Coingas: schiaffo del Comune di Arezzo a tutti gli altri. Con buffetto aggiuntivo di quello di Bibbiena
Il Comune di Arezzo non ha avuto dubbi: da solo e con la benevola astensione di quello di Bibbiena ha sbattuto la porta in faccia a 21 comuni di vario colore e a 135mila cittadini.
Ha infatti respinto la richiesta della costituzione di Coingas quale parte civile nell’udienza preliminare in calendario il 23 marzo.Continua a leggere
La delibera non è stata approvata dall’Assemblea dei soci in quanto era necessario raggiungere la maggioranza del 48,56% del capitale sociale.
Da notare che i Comuni favorevoli alla costituzione di parte civile non erano solo quelli di centro sinistra ma anche Cortona, Castiglion Fiorentino, Capolona e Sansepolcro.
Determinante è stata l’astensione del Comune di Bibbiena che detiene il 5,55% delle quote e non ha consentito di raggiungere il quorum.
Contrario alla costituzione di parte civile solo il Comune di Arezzo con il 45.017% delle quote.
Nella conferenza stampa di stamani i Sindaci dei comuni di centro sinistra rappresentati da quelli di Civitella, Ginetta Menchetti; di Lucignano, Roberta Casini; di Marciano della Chiana, Maria De Palma e dal vicesindaco di Foiano della Chiana Jacopo Franci insieme al Segretario provinciale del Pd, Francesco Ruscelli, hanno evidenziato “la grave situazione che si è venuta a creare per responsabilità del Comune di Arezzo.
Quindi il conflitto di interessi Sul piano politico ma anche giuridico di questa amministrazione.
Un atteggiamento che è stato pervicacemente confermato sia nella seduta del Consiglio comunale di Arezzo sia in quella dell’Assemblea dei soci Coingas.
Incomprensibile il sostegno del Comune di Bibbiena che di fatto ha consentito questa situazione”.
I sindaci e Ruscelli hanno sottolineato che la mancata costituzione di parte civile, che rappresenta il miglior strumento in grado di difendere gli interessi dei cittadini, potrebbe certificare un danno di circa mezzo milione di euro a Coingas e quindi non solo ai comuni soci ma ai cittadini stessi.
Dichiarazione dei consiglieri comunali Alessandro Caneschi, Francesco Romizi, Michele Menchetti e Angiolo Agnolucci Coingas Estra: la fuga a tutto gas dei gruppi di maggioranza Hanno abbandonato il Consiglio.Continua a leggere
Ieri sera i gruppi di maggioranza Lega, Fratelli d’Italia, Ora Ghinelli e Forza Italia hanno lasciato l’aula al momento di votare l’atto d’indirizzo di tutti i gruppi di opposizione con il quale si chiedeva che il Comune di Arezzo si costituisse parte civile nel procedimento penale Coingas /Estra.
L’atto era firmato da Pd, Arezzo 2020, M5S e Lista Ralli ed è stato condiviso poi in consiglio anche da Scelgo Arezzo
“Una decisione apparentemente incomprensibile – commentano i Consiglieri comunali Alessandro Caneschi, Francesco Romizi, Michele Menchetti e Angiolo Agnolucci.
Se la maggioranza riteneva non giusta la costituzione, avrebbe potuto tranquillamente votare contro.
Aveva i numeri per farlo.
Invece ha scelto la via della fuga.
Una sola la spiegazione possibile: non tutti i consiglieri di maggioranza avrebbero votato contro il nostro atto.
Anzi: possiamo dire che probabilmente avremmo ottenuto la maggioranza. Un segnale politico inequivocabile delle difficoltà del centro destra aretino su una vicenda dalla quale molti cominciano a prendere le distanze”.
Caneschi, Romizi, Menchetti e Agnolucci ribadiscono il senso dell’atto d’indirizzo: “era un doveroso atto di cautela in difesa del Comune e quindi dei cittadini di Arezzo.
Nessuna presunzione di colpevolezza ma la decisione di tutelare l’interesse pubblico sopra ogni altra valutazione, sia essa personale o di partito.
