Ladri intercettati dopo colpo alla Conad, fuggono a piedi e lasciano l’auto con il malloppo
E’ successo stanotte a Ponte a Chiani, scattato l’allarme, intorno all’1.30, quando, una pattuglia della Polizia di Stato in servizio di Volante, durante il consueto controllo del territorio, nel transitare con occhio vigile in località Ponte a Chiani, nota un’autovettura che dopo aver fatto una manovra repentina, all’interno nel parcheggio del bar “La Casina”, si allontana spenge i fari e all’improvviso cambia direzione.Continua a leggere
Gli agenti, già decisi ad effettuare un controllo, si predispongono a fermare la vettura che, però, si arresta dietro un rimorchio parcheggiato cercando di eludere l’imminente contatto con la Volante.
Chiesti rinforzi alla Centrale Operativa, i poliziotti si avvicinavano all’auto che ha la porta posteriore sinistra aperta senza alcuno a bordo.
Compreso cil mezzo era stato abbandonato in tutta fretta, vengono immediatamente allertati gli equipaggi richiesti in ausilio, anche dell’Arma dei Carabinieri, per le ricerche dei fuggitivi.
All’interno dell’auto viene trovato denaro contante per oltre 3000 euro, attrezzi atti allo scasso e telefoni cellulari nuovi ancora inscatolati.
Erano presenti, nell’abitacolo, anche alcuni scontrini di cassa emessi da “Conad” .
Posto sotto sequestro tutto il materiale rinvenuto, interviene anche personale della Squadra Mobile e del Gabinetto Provinciale Polizia Scientifica per l’immediato avvio, in piena sinergia, delle attività investigative volte all’individuazione ed identificazione dei responsabili del reato.
Tenta il furto di una collana con la tecnica dell’abbraccio, rumena arrestata dalla polizia
Martedì mattina, la Squadra Mobile della Questura di Arezzo ha arrestato, in flagranza di reato, per tentato furto con strappo, una 36enne rumena.
La donna, negli ultimi giorni, aveva derubato alcuni anziani con la stessa tecnica.
Si avvicinava con modo gentile alle vittime con un pretesto, pochi scambi di parole e poi un abbraccio improvviso e prolungato finalizzato a sottrarre rapidamente e con destrezza collane e bracciali. Continua a leggere
Ieri mattina l’odioso reato di M.R., 36enne rumena domiciliata a Milano e con precedenti specifici alle spalle, è stato però interrotto dagli agenti della Squadra Mobile appostati nei pressi di un supermercato di via Salvi Castellucci, luogo che, come tutti i negozi di generi alimentari, si presta ad una frequentazione di persone avanti con l’età soprattutto negli orari mattutini.
E così, sotto gli occhi discreti e attenti degli investigatori della Squadra Mobile, è andato in scena l’ennesimo copione, questa volta con un finale ben diverso da quelli precedenti.
La donna, come al solito, si è avvicinata con fare gentile ad una 81enne aretina, appena uscita dal supermercato ed impegnata a tenere tra le mani le buste di alimenti appena acquistati, ed improvvisamente le ha gettato le mani al collo in un abbraccio prolungato chiaramente finalizzato a sottrarre la collana indossata, nonostante i tentativi di respingimento dell’anziana.
Questa volta è risultato decisivo l’intervento degli agenti che hanno bloccato ed arrestato la rumena, molto probabilmente supportata da un complice che gli investigatori stanno cercando attivamente di individuare ed identificare.
Pochi minuti dopo l’intervento, peraltro, è giunta su numero d’emergenza 112 NUE la richiesta d’aiuto di un’altra signora ultra settantenne che si era accorta, dopo un’ora dai fatti, di aver subito il furto della propria collana nella vicina Porta Trento e Trieste, ad opera di una donna che l’aveva abbracciata immotivatamente e la cui descrizione coincideva perfettamente con la persona bloccata in via Salvi Castellucci.
Quest’ ultima vittima convocata in Questura sporge denuncia e riconosce senza ombra di dubbio l’autrice del furto nella donna arrestata; la cittadina rumena al termine del rito per direttissima, celebrato nel pomeriggio di ieri presso il Tribunale di Arezzo, è stata condannata alla pena di 6 mesi di reclusione.
Nei suoi confronti, inoltre, il Questore della Provincia di Arezzo ha disposto un Foglio di Via Obbligatorio con divieto di ritorno nel Comune di Arezzo per anni 3 e avviato le procedure anche per l’allontanamento dal territorio nazionale.
Sono in corso da parte della Squadra Mobile ulteriori accertamenti investigativi per ricondurre alla donna arrestata la responsabilità di fatti delittuosi analoghi commessi nel territorio aretino nell’ultimo periodo.
Sull’importante operazione il Questore della Provincia di Arezzo ha dichiarato: “L’arresto di martedi e i successivi provvedimenti amministrativi a carico della cittadina rumena, sono ancora una volta la testimonianza di una presenza attenta e qualificata della Polizia di Stato sull’intero territorio aretino.
L’azione di prevenzione e di contrasto ad ogni forma di criminalità, continuerà a esercitarsi facendo ricorso a tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione delle Forze di Polizia.”
Stalker aretino ruba in Lombardia le ceneri del cane della ex fidanzata, condannato a tre anni e un mese di carcere
Da quanto riporta l’Adige.it un 45 enne di Arezzo è stato condannato dal Tribunale di Busto Arsizio (Varese) a tre anni e un mese di carcere, dopo avere rubato i gioielli e l’urna con le ceneri del cane di una quarantenne di Busto Arsizio. Continua a leggere
I due si erano innmorati ed erano andati a vivere insieme, poco dopo però lui è diventato aggressivo, probabilmente anche a causa di una dipendenza da stupefacenti di cui la 40enne non era a conoscenza quando ha deciso di ospitarlo.
Dopo aver subito aggressioni e minacce anche con coltelli da cucina ed essere stata forzata a esibizioni erotiche sotto costrizione, la donna ha deciso di scappare a casa di un’amica e comunicargli che la loro relazione era finita.
Per dieci giorni l’uomo l’ha tormentata di telefonate e l’ha pedinata, nel tentativo di obbligarla a tornare sui suoi passi.
A fine febbraio, approfittando dell’assenza della sua ex, ha forzato una finestra della sua abitazione, le ha rubato vestiti e gioielli, le ha orinato sul letto e poi ha rubato l’urna contenente le ceneri del cane della donna, a cui lei era molto attaccata, probabilmente per utilizzati come arma di ricatto per costringerla a rivedersi e a tornare insieme.
Poco dopo la donna si è accorta dell’effrazione e ha chiesto aiuto al 112.
Gli agenti della Polizia di Stato di Busto Arsizio lo hanno rintracciato e quando gli hanno chiesto i documenti, l’uomo ha tentato di fuggire e una volta bloccato ha aggredito i poliziotti a calci e pugni.
Dopo l’arresto, la quarantenne ha trovato la forza di raccontare quanto ha vissuto nelle settimane precedenti.