Denunciati dalla Polizia di Stato due cittadini cinesi per riciclaggio di denaro. Sequestrati quasi 800.000 euro
La Polizia Stradale di Arezzo ha denunciato per riciclaggio due cinesi che sono stati trovati in possesso di 778.940 euro in contanti.
Erano le 21.30 di ieri quando una pattuglia della Sottosezione di Battifolle ha fermato, al Km. 329 della carreggiata nord dell’autostrada del Sole, una Mercedes nera con targa italiana con due cinesi a bordo, poco più che trentenni, residenti a Prato.Continua a leggere
L’auto risultava essere entrata in autostrada al casello di Caianello e, viste le strane spiegazioni fornite dai due fermati circa il motivo del viaggio è scattata nei loro confronti una perquisizione personale estesa al veicolo all’esito della quale sotto la ruota di scorta, sono state recuperate 36 mazzette di denaro contante custodite sottovuoto.
Le operazioni di conteggio hanno richiesto varie ore di lavoro ed al termine è scaturita l’ingente cifra di quasi ottocentomila euro in banconote da 10, 20 e 50 euro.
I due cinesi che durante il controllo avevano utilizzato un corrente italiano, (peraltro regolarmente muniti di permesso di soggiorno) dopo aver compreso che i poliziotti avevano scoperto il tesoretto, si sono chiusi in un mutismo assoluto facendo intendere di non comprendere più nulla.
Il denaro è stato sequestrato, come l’auto e i cellulari dei due. Per gli stessi è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per riciclaggio di denaro.
Sono in corso accertamenti per acquisire ulteriori elementi utili ad approfondire la condotta dei due stranieri e risalire alla provenienza del denaro.
Deturpata nella notte l’opera murale dedicata agli Eroi della Chiassa I volti di Giovan Battista Mineo e Giuseppe Rosadi imbrattati da scritte che inneggiano al duce.
Amaro risveglio per gli abitanti della Chiassa Superiore, che questa mattina hanno trovato una brutta sorpresa. La grande pittura murale del 2019 che ricorda gli “Eroi della Chiassa”, ovvero Giovan Battista Mineo e Giuseppe Rosadi, è stata infatti deturpata nelle ore notturne da ignoti con scritte inneggianti a Benito Mussolini.
Il 29 giugno 1944 la pieve della località a nord di Arezzo rischiò di diventare il teatro di un’efferata strage nazista.Continua a leggere
I tedeschi avevano chiuso nella chiesa più di duecento ostaggi, con l’idea di fucilarli se il loro colonnello, il barone Maximilian von Gablenz, catturato da una banda di ex detenuti slavi evasi dal campo di concentramento anghiarese di Renicci, non fosse stato liberato.
Quando l’ultimatum di 48 ore stava per scadere, si presentò al comando un partigiano siciliano, Giovan Battista Mineo, che convinse i tedeschi a concedere una proroga di altre 24 ore. Accompagnato dal giovane partigiano aretino Giuseppe Rosadi, egli riuscì quindi a farsi consegnare von Gablenz per tornare in maniera rocambolesca nella frazione, quando i primi prigionieri erano ormai schierati di fronte al plotone di esecuzione.
Questa pagina di storia è stata recuperata negli ultimi anni grazie alle fondamentali ricerche dello studioso di storia locale Santino Gallorini. Nel 2018 il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, concesse la Medaglia al Valor Militare alla Memoria dei due partigiani, consegnata ai familiari il 24 aprile 2019.
Alcuni abitanti della Chiassa Superiore si stanno già organizzando per ripulire dalle odiose scritte l’opera, realizzata nei pressi del parchetto intitolato ai due eroi, riparando così al gesto inqualificabile di ignoti che offende il ricordo di chi, 77 anni fa, mise a repentaglio la propria vita per salvare quella di tanti civili innocenti.
Francesco Romizi (Arezzo 2020)
Dichiarazione del capogruppo Arezzo 2020, Francesco Romizi:“Fortezza e Teatro Petrarca: a quando una riapertura?”
“Ci sono due luoghi simboli di Arezzo che languono attorno a scelte a questo punto poco giustificabili. Mi riferisco a Fortezza e Teatro Petrarca.
