Porta Crucifera vince la 140esima edizione della Giostra del Saracino e si riporta in testa nell’albo d’oro conquistando la sua 38esima Lancia d’Oro, quella dedicata a Dante nella ricorrenza dei 700 anni della morte.
Tutto si risolve alla prima carriera quando la lancia di Adalberto Rauco si spezza nell’impatto contro Buratto.
Il punteggio del giostratore, nell’occasione un quattro, raddoppia portando i rosso verdi subito ad otto punti.
A questo punto le tattiche e le decisioni prese dalle dirigenze non hanno più senso.
Si deve correre solo per tentare la fortuna.
Si dovrà cercare di spezzare la lancia, in caso contrario le possibilità di arrivare ai rosso verdi sono veramente scarse.
Nessun altro giostratore avrà però la fortuna che quest’oggi ha deciso di baciare il giostratore di Porta Crucifera.
I rosso verdi chiudono con 11 punti seguiti da Porta Santo Spirito con 10 frutto dei 5 colpiti da Gian Maria Scortecci ed Elia Cicerchia.
Due centri netti che non hanno necessità di grandi misurazioni e confermano la coppia giallo blu su livelli altissimi beffata solo dalla Dea Bendata.
Porta del Foro chiude con 7 punti frutto di un 3 ottenuto da Gabriele Innocenti nella prima carriera ed il 4 di Davide parsi nella seconda.
A 5 si ferma Sant’Andrea.
Tommaso Marmorini colpisce il 5 così come Enrico Vedovini il quale tenta il tutto per tutto per spezzare la lancia ma la perde nell’impatto e quindi azzera tutto.
Da segnalare che dopo la carriera di Vanneschi si è accesa una rissa in Piazza che ha visto protagonisti i figuarnti di Porta Crucifera e Porta Sant’Andrea.
Conseguenza della “zuffa” è stata l’allontanamento dalla Piazza di ben sei figuranti tra i quali il Maestro d’Armi rosso verde.
Una Giostra attesa da tanto, troppo tempo che premia il quartiere che da più anni mancava la vittoria.
A fine manifestazione, nonostante l’espresso divieto, i sostenitori rosso verdi premono verso l’entrata di Borg’Unto e costringono gli addetti ad aprire la porta e farli entrare in Piazza al fine di evitare un pericoloso assembramento.
La vicinanza della sede rosso verde alla Piazza ha certo influito nella scelta dei quartieristi che in un attimo erano già arrivati per i festeggiamenti di una lancia da troppo attesa.
Nessuna forzatura invece per entrare in cattedrale con il popolo di Colcitrone in ordine sul sagrato ad attendere il termine della cerimonia alla quale potevano intervenire solo i figuranti.
Le carriere
Porta Crucifera
Adalberto Rauco 8 (4 con lancia spezzata)
Lorenzo Vanneschi 3
Porta Santo Spirito
Gianmaria Scortecci 5
Elia Cicerchia 5
Porta Sant’Andrea
Tommaso Marmorini 5
Enrico Vedovini 0 (5 ma perde la lancia)
Porta del Foro
Gabriele Innocenti 3
Davide Parsi 4
Grande Colcitrone, soprattutto quando il suo popolo, “nonostante l’espresso divieto”, irrompe da Borg’unto in Piazza.
Altro che Rauco, c’ha insurdito subito a tutti.
Ma ce s’arfara’ ….forza San Lorentino !!!
Bello il saracino a parte il terrazzino ma tutto il resto una farsa.
E pensare che il sindaco intervistato prima della giostra ha detto che questa potrà essere un modello per tutte le altre manifestazioni simili nelle altre città.
Forse intendeva un modello di come non si deve fare.
Ringraziamo però anche tutte le altre autorità che hanno prima permesso questa farsa e poi non hanno vigilato come d’altronde non hanno mai fatto tutta l’estate nelle varie zone franche aretine.
Giovedì nella solita zona Pietri hanno picchiato un disabile a quanto dicono le cronache. Tutto regolare?