Festività pasquali: controlli intensificati a Saione e campo di Marte, 15 denunciati Sono stati potenziati i servizi di controllo del territorio concentrandosi in particolare nelle zone di Saione e Campo di Marte.
Il dispositivo ha riguardato il contrasto dei reati contro il patrimonio, lo spaccio di sostanze stupefacenti e l’abuso di sostanze alcoliche tra i più giovani.Continua a leggere
Un focus ulteriore è stato rivolto al rispetto della normativa per il contenimento della pandemia da COVID 19.
Ieri pomeriggio, il servizio straordinario con impegnate numerose pattuglie e personale del Nucleo Cinofili per la ricerca di sostanze stupefacenti si è concentrato sui controlli nei confronti di soggetti pregiudicati e sottoposti a misure limitative della libertà personale, sulla vigilanza delle aree solitamente presidiate da soggetti dediti allo spaccio e all’uso di sostanze stupefacenti e sui controlli della circolazione stradale sulle principali vie cittadine.
Congiuntamente al normale servizio istituzionale, sono state identificate e controllate 103 persone e 35 automezzi.
Sono state effettuate 10 perquisizioni e contestate 4 infrazioni al Codice della Strada.
In totale sono state denunciate all’Autorità Giudiziaria 15 persone.
Di questi, un 25enne aretino è stato trovato in possesso di 15 grammi di marijuana custoditi all’interno della propria autovettura e di ulteriori 20 grammi nascosti a casa.
Il controllo nelle zone Saione e Campo di Marte ha portato al deferimento di 5 stranieri risultati essere sottoposti al Foglio di Via Obbligatorio dal Comune di Arezzo per 3 anni e di altri 2 perché irregolarmente presenti sul territorio italiano.
In materia di controllo del rispetto della normativa anticovid specie tra i più giovani sono state elevate 18 contravvenzioni e 5 denunce per ubriachezza molesta. L’attività del controllo straordinario del territorio continuerà durante tutto il periodo pasquale affinché la cittadinanza possa trascorrerlo nella maniera più serena possibile nel rispetto delle vigenti restrizioni sanitarie.
Contrasto stupefacenti: una denuncia e un arresto per violenza e resistenza a pubblico ufficiale Ieri sono state due le operazioni condotte dai Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Valdarno, che hanno visto in azione la Stazione di Castelnuovo dei Sabbioni e, nella notte, le gazzelle dell’Aliquota Radiomobile.Continua a leggere
Nel pomeriggio il primo episodio: i carabinieri della Stazione di Castelnuovo dei Sabbioni, nel corso di uno dei consueti servizi di controllo del territorio, hanno sequestrato circa mezzo grammo di cocaina, e segnalato alla Prefettura di Arezzo quale assuntore di sostanze stupefacenti un trentenne del luogo.
Il controllo è scattato in un’area rurale, all’interno di un edificio fatiscente, abbandonato.
Nelle ultime settimane, gli uomini dell’Arma avevano ricevuto svariate segnalazioni da parte dei cittadini di giovani, descritti in condizioni di particolare disagio, ad ogni ora del giorno e della notte aggirarzi nella zona.
Di conseguenza, i militari hanno organizzato, per alcuni giorni, dei servizi mirati, che ieri, hanno consentito di identificare e bloccare, nonostante un blando tentativo di fuga, un trentenne del luogo, già noto ai Carabinieri come consumatore di sostanze stupefacenti, nel corso del controllo, è stato trovato in possesso di una dose di cocaina e conseguentemente segnalato all’Autorità Provinciale di Pubblica Sicurezza.
Più rocambolesco è stato l’intervento svoltosi nella notte, a Montevarchi, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di San Giovanni Valdarno, quando, transitando nei vicoli del centro, i militari hanno notato un’auto ferma a bordo strada, con una persona a bordo.
Le circostanze di luogo e di tempo, in particolare l’avanzatissimo orario, insospettiscono i Carabinieri, che decidono di controllare.
I sospetti aumentano poi quando, avvicandosi all’auto, nonostante l’oscurità, i Carabinieri vedonoo che la persona all’interno si è repentinamente rannicchiata, come per non farsi vedere.
I militari attirano l’attenzione dell’uomo, chiedendogli per quale motivo si trovi ancora in giro a quell’ora.
Appurano così che si tratta di un giovane pregiudicato originario di Terranuova Bracciolini, circostanza che rendeva ancora più anomala la sua presenza notturna nel centro di Montevarchi, inoltre l’uomo innervosendosi visibilmente, balbettando fornisce motivazioni palesemente pretestuose, stringendo con forza qualcosa nel pugno.
Quindi, alla richiesta dei militari di mostrarne il contenuto, mette in bocca qualcosa, che si sarebbe rivelata poi una dose di cocaina.
A quel punto, compreso quel che stava accadendo, immediato era l’intervento dei militari, teso a recuperare lo stupefacente anche e soprattutto al fine di impedire che l’uomo, preso dal panico, lo ingerisse, con i conseguenti elevatissimi rischi per la propria salute.
Il giovane, evidentemente inconsapevole della gravità del pericolo cui si stava sottoponendo, tenta di opporsi in ogni modo, dimenandosi, spintonando e scalciando, e addirittura mordendo alla mano un militare.
