Dopotutto è un cambio di esortazione e non di casacca.
Coraggio, chi vien via?
Quanti saranno gli azzurri aretini, novelli coraggiosi, ad andare dietro ai loro ex coordinatori – Maurizio D’Ettore, già numero uno provinciale, prima di diventare parlamentare del collegio , nel 2018, e il valdarnese Stefano Mugnai, deputato e già coordinatore regionale – fuoriusciti da Forza Italia ed ispirati a spaccare l’oramai già ombra del fu partito fondato da Berlusconi, con la prospettiva di dare luogo ad una nuova offerta moderata, per adesso come gruppo parlamentare?
Chi cambierà sfumatura di collocazione, passando con scarsa fantasia, quanto a ridondanza di denominazione, da Forza Italia a Coraggio Italia?
E’ intuibile il batticuore dell’attuale coordinatore provinciale degli azzurri.
D’accordo che le scissioni hanno fatto venire il callo a Bernardo Mennini.
Non nuovo a questo genere di ansia.
Infatti, era da un anno, o poco più, il successore di D’Ettore, oggi neo coraggioso, quando ebbe la gatta da pelare dello strappo da Forza Italia di una figura di massimo spicco del partito di Berlusconi, nel nostro territorio.
Mennini, allora, chiese, di primo acchito, le dimissioni, addirittura la testa, della Lucia Tanti, in fuga da Berlusconi per unirsi a Toti, ma la perse come assessore della giunta comunale di Arezzo, nella quale rappresentava gli azzurri.
Oggigiorno a chi potrebbe chiedere le dimissioni e/o la testa?
Gli tocca incassare la perdita anche del parlamentare, facendo buon viso alla cattiva sorte di questa scissione, su cui dovrà rizzare le orecchie, volendo percepire i possibili vagiti di altre fuoriuscite di azzurri aretini, ispirati ad andare dietro ai loro parlamentari non più forzisti ma coraggiosi.
Per adesso non si ode neanche un sommesso stormir di fronda in casa azzurra. Apparentemente come non fosse successo un cataclisma nel suo genere.
Però, certe volte, il silenzio è linguaggio.
Ma chissà quanti stanno cogitando di trovare il coraggio.
Mennini, in campana!