La Toscana a partire da lunedì diventa zona rossa
La Toscana, con un indice di contagio di 251, da lunedì mattina 29 marzo, diventa zona rossa.
L’annuncio è stato fatto nel corso della settimanale riunione del Ceps, il Comitato per l’emergenza e la prevenzione scolastica, alla quale hanno preso parte anche gli assessori al diritto alla salute e all’istruzione, Simone Bezzini e Alessandra Nardini, mentre in videoconferenza erano collegati anche sindaci, Prefetture, Unità sanitarie locali, Province.Continua a leggere
La Toscana resterà in zona rossa almeno fino a martedì 6 aprile, giorno di scadenza dell’attuale Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, che disciplina la materia.
“Questa restrizione – ha precisato il presidente Eugenio Giani – fa sì che anche gli studenti toscani debbano stare a casa con tre giorni di anticipo rispetto alle tradizionali vacanze pasquali.
Vedremo poi come andranno i dati ad inizio di aprile per capire se riusciremo a tornare in zona arancione, così come è avvenuto dal 1 gennaio ad oggi, periodo in cui ci siamo alternati tra l’arancione e il giallo.
Confido che la crescita del numero delle vaccinazioni, ormai sopra le 570.000 e sopra l’88% delle dosi ricevute e somministrate, un dato che è superiore alla media nazionale, ci aiuti a tornare in arancione”.
Fiamme Gialle, controlli a esercizi commerciali e automezzi, 15 multe
Continua l’attività di controllo economico del territorio provinciale, nell’ambito della quale si inserisce anche quella svolta dalla compagnia di San Giovanni Valdarno.
Un centinaio, solo negli ultimi giorni, i soggetti controllati, cinquanta gli automezzi e circa trenta gli esercizi commerciali.Continua a leggere
Non sono mancati anche i controlli ad alcune attività operanti nel settore della ristorazione del Valdarno, che hanno violato le norme di prevenzione del contagio covid-19, effettuando il servizio al tavolo, peraltro oltre l’orario previsto per la chiusura.
Raccogliendo alcune segnalazioni pervenute dai cittadini del centro storico montevarchino, militari in servizio “117” sono intervenuti per sanzionare due titolari di esercizi commerciali ed i rispettivi clienti.
Sono stati controllati e sanzionati due stranieri, al di fuori dell’orario consentito, senza comprovate giustificazioni.
Altre 5 persone sono state verbalizzate, non indossavano i dispositivi di protezione individuale e non rispettavano il distanziamento.
Danneggia un bar e 27 auto, bloccato dai carabinieri Nella notte, i Carabinieri della Stazione di Arezzo e del Radiomobile sono intervenuti perché era stato segnalato un danneggiamento di un bar di Piazza San Giusto dove con un coperchio di un tombino era stata infranta la vetrina.
Nel frattempo sono arrivate alla Centrale Operativa numerose altre segnalazioni di autovetture danneggiate nella zona, tra il locale e piazza del Praticino. Continua a leggere
L’attività di controllo dei militari ha consentito di bloccare un italiano, sessantenne, in evidente stato di alterazione psichica, mentre staccava di netto uno specchietto retrovisore da un’autovettura in sosta.
L’uomo aveva lasciato dietro di sé una scia impressionante.
Aveva infatti danneggiato altri 27 veicoli, 3 moto e aveva rovesciato il contenuto dei bidoni per la raccolta rifiuti sulla strada.
Il fermato è risultato essere già stato segnalato per disturbi psichici e in cura da circa vent’anni.
Questa notte, dopo essere stato sedato dal personale sanitario chiamato dai militari, è stato trasportato all’ Ospedale San Donato per il necessario trattamento.
É stato denunciato per danneggiamento aggravato.
Diciannovenne ruba fucile da un capanno, scoperto e denunciato dopo oltre un anno A conclusione di un’approfondita indagine di polizia giudiziaria, i Carabinieri hanno deferito in stato di libertà un diciannovenne del posto per furto aggravato, oltre che per detenzione abusiva e porto abusivo in luogo pubblico di arma da fuoco.Continua a leggere
Solo pochi giorni fa, i Carabinieri della Stazione di Cavriglia avevano ricevuto la denuncia-querela da parte di un residente della zona, relativa alla sparizione di un fucile da caccia carabina calibro 12 che l’uomo aveva ereditato, poco più di un anno fa, dal padre.
Il racconto fatto dal cittadino cavrigliese non aveva lasciato lo stesso esente da responsabilità, se non altro per il fatto che, in base a quanto riferito, il furto risaliva ad oltre un anno prima, evidenziando una certa negligenza nella custodia dell’arma, oltre che un colpevole, ritardo nella denuncia.