I Carabinieri non si fanno sopraffare dalla violenta reazione, riuscendo infine ad immobilizzanoil pregiudicato e recuperano l’ involucrocon la cocaina.
L’uomo accompagnato in caserma a San Giovanni Valdarno, dove, al termine degli accertamenti di rito, vienea dichiarato in arresto per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, sanzionato per violazione della normativa anti-COVID e segnalato alla Prefettura di Arezzo quale assuntore di sostanze stupefacenti.
Manifesta propositi suicidi: soccorso poi denunciato, deteneva illegalmente armi da caccia
Lunedì scorso presso la sala operativa del Commissariato di Montevarchi arriva una richiesta d’intervento da parte della CENTRALE NUE 112.Continua a leggere
Un uomo, residente nel comune di Loro Ciuffenna, minaccia propositi autolesionistici, perciò vengono inviati celermente, personale sanitario e un’auto della squadra volante.
Al momento dell’arrivo, un settantaduenne lorese, era già stato soccorso dal 118 e le sue condizioni di salute apparivano buone ma parzialmente compromesse dall’ingestione di una dose massiccia di barbiturici.
Gli agenti, nel corso dell’intervento, trovano all’interno dell’abitazione dell’uomo soccorso, alcune armi da caccia intestate al padre deceduto anni prima.
I successivi riscontri permettono di accertare che i quattro fucili erano stati trasferiti a Loro Ciuffenna senza autorizzazione e senza titolo abilitante visto che l’autore del gesto autolesionistico è gravato da un provvedimento prefettizio di diniego alla detenzione di armi e munizioni.
Le armi sono stateposte sotto sequestro ed il 72enne denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Arezzo per detenzione abusiva di armi da caccia ed inosservanza di un provvedimento dell’Autorità.
LE NOTIZIE “fuori dal mondo”
Golden Retriever, ruba in diretta il microfono alla giornalista meteorologa russa e scappa
La giornalista NadezhdaSerezhkina aveva iniziato la trasmissione in diretta dicendo alla conduttrice dello studio: “Ciao Elina, a Mosca è arrivata la primavera, la temperatura sarà di 8 gradi Celsius, nove gradi Celsius …”Continua a leggere
Ma un i Golden Retriever di passaggio le ruba la scena: salta e strappa il microfono dalle mani della giornalista e scappa .
Si può vedere Serezhkina correre dietro al cane mentre urla “Fermati, fermati, vieni qui!”
mentre il cane continua la sua fuga .
Nadezhda viene poi vista accanto al cane che continua il suo bollettino meteorologico come meglio può, ha poi aggiunge, “nessuno è stato ferito, ma il microfono ha preso uno o due morsi, il tempo è davvero perfetto, giusto per portare a spasso i cani… ..Questo è tutto da parte mia.”
Trafficanti di droga vengono arrestati con 50 kg. di cocaina, i panetti avevano il marchio dedicato a Cristiano Ronaldo
Lunedi scorso, gli agenti e gli investigatori della DEA, hanno trovato 50 chili di cocaina all’interno di un appartamento del Queens, a New York.
C’erano 50 pacchetti di cocaina, ognuno con il marchio “CR7” in onore della stella del calcio portoghese.
Gli agenti della DEA hanno arrestato i trafficanti e hanno anche confiscato più di 200.000 dollari. Puk Kireka ha lasciato la Mighty Mongrel Mob dopo aver trascorso 10 anni come membro della banda Puk Kireka era uno dei membri più riconoscibili della Mighty Mongrel Mob della Nuova Zelanda, la banda composta principalmente da membri di origine Maori, molti dei quali sono stati condannati per omicidio.
I Mongrels, che si sono formati a Wellington e Hawkes Bay negli anni ’60, molti hanno tatuaggi sul viso che raccontano storie del loro passato culturale.
Kireka, che ha trascorso 10 anni come membro di spicco dei Mongrels, ha detto che la nascita di suo figlio è stata il catalizzatore, sulla decisione di lasciare la banda.Continua a leggere
Il 33enne, che ha trascorso cinque dei 10 anni in cui è stato membro in prigione,e la sua educazione è stato il motivo dell’adesione ai Mongrels.
Il padre, il fratello, gli zii e i cugini di Kireka erano tutti membri della banda e, dopo aver perso suo padre quando aveva solo sette anni, cercò modelli da seguire all’interno del gruppo.
Kireka, che ora studia all’università e ha la sua attività di fitness coaching online, ammette che il suo tatuaggio si è impegnativo nella sua vita post-gang, impedendogli di fare cose semplici come uscire a pranzo, che il tatuaggio è un tributo agli amici dei Mongrels che sono morti, per suicidio e tossicodipendenza.
“Non pensavo quando mi sono fatto questo tatuaggio che non mi sarebbe stato permesso di entrare in molti posti.
Ora non posso nemmeno andare in posti a pranzare a causa del tatuaggio.
“Se vado da qualche parte se voglio entrare devo truccarmi.”
Il Mighty Mongrel Mob è stato fondato nel 1962 inizialmente da europei che si erano trasferiti in Nuova Zelanda.
Negli anni ’70 avevano accettato i Maori nel gruppo, che oggi costituiscono la maggior parte dei suoi membri.
Nel 2013 i Mongrels avevano 934 membri in carcere, che rappresentavano quasi il 10% della popolazione carceraria della Nuova Zelanda.
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