Da ora in poi, arrampicarsi sugli specchi risulterà più facile, ad Arezzo, se l’ultima la sapete sulla nuova caserma della Polizia Municipale.
Se la sapete, allora, ognuno di noi che voglia sfoderare un argomento artificioso, una fesseria pur di ottenere ragione, potrà, nei secoli a venire, ispirarsi alla nuova cavolata detta, e detta disinvoltamente in Consiglio Comunale, pur di accreditare la bontà del progetto di ricollocare i vigili urbani del Comune di Arezzo in una traversa stretta stretta di Saione.
Ad onta dello stradario e a dispetto della cartina delle vie cittadine, non si ha neppure la decenza di non strafare ma, pur di avere ragione, si arriva a paragonare:
via F. Filzi a via G. Garibaldi.
Senonchè, non c’è da essere un urbanista per saper classificare la differenza che passa tra il vicolo che collega via Masaccio a via V. Veneto e una strada che è una via direttrice, non secondaria, del centro urbano e questa differenza è la stessa che passa tra l’incaponirsi sull’ex asilo di via F.Filzi, ostinatamente destinato dal sindaco per diventare il nuovo quartier generale della Polizia Locale, e non avere neppure contezza dello stradario.
Eppure, Simon Pietro Palazzo, pur di non traviare dalla strada che porta al consenso, che spesso è tortuosa e in salita quando consenso fa rima con incaponimento, ha avuto l’ardire di dire che: “La Guardia di Finanza si muove da una caserma in via Garibaldi”.
Verissimo, gli uffici del Comando Provinciale della Guardia di Finanza sono nella ex Caserma Italia, già sede del Distretto Militare, che non si affaccia su di un budello di strada ma lungo una direttrice stradale posta in centro.
O no?