I Carabinieri della Stazione di Cavriglia si sono immediatamente attivati, eseguendo, in prima battuta, un accurato sopralluogo nel capanno dove era custodito il fucile, ed appurando, c’ erano segni di scasso.
Ricostruendo minuziosamente gli ultimi mesi antecedenti il momento del furto, i sospetti si sono concentrati su un giovane, che conosceva il defunto originario proprietario del fucile.
A quel punto, i Carabinieri hanno quindi immediatamente richiesto all’Autorità Giudiziaria l’emissione di un decreto di perquisizione, finalizzato a verificare se il denunciato fosse veramente riuscito ad impossessarsi del fucile, e che tipo di uso ne avesse eventualmente fatto.
Una volta ottenuto il decreto, alle prime luci del giorno gli uomini dell’Arma hanno eseguito la perquisizione domiciliare a casa del sospettato, rinvenendo e sottoponendo a sequestro il fucile rubato, una cartucciera e svariate decine di cartucce calibro 12.
Inoltre, sono state raccolte delle evidenze indiziarie da cui è stato possibile ricostruire come il giovane, nel corso dell’ultimo anno, avesse portato l’arma anche al di fuori della propria abitazione.
Il materiale rinvenuto è stato immediatamente sequestrato, e l’uomo, di fronte ad un quadro indiziario chiaro, è stato deferito in stato di libertà per furto aggravato, porto abusivo in luogo pubblico e detenzione abusiva di armi.
LE NOTIZIE “fuori dal mondo”
Nel Maine pensano di legalizzare i funerali vichinghi
Dal compostaggio umano alle bare di gomma da masticare, sono molti i fatti su pratiche funebri strane e insolite.
Un nuovo disegno di legge presentato al Comitato per la salute e i servizi umani del legislatore dello stato del Maine legalizzerebbe le pire funebri all’aperto, quanto di più vicino ad un vero funerale vichingo.Continua a leggere
La pira funeraria continua a spuntare anche sui media popolari, chi visto Il Trono di Spade , Vikings o anche La minaccia fantasma, ha notato grandi guerrieri e capi tribù lasciare il mondo così.
Le pire funerarie,in Estremo Oriente, sono ancora comunemente usate, soprattutto per le persone di alto rango.
Se il disegno di legge venisse approvato, le società senza scopo di lucro nel Maine sarebbero autorizzate a condurre cremazioni all’aperto, rispettando alcune regole:
deve essere fatto su una proprietà di almeno 20 acri di proprietà della società, e sarà
consentita l’accensione di una sola pira funeraria alla volta.
La cremazione all’aperto non è legale negli Stati Uniti, tranne che in Colorado.
Due terzi dei contenuti anti vax che circolano su Facebook e Twitter possono essere ricondotti a sole 12 persone
I contenuti condivisi più di 812.000 volte sulle piattaforme dei social media tra il 1 ° febbraio e il 16 marzo sono stati analizzati da The Center for Countering Digital Hate (CCDH) e Anti-Vax Watch Alliance.Continua a leggere
Fino al 65% del contenuto è stato attribuito a 12 persone, soprannominate la “dozzina di disinformazione”, tra cui Robert F. Kennedy Jr, un prolifico attivista anti-vaccino e figlio dell’ex procuratore generale degli Stati Uniti Robert Kennedy.
I post delle 12 persone affermano che la pandemia di coronavirus non è reale, che le mascherine non hanno alcun effetto sulla trasmissione, condividono trattamenti contro il coronavirus non provati e l’affermazione infondata che i vaccini Covid-19 rappresentano una minaccia per le donne incinte.
Il più importante divulgatore di contenuti anti-vaccini è stato Joseph Mercola (nella foto), un imprenditore di medicina alternativa che ha oltre 3,6 milioni di follower su Facebook, Instagram e Facebook
Mercola è stata precedentemente avvertita dalla Food and Drug Administration statunitense di interrompere la vendita di integratori che affermavano di trattare il coronavirus.
Il CCDH sta ora invitando le piattaforme a rimuovere i più importanti anti-vaxxer noti dai loro siti per ridurre il volume di disinformazione prodotto e diffuso, e probabilmente danneggiando la fiducia delle persone nei vaccini che sono visti come vitali per tenere sotto controllo la pandemia di coronavirus .
Un portavoce di Facebook ha detto che la società lavora con organizzazioni sanitarie per aggiornare le sue politiche in materia di disinformazione sui vaccini e che ha già preso provvedimenti contro alcuni dei nomi nell’elenco di 12 persone.
In Messico creano una maschera solo per il naso, la indosseresti?
La maschera può essere indossata sotto una maschera normale, lasciandoti almeno parzialmente protetto, per quando devi abbassare la maschera più grande per mangiare e parlare.
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