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I multiprogetti dei multipiani dei multiGhinelli

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In una intervista pubblicata nella cronaca locale di oggi 9 Dicembre 2021 il Sindaco Ghinelli, a proposito del caos traffico e sosta causato nel centro storico dall’enorme affluenza di folla per Arezzo Città del Natale, ha dichiarato di avere pronta la soluzione per rafforzare la disponibilità di nuovi posti auto: la creazione di un parcheggio multipiano ai, “…giardini di Campo Marte: fuori delle mura, in un’area che non dovrebbe riservare sorprese negli scavi. Fai il sottopasso della Stazione e sei in centro”

Ed alla domanda sulla fattibilità di tale soluzione, ha risposto che…” Secondo me sì è favorita dalla futura circolazione della doppia canna del sottopasso di Via Baldaccio d’Anghiari. Cominceremo a lavorarci.”

In un’altra intervista rilasciata allo stesso giornale il 18 Ottobre 2015 dall’allora Assessore e Vice Sindaco Gianfrancesco Gamurrini, al momento del varo del piano triennale delle opere pubbliche (ndr.: 2015-2018) da parte della Giunta Comunale, si legge testualmente: “Ci serve un partner per un parcheggio in project sotto Campo Marte in modo da aver l’accesso alla stazione anche da sud.
Allo stesso tempo l’idea è di riqualificare l’intera zona fino al sottopassaggio di via Baldaccio di Anghiari con la realizzazione della seconda canna.
Nel 2016 sarà possibile solo dare l’avvio al procedimento”.

Gamurrini, che nel 2016 doveva dare l’avvio al procedimento, non c’è più ; Ghinelli c’è ancora (quando c’è!!) e promette che, insieme al nuovo Assessore, comincerà a lavorare al progetto del multipiano di Campo Marte ; c’è anche la Giunta dello stesso colore politico ed ha varato il piano triennale delle opere pubbliche 2021-2023 ; i lavori della seconda canna del sottopasso di via Baldaccio d’Anghiari sono iniziati da pochi giorni con lo sbancamento e la pulizia del terreno.

E gli aretini ?
Ci sono, ma sono sempre più stanchi della politica degli annunzi.

 

 

 

9 Commenti

    • Vero, ma Roma è Roma e facevano tutto a mano.
      Oggi ci sono tecnici e mezzi imponenti e Ghinelli sono ormai 7/8 che è sindaco, senza contare il periodo da assessore con Lucherini.
      E’ stato a cavallo moltissimo, con zero risultati e anche con qualche problema di poca trasparenza e speriamo che ci sia almeno la correttezza e non abusi.

  1. Ha molta ragione Paola.
    Una cosa infatti va osservata :
    negli ultimi due mandati Fanfani e nei seguenti due Ghinelli, senza e con Fondazioni, le Amministrazioni sono state sempre fortemente legate alle stesse associazioni di categoria e “lobbies”.
    Tutti insieme hanno perseguito in modo pervicace il “lancio sul mercato popolare” del ” Prodotto Arezzo” mancando nella logistica strutturale necessaria e senza mai preoccuparsi di adeguare la nostra Citta’ ed i suoi ridotti spazi storici all’arrivo dei crescenti consumismi turistici , tanto auspicati.
    Andavano fatte prima le opere e poi il battage pubblicitario ? Ebbene sembra di si, invece, prima la frusta e poi …siamo senza il cavallo.
    Non bastano certo le fettuccie di plastica della Polizia Municipale e tantomeno tutto il resto del raffazzonato bricolage di accoglienza fisica ad arginare tali mancanze.
    Forse la situazione globale dei movimenti gli e’ sfuggita di mano ?
    Le conseguenze sono ora che anche noi ,grazie al brillante marketing fatto in casa, stiamo subendo la pressione delle migrazioni (volute) privi degli strumenti necessari.
    Vedremo in che modi correranno ai ripari, vigiliamo.

  2. Non ci sono le opere ma nemmeno la minima organizzazione, non è il primo anno con questi afflussi ma non si è provveduto a disporre di parcheggi scambiatori per chi viene dall’autostrada, a scaglionare il traffico dei bus turistici per evitare gli ingorghi, a creare un’area camper adeguata.
    Anche per la fiera antiquaria non si è mai pensato ad una zona per la sosta dei furgoni e camioncini degli espositori.
    In ogni caso i primi a cui si dovevano assicurare servizi adeguati erano i residenti ma al comune e figuriamoci alle associazioni di categoria, questo non importa, a loro basta bearsi dei titoloni “bagno di folla” “sold-out” e via dicendo, loro amministrano i turisti mica i cittadini.
    Se non fosse questione di totale incompetenza verrebbe da pensare che l’obiettivo sia di scacciare fino all’ultimo questi rompicoglioni di residenti.

  3. Quando un’amministrazione mette i turisti prima dei residenti, è un fallimento totale: inoltre, a guadagnare dalla Città del Natale, sono solo una cinquantina di soggetti economici, alberghi, i ristoranti di Piazza Grande, i soliti commercianti del Corso e poco più.
    Di questa fantomatica ricaduta di denaro sulla città, a parte ingrassare poche tasche, solo retorica e falsità.
    Il bar di Pescaiola, il tabaccaio di Saione, la macelleria del Pantano non vedono aumentare nulla, perché il flusso turistico si ammassa solo in una piccola porzione della città.
    Residenti che sono cornuti e mazziati, in quanto pagano con enormi disagi il fatto di essere “prigionieri a casa propria”, e al 10 gennaio non è che il Comune andrà da loro con un assegno in mano dicendo, “scusate il fastidio, ecco la vostra percentuale”.
    Zero soldi, mille fastidi.
    Di una Disneyland natalizia Arezzo non se ne dovrebbe far nulla, se il turismo e la promozione fosse basata sulla cultura e sull’arte.
    Ghinelli punta su luci e plastica, come amministratore non vale nulla, e lo dimostra giorno dopo giorno.

    • Giustissimo, anche io non vedo tutto questo ritorno economico visto ad esempio i negozi che chiudono o purtroppo chiuderanno nella centrale Via Guido Monaco.
      O visto i commercianti non appartenenti alla crema della parte alta che sono rimasti al buio.
      O visto la situazione disastrosa di strade e marciapiedi, tipo quello davanti alle scuole Vasari per l’appunto pochi metri sotto alla città del Natale.
      O visto che il Comune non impiega tutta questa “ricchezza” nemmeno per pagare dei parcheggiatori nonostante l’invasione di autoveicoli.
      Arezzo, anzi ristoarezzo, per il Comune va dal Prato- che una volta era un parco – a Piazza Grande fino ai portici e stop.

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Etrusco
Etrusco
Aretino doc, la mia grande aspirazione era quella di diventare giornalista ed invece ho fatto per più di 40 anni tutt'altra professione. In gioventù' ho scritto articoli per giornali umoristici universitari del tipo La Bombarda ed Il Pungiglione ed, in seguito, dopo la laurea, sono stato nello staff di televisioni e radio private aretine. Sono da sempre appassionato di sport, che ho praticato sia a livello semiprofessionistico, sia dilettantistico. Sono un innamorato della Giostra del Saracino, nella quale per alcuni anni ho avuto un certo ruolo. A chi mi dice che ho un brutto carattere, perché troppo polemico, rispondo come diceva il Presidente Pertini che " soltanto chi ha carattere, ha un brutto carattere ". Ho fatto tante cose in vita mia e spero che questa non sia l'ultima.=
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