Una pattuglia dell’Area Sicurezza Stradale di Firenze alcuni giorni fa transitando in via della Nave di Brozzi, lungo la riva dell’Arno, nota numerosi scatoloni abbandonati alla base del viadotto dell’autostrada.
I pacchi sono aperti con parte del materiale contenuto all’interno sparso a terra, sono pacchi di mascherine chirurgiche etichettate “Ministero Protezione Civile”.
Gli agenti recuperano 66 scatoloni e partono le indagini presso la filiale di uno spedizioniere del fiorentino.
Dagli accertamenti emerge l’indirizzo di una ditta con sede in provincia di Roma con filiale ad Arezzo, incaricata della consegna di 219 colli, che fornisce la targa del mezzo con il tracciato satellitare e il nominativo dell’autista incaricato.
L’autista dichiara di essere dipendente di una ditta di spedizioni di Arezzo e di essere stato contattato dalla filiale di Firenze per la consegna delle mascherine nel comune di Sesto Fiorentino, di avere consegnato il materiale a una scuola mentre un’altra l’ha rifiutata decidendo così di abbandonare gli scatoloni avanzati.
L’uomo ha anche detto di aver lasciato altri scatoloni di mascherine destinati alle scuole di Rignano e Reggello nel garage di proprietà dell’ignara sorella, in un comune della Val di Chiana.
L’uomo, cittadino rumeno di anni 27 residente ad Arezzo, ha condotto gli agenti nel garage dove sono stati trovati altri 66 colli contenenti mascherine che dovevano essere consegnate alle scuole.
Il materiale è stato restituito alla ditta e per l’autista è scattata la denuncia per danneggiamento e distruzione di materiale di pubblica utilità.