La fuga dal Consiglio conferma la gravità della vicenda giudiziaria Coingas Estra e come essa abbia creato crepe politicamente pericolose nel centro destra tanto da rendere impossibile un suo voto compatto”.
Dichiarazione dei consiglieri comunali Marco Donati e Valentina Sileno “Maggioranza divisa e giunta priva di lucidità” “Il Consiglio Comunale, dopo circa 12 ore dall’inizio del dibattito, ha affrontato l’atto d’indirizzo sulla richiesta di “costituzione parte civile” del Comune di Arezzo sulla vicenda Coingas. Troviamo corretto il documento rispetto al quale Scelgo Arezzo, quando sarà possibile votare, esprimerà un parere positivo perché va nella direzione di tutelare e difendere l’interesse dell’ente e della città.Continua a leggere
Ci dispiace che la maggioranza abbia fatto mancare il numero legale e non sia stato possibile giungere a un voto, con il conseguente rinvio dell’atto al prossimo Consiglio Comunale, forse anche a causa delle profondi divisioni che iniziano a intravedersi nella maggioranza.
Sono sempre più evidenti – continuano Donati e Sileno – tante e troppe difficoltà nell’azione amministrativa che rallentano la macchina comunale.
A questo si aggiungono alcune criticità, che in parte avevamo già anticipato con un’interrogazione relativa alla relazione del revisore al bilancio della Fondazione Guido d’Arezzo, che ci lasciano profondamente perplessi.
Siamo in un momento particolare per la vita della città e l’emergenza sanitaria ed economica si fanno sempre più complesse.
Ci domandiamo, se la giunta Ghinelli in questo momento abbia la lucidità per affrontarle”.
Dichiarazione del Segretario provinciale PD, Francesco Ruscelli e dei Consiglieri provinciali del Gruppo Centro sinistra per Arezzo La signora Chiassai ha passato il segno Toni e contenuti intimidatori.
Tentativo di delegittimare chi la pensa diversamente.
Nessuna risposta nel merito.
Aperte minacce.Continua a leggere
La signora Chiassai Martini ha veramente passato il segno.
Un Presidente di un’istituzione dichiara che un suo consulente ex vice Questore sta lavorando su presunti scheletri negli armadi delle precedenti amministrazioni?
Non lo diciamo alla signora Chiassai Martini per la quale un’azione da stato totalitario è assolutamente normale ma al consulente che in virtù del suo ruolo e delle tre lauree sottolineate dalla signora Chiassai, comprende benissimo di che cosa parliamo.
Se la signora pensa che ci siano stati problemi, allora si rivolga alle autorità competenti. Qual è il ruolo di questo consulente?
Di detective privato della signora Chiassai?
Siamo certi che un ex servitore dello Stato mai si presterebbe ad azioni di delegittimazione politica che ricordano anni oscuri della vita politica italiana.
Sarebbe gravissimo e allora saremmo noi a rivolgerci alle autorità competenti.
Nel polverone creato ad arte dalla signora Chiassai, rimangono senza risposta le domande che le abbiamo rivolto e alle quali la Presidente della Provincia ha l’obbligo istituzionale di rispondere.
Alla luce delle sue dichiarazioni, le nostre domande diventano sempre più importanti. Qual’è il ruolo di questo consulente?
Lavora per l’istituzione provinciale oppure lavora contro l’opposizione in Consiglio provinciale su personale mandato della signora Chiassai?
Senza risposta rimangono le altre domande su acquisti, consulenze e assunzioni.
Le attendiamo e le riformuleremo.
Per ora nelle sedi istituzionali.
Questo è un momento particolarmente difficile per il nostro Paese e per la nostra Provincia.
Da una rappresentante istituzionale ci attenderemo trasparenza, capacità e volontà di dialogo, uno sforzo costante di costruire risposte avanzate e condivise in funzione del bene della comunità di questa provincia.
Invece abbiamo solo tentativi di delegittimazione di ogni pensiero divergente dal suo e tentativi di intimidazione nei confronti di chi non si adegua.
Noi andremo avanti con serenità, disponibilità al dialogo e volontà di costruire soluzioni. Non scenderemo mai sul suo terreno.
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