I Carabinieri della Stazione di Levane hanno deferito in stato di libertà un 20enne del posto, già gravato da specifici precedenti di polizia, per spaccio di sostanze stupefacenti in favore di clienti coetanei, ed anche più giovani.
Nel corso del servizio, ai Carabinieri non è sfuggito l’atteggiamento guardingo dell’uomo, già noto alle Forze dell’Ordine per analoghi trascorsi, sia penali, come spacciatore, sia amministrativi, quale assuntore di sostanze stupefacenti.
In particolare, nel momento in cui nota la gazzella dell’Arma,il giovane, che in quel momento era appiedato, innervositosi vistosamente, si dilegua tra i vicoli.
I militari, avendo intuito che potesse essere in corso un’attività di spaccio nelle vicinanze, decidono quindi di sostare in disparte, per non dare troppo nell’occhio, ma di rimanere comunque in osservazione della zona.
Poco dopo, i loro sospetti trovavano conferma. Il 20enne, infatti, torna a farsi vedere, e, dopo essersi guardato intorno, come a voler essere sicuro di non correre più il rischio di un controllo da parte delle Forze dell’Ordine, si avvicina ad alcuni garage poco distanti, intrattenendosi con degli altri giovani.
Dopo essersi scambiati poche battute, il 20enne consegna un involucro al proprio interlocutore – un giovane del luogo già in passato colto in possesso di sostanze stupefacenti detenute ai fini del consumo personale – per poi dileguarsi nuovamente con fare guardingo.
A quel punto, la pattuglia dei Carabinieri di Levane decide di intervenire, e di sottoporre a perquisizione personale il giovane acquirente, che puntualmente veniva trovato in possesso di una bustina di cellophane contenente due grammi di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Ulteriori approfondimenti investigativi hanno consentito agli investigatori di ricondurre ad altri episodi di spaccio, avvenuti nella zona nel corso degli ultimi mesi.
Di fronte al palese quadro indiziario, scatta inevitabilmente la denuncia in stato di libertà del 20enne pregiudicato, per spaccio di sostanza stupefacente del tipo marijuana.
Lo stupefacente è stato sequestrato, e verrà sottoposto alle previste analisi chimiche, dalle quali sarà possibile determinare l’intensità del principio attivo, e, conseguenzialmente, gli effetti che il consumo avrebbe potuto ingenerare.