Accanto ai cassonetti intelligenti, voluti fortemente dalla destra politica cittadina, vengono spesso trovati cumuli di spazzatura.
Una contraddizione evidente, che a colpo d’occhio, come nelle foto, sembra una beffa.
Difficoltà dei cittadini e alla pigrizia di qualcuno nel gestire i rifiuti organici, indifferenziato, plastica, carta, vetro, alluminio, o semplice incuria di qualche aretino demente ?
Un flop annunciato, criticato in altre città proprio dal governo di destra (vedi Lega a Monteriggioni), che parla di “disastro”.
La scelta di questo tipo di cassonetti è stata fatta a solo scopo d’immagine in altre città già pensano di sostituirli, ma qui da noi invece, si va avanti a spron battuto.
Il prodotto che viene ricavato da ogni cassonetto è di bassissima qualità è tutto mischiato (lo affermano gli addetti ai lavori).
Ma siccome gli annunci trionfali, i tagli di nastro e le presentazioni roboanti, di Ghinelli e soci, che parlano, parlano, per poi produrre il topolino dalla montagna, hanno prodotto soltanto sto “carnevale di Rio” sgargiante di sacchi e sacchetti, accanto ai sapienti cassonetti.
Ma il sior sindaco, forse in America in vacanza, l’unico colore che vedrà, forse, è il bianco della neve di Aspen.
Naturalmente solo dopo ci meravigliamo dei cinghiali in città, mentre in comune rispondono che la responsabilità è della Regione. E bravi cittadini , amministratori e funzionari del comune aretino.