I milioni per ripartire, quanti sono in soldoni?
Sono 4 o 8 o 12?
Il taucco sarà io, tonto e baucco, ma chi ci capisce è bravo.
Da giorni, Arezzo assiste a una giostra di numeri e assiste a questa girandola di milioni a bocca aperta e la parte di noi messa male, assiste a questo tourbillon , tendendo la mano in segno di aspettarsi un sussidio per andare avanti.
Le manovre per ripartire, quante sono in parole povere?
Sono 2 o è sempre la stessa? Lo scarso di capo sarò io, ma con la confusione generata dal duello tra chi definisce maxi la manovra per ripartire e chi ribatte mini , chi ci capisce è bravo.
Andiamo per ordine.
Giovedì 20 maggio, veniamo a conoscere il tot di milioni destinati dal Comune al piano straordinario di ripresa di famiglie e imprese, dopo il covid.
Arezzo non molla e ripartirà con l’aiuto della bellezza di 4,3 milioni di euro, messi a disposizione dal bilancio.
Chi amministra la chiama maxi manovra, chi vorrebbe amministrare, invece, manovrina.
Ma, dopotutto, chissenefrega dei commenti.
Arezzo guarda al sodo, senonchè, il giorno dopo, si viene a conoscere qualcosa di più sodo del giorno prima.
Venerdi 21 maggio, è la volta di 8 milioni per aiutare Arezzo a uscire dalla crisi economica della pandemia, dando liquidità alle partire Iva, riducendo la Tari, concedendo sgravi al mondo delle sport e opportunità a quello della scuola.
Ma insomma, chi ci capisce è bravo: i milioni per ripartire, quanti sono in soldoni?
Sono 4 o 8 o 12? Gli 8 contengono i 4 o va fatta la somma? S
ono io che non ci arrivo o sono loro che, nell’ansia di dire di non essere un’amministrazione “lontana, distratta, assente” non ci arrivano a spiegare la maximanovra.
Il tonto sono io o sono quegli altri che smaniosi di definirla minimanovra non arrivano a farmi capire come mai è un flop.
Infine, un’altra cosa sulla quale chi ci capisce è bravo.
Il 2020 consegna il 7,7% di famiglie in povertà in Italia, facendo registrare un marcato aumento sull’anno precedente (6,4%), con un aumento dell’incidenza al 9,4%, secondo quanto riportò il presidente di Istat nell’audizione sul Def 2021, svoltasi nella seconda metà di aprile, in commissioni Bilancio di Camera e Senato.
Chi ci capisce è bravo: ad Arezzo, a dicembre, le famiglie in difficoltà erano 2100, circa il 2% della popolazione aretina, secondo i dati in possesso del Comune.
Sicuro che abbiano il polso della situazione?
Bò, chi ci capisce è bravo.