Nell’ambito dei servizi interforze di contrasto al fenomeno della “malamovida”, coordinati dalla Questura di Arezzo, la Polizia di Stato è intervenuta nella tarda serata di sabato presso il parco del “Prato” per soccorrere un ragazzo di anni tredici che è stato dapprima minacciato da un gruppo di coetanei e di seguito derubato del suo cellulare.
Sul posto gli agenti hanno subito intercettato gli autori del deprecabile gesto ossia tre ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni.
Dal racconto della vittima, tuttavia, è emerso un quadro più complesso della vicenda, posto che la vittima e il branco si conoscevano già in ambito scolastico e l’episodio non rappresenta un caso isolato ma inquadrabile nell’ambito di una serie di atti prevaricatori e di bullismo.
A seguito della testimonianza raccolta dagli investigatori e degli accertamenti effettuati è stato deferito all’Autorità Giudiziaria il ragazzo più grande del branco, già noto per analoghi episodi di bullismo ai danni di altri coetanei, mentre per gli altri due ragazzi, minori di anni 14, è stata fatta una segnalazione al Tribunale dei Minori.