(versione de l’Ortica)
Lo racconta il dottor Pier Luigi Rossi nella sua pagina facebook:
“Vittorio Sgarbi è arrivato ad Arezzo molto nervoso (nova!).
L’ho accolto nel secolare Palazzo della Fraternita dei Laici in Piazza Grande e l’ho condotto tra le opere artistiche esposte.”
Ma sembra che Sgarbi fosse sempre più nervoso. E c’era da capirlo. Arezzo è la città anche di Andrea Scanzi, il suo acerrimo nemico, quello che lo chiama irrisolto neurale, sgorbi, e lo sputtana nelle sue foto nudo al gabinetto. Il suo timore era che Scanzi spuntasse da qualche parte. Infatti mentre guardava il famoso orologio scrutava dentro i meccanismi per vedere se lì si fosse nascosto il suo nemico.
Restava solo da fargli vedere un gregge di capre ma ad un certo punto si rivolge al dottor Rossi, suo accompagnatore e gli chiede:
- Ma tu chi sei?
- Sono un medico – risponde il dottor Rossi
- Sicuro che non sei Scanzi?
- Sicuro
Solo a quel momento sembra che Vittorio Sgarbi si sia calmato.
Può anche darsi che gli abbia promesso un cesto assortito di surgelatissime specialità tirolesi; al contrario dei nostri negletti mangiari aretini, pare che l’austro cibo abbia dei positivi requisiti nutrizionali. In questo, dicesi addirittura superiori allo spritz, di cui gli aretini specialmente giovani si sono “cibati” tutta l’estate. Come dire, quindi, dal maiale… al Natale.
Per la gioia degli utlimi giapponesi che ancora non si arrendono residenti nel centro storico, il 20 si comincia finalmente e che peccato così tardi, perchè non fare il Tirolo a ferragosto?
Per il covid e assembramenti niente paura, la cottura dello stinco garantisce l’immunità.
Perché dobbiamo continuare a sorbirsi gli sproloqui dannosi di certi soggetti?
Hanno fatto qualcosa per migliorare la società?
N b non mi riferisco al dottor Rossi di cui ho stima.