Chiusi da tempo.
Certo, ci sono stati motivi ben plausibili, a tutti noti, che hanno inciso.
Però adesso è il momento di restituirli al pubblico.Continua a leggere
Non sto parlando di spettacoli, fattispecie che necessita ancora di ‘cautele organizzative’, ma di fruizione.
Partiamo dalla Fortezza: ci sono lavori di consolidamento del serbatoio sottostante le platea e dunque un cantiere in essere.
A prescindere dal fatto che potevano essere programmati e realizzati in mesi antecedenti all’attuale primavera, si può tuttavia riaprire impedendo semplicemente l’accesso all’area in questione.
Non credo sia equivalente all’intera superficie del manufatto.
Una volta ostruita la zona dei lavori, la Fortezza si presta fin da adesso a una piacevole passeggiata, con tutte le possibilità di distanziamento del caso, tra ambiente e cultura. Binomio che, ad esempio, le guide turistiche di Arezzo potrebbero fare apprezzare a gruppi ristretti di visitatori su prenotazione.
Il Teatro Petrarca è, sì, sede privilegiata di spettacoli. Ma è anche un manufatto storico da visitare. Nei più prestigiosi teatri italiani, sul palco si alternano gli attori, impegnati ovviamente nella recitazione, e i visitatori che beneficiano di tour bellissimi, spesso comprensivi di altri siti.
Basti pensare a Parma, citata non a caso in quanto attuale capitale della cultura, titolo a cui ambiva Arezzo, e alla gestione del Teatro Regio.
Con un’interrogazione al prossimo Consiglio Comunale cercherò di ‘stanare’ il sindaco per capire gli intenti dell’amministrazione comunale su questi due tesori della città”.
Giovanna Carlettini: “stop ai maltrattamenti sugli animali. L’ultimo caso della gatta colpita da armi da fuoco”
“Apprendiamo dalle cronache, il verificarsi di episodi di violenza nei confronti degli animali.
E registriamo un ultimo caso davvero esecrabile e vile.
Una cittadina ha portato la propria gatta dal veterinario e quest’ultimo ha dovuto constatare che l’animale aveva subito dei colpi di arma da fuoco.Continua a leggere
In primo luogo, mai mi stancherò di denunciare questi gesti, nei confronti dei quali esprimo la più netta condanna.
In secondo luogo, del fatto è già stato avvertito il comandante della polizia municipale Aldo Poponcini e il nucleo operativo costituito proprio per prevenire e contrastare fenomeni di maltrattamento e abbandono degli animali.
Gli agenti sono al lavoro per individuare i responsabili.
Ricordo che certi maltrattamenti possono configurare anche reato penale. Colgo l’occasione per ringraziare Poponcini e i due agenti che già nei pochi mesi di vita del nucleo suddetto si sono resi protagonisti di decine di interventi e verbali.
Faccio infine un appello affinché questi fenomeni esecrabili non si ripetano: chiunque ne venga a conoscenza, non esiti a denunciarli alla polizia municipale o agli uffici dell’assessorato”.
Agli arresti domiciliari evade e provoca incidente stradale È stato a seguito dei rilievi effettuati dopo un incidente stradale in viale dei Carabinieri, un tamponamento fra tre autovetture, che una pattuglia della Polizia Municipale ha accertato che uno dei conducenti, quello che aveva causato il tamponamento, si era allontanato, non prima che gli altri coinvolti ne avessero rilevato il numero di targa.Continua a leggere
La pattuglia operante ha così chiesto l’ausilio di un ufficiale che, giunto in loco, ha disposto immediatamente una serie di accertamenti da cui è risultato che il soggetto in questione era un quarantanovenne residente in città sottoposto agli arresti domiciliari.
L’uomo, che dunque aveva lasciato il domicilio senza alcuna giustificazione, risultava da successive indagini anche sprovvisto della patente di guida in quanto revocata. L’autovettura coinvolta nel sinistro risultava a sua volta scoperta da assicurazione obbligatoria.
Per essa scattava il sequestro.
Il quarantanovenne è stato deferito all’autorità giudiziaria per i reati di evasione e guida senza patente.
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