Sottopasso di via Vittorio Veneto; portale di ingresso da e per Saione.
Due spazi coperti, i cui muri sono imbrattati perennemente da graffiti brutti, osceni, e sopratutto illegali.
Non si parla di Banksy e nemmeno di pregevoli opere d’arte, di cui la nostra città e ricca, ma di scarabocchi che deturpano i muri.
Una serie di bischeri, dementi e financo coglioni, che si diverte a imbrattare muri pubblici.
Degrado sul degrado, ma chi vigila ?
Chi cancella ?
Le scritte sono li da tempo, e nessuno fa nulla.
Avanti così, e Arezzo piomba sempre di più nel turbine dell’abbassamento del grado di civiltà.