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Gambiano crea allarme a Saione, trasferito al Centro per Rimpatri di Torino

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Poco prima delle 7.00 di ieri 27 maggio, una chiamata al numero d’emergenza  112 NUE segnala  una lite in atto in via Tagliamento angolo via Arno, zona Saione, in cui erano coinvolte tre persone di cui uno extracomunitario.

Gli equipaggi della Polizia di Stato in servizio di Volante raggiungonoo tempestivamente il luogo ed individuano un uomo di colore che sta trascinando a terra un altra persona dopo averlo afferrato per i pantaloni.

Tra i due in quel momento interviene la compagna dell’aggredito per prendere le sue difese. Interrotta l’azione e abbassati a fatica i toni della contesa, gli operatori procedono all’identificazione delle parti cercando di ricostruire l’accaduto.

La lite scaturita da vicende personali connesse ad un modus vivendi legato allo spaccio di stupefacenti ed al consumo di droghe, i poliziotti, coadiuvati nella circostanza da una pattuglia dell’Arma dei Carabinieri forniscono l’assistenza medica alla persona contusa invitandolo con la compagna a sporgere denuncia contro l’aggressore.

Per quanto riguarda lo straniero, T.S. gambiano di 27annni e senza fissa dimora, noto alle Forze dell’Ordine,  provvisto di documenti ed in stato di forte alterazione psicofisica dovuto all’uso di sostanze alcoliche e stupefacenti, gli agenti decidono di accompagnarlo presso gli uffici della Questura.

Nel farlo salire sull’auto, il 27enne  si divincola dalla presa degli agenti e ne colpisce uno, con un pugno al volto e quindi scappa in direzione di Piazza Zucchi.

Dopo un breve inseguimento, il giovane viene bloccato nelle adiacenze di un supermercato dove cerca di nascondersi senza  riuscirci, a causa dell’ accerchiamento degli equipaggi della Volante e dell’Arma dei Carabinieri, poi non senza fatica, viene portato in questura.

L’uomoconosciuto dalla Polizia di Stato per le sue pregresse condotte e  reati contro la persona ed il patrimonio e soprattutto in materia di stupefacenti, da tempo  nei suoi confronti sono in corso le procedure per rimuovere gli ostacoli connessi alla richiesta di ottenimento dello status di rifugiato, per cui era già stato emesso il diniego e quindi  la  possibilità  dell’espulsione dal territorio nazionale.

Dopo la denuncia per resistenza e violenza a pubblico ufficiale e danneggiamento,  vengono notificati,  a cura dell’Ufficio Immigrazione, il provvedimento di espulsione e il trattenimento presso il Centro per Rimpatri di Torino in attesa del definitivo allontanamento dall’Italia verso il Paese di origine.

Il costante presidio del territorio curato dalla Polizia di Stato, unito alla perseverante applicazione di tutti gli istituti normativi apprestati dall’Ordinamento ed utilizzati in sinergia dalle varie articolazioni della Questura, dall’Ufficio Prevenzione Generale e dalla Squadra Mobile, dalla Divisione Anticrimine e dall’Ufficio Immigrazione, ha consentito di estromettere dal territorio un soggetto che, nonostante i continui provvedimenti di polizia e giudiziari irrogati a suo carico, persisteva nelle sue censurabili condotte ormai in grado di minare in modo significativo l’ordine e la sicurezza pubblica, in particolare nel quartiere Saione, infondendo nella collettività un diffuso senso di insicurezza prodotto da una sorta di impunità e libertà di azione delinquenziale ritenuta, nel comune sentire, esistente in capo al straniero.

Percezione, questa,  compresa e registrata dalla Polizia di Stato che ha inteso, nella circostanza, con il consueto spirito di servizio verso i cittadini, fornisce ancora una volta una efficace risposta per ripristinare la legalità e mantenere il quieto vivere sociale.

 

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