noi ne venissimo a conoscenza”.