A Davide Pecorelli verrà contestato in Italia, la sostituzione di persona, dai carabinieri di Grosseto e, forse in Albania anche la simulazione di reato, pare abbia rubato ossa in un cimitero.
Gli inquirenti di Tirana approfondiscono la messinscena dell’omicidio che l’imprenditore aveva attuato per depistare sulla sua sparizione, con il ritrovamento di frammenti umani nella sua auto.
L’imprenditore umbro ed ex arbitro dato per morto, Pecorelli si è intrattenuto con i cronisti dopo essersi presentato in Procura a Perugia, dichiarando che sarebbe stato in una comunità di preti vicino a Medjugorie , “grazie all’aiuto di un sacedote cattolico conosciuto in oltremare, per poi ricomparire naufrago su un gommone noleggiato sotto falsa identità al Giglio, al largo dell’Isola di Montecristo.
“Ho deciso di scomparire perché travolto dai problemi economici,ho commesso dei reati in Albania, di cui parlerà la magistratura con dei risvolti anche tragici”.
“I miei familiari non sapevano dove fossi e il motivo della scomparsa non era certamente incassare il premio dell’assicurazione.
Sono un imprenditore da 30 anni, l’ho sempre avuta, ora voglio andare dai miei figli, l’unica cosa certa è che non rifarò l’imprenditore in Italia”.