Se, come diceva Agatha Christie, “un indizio e’ un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova“, ad Arezzo abbiamo la prova che il livello di progettazione dell’Amministrazione Comunale e’ estremamente basso.
Un primo indizio gli aretini lo hanno ricavato lo scorso anno dalla partecipazione della Città al Concorso per la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un premio di 1 milione di euro del Mibact alla città che avesse presentato il progetto culturale più coinvolgente.
Dopo una prima scrematura, che ha visto Arezzo rientrare tra le 28 città italiane rimaste a contendersi il titolo, subito dopo è arrivata la doccia fredda dell’esclusione della Città dal lotto delle 10 finaliste, con il Sindaco Ghinelli amareggiato da questo inatteso risultato, ma pronto a chiedere al Ministero il perché di questa eliminazione (nds.: se il Ministro gli ha risposto ed, eventualmente, che cosa gli ha risposto, nessuno lo sa, perché il Sindaco si è guardato bene dal farlo sapere), che assume il carattere di una beffa per gli aretini, dal momento che – udite ! udite ! – il titolo (ed il milione di euro) è andato a Volterra per il suo bellissimo progetto sugli Etruschi.
Un secondo indizio si è avuto dalla partecipazione di Arezzo al “Toscana Carbon Neutral“ (piantumazione arboree ed incremento del verde) con un progetto, che è risultato ultimo tra i 54 comuni toscani partecipanti e, perciò, escluso dal finanziamento di 160mila euro della Regione.
Un terzo indizio è arrivato in queste ultime ore dalla graduatoria del Pinqua, programma Interministeriale innovativo dell’abitare, con il finanziamento di 271 progetti su 290 per un valore medio di 12.000.000 di euro a progetto.
Arezzo è risultata assegnataria delle risorse per 6milioni e quattrocentomila euro, per la gioia e la soddisfazione espresse da Sindaco e Sindaca pro-tempore nella solita conferenza stampa, nella quale, a quanto ci risulta, nessuno ha fatto notare che il progetto presentato dal Comune di Arezzo ha avuto un punteggio molto basso ed è risultato il 267esimo sui 271 progetti finanziati, riuscendo ad ottenere le risorse solo perché il programma prevedeva uno stanziamento di 3,2 miliardi di euro.
Se Sindaco e Sindaca di Arezzo esprimono tutta la loro soddisfazione per gli oltre 6milioni ottenuti, vi lasciamo immaginare quanta gioia e quanta soddisfazione avranno espresso i Sindaci delle altre città toscane, i cui progetti hanno ottenuto finanziamenti di gran lunga maggiori di Arezzo: Pisa per tre progetti di riqualificazione urbana 45milioni di euro, Pistoia 39milioni di euro, Livorno e Lucca 30milioni di euro ciascuna, Massa 20 milioni di euro, Prato, Grosseto, Viareggio e Carrara 15milioni di euro ciascuna, Firenze e l’area metropolitana 90milioni di euro.
Lo slogan di Ghinelli e Tanti sui social e’: “C’è chi fa e c’è chi dice” ; noi vi diciamo: Dimolto chiasso e poca lana, come disse quello che tosava un maiale.
Ah ! Grazie dell’approfondimento dei dati che per ora nessun altro organo di informazione sembra aver descritto cosi’ chiaramente.
Difficile altrimenti farsi un opinione con un informazione molto reticente .
Forse quella dell’Amministrazione era una valutazione alla ” Chi si contenta gode” .