I carabinieri di Castelnuovo dei Sabbioni hanno concluso, nel volgere di pochi giorni, due diverse attività d’indagine, sono riusciti ad identificare l’autore di un danneggiamento di uno sportello bancomat, inoltre, hanno fatto luce anche su un ennesimo episodio di truffa online, della tipologia dello “SMSISHING”.
Nel primo caso i Carabinieri hanno appurato che si era trattato in sostanza di un atto vandalico.
Un uomo, sulla trentina, di origini straniere ma da tempo residente in Valdarno, avrebbe trovato un modo singolare di trascorrere la serata.
Per cause riconducibili alla propria sfera privata, infatti, aveva decisamente alzato il gomito, bevendo qualche bicchiere di troppo.
In giro per il paese in corrispondenza dello sportello ATM bancomat, si è sfogato, danneggiandolo gravemente.
L’uomo, che ha qualche precedente di polizia alle spalle, non ha del resto dato nessuna spiegazione logica al proprio gesto inconsulto.
Una “bravata” che stavolta è costata cara all’autore, deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo, per danneggiamento aggravato.
Il secondo episodio ha visto i Carabinieri castelnuovesi alle prese con un’indagine incentrata sulla manipolazione di servizi di home-banking.
In particolare, gli investigatori hanno identificato e deferito all’Autorità Giudiziaria un vero e proprio professionista dello ”SMSISHING”, l’invio di sms, nei confronti delle vittime che ricevono in link malevolo e vengono indotte ad aprirlo per collegarsi ai servizi online della banca.
Tutto è iniziato quando la vittima designata – un sessantenne abitante nel paese ai piedi del Chianti aretino – si è accorta che l’app per la gestione del servizio di home-banking, installata sul proprio smartphone, non funzionava più.
Dopo pochi minuti dalla constatazione del malfunzionamento, ha ricevuto una telefonata da un soggetto che si è presentato quale operatore del servizio clienti dell’istituto, che, raggirando la vittima con una parlantina convincente, col pretesto di voler risolvere il malfunzionamento tecnico è riuscito a carpirne la fiducia, e a convincerla che di lì a breve avrebbe ricevuto via sms le indicazioni per risolvere il malfunzionamento.
In particolare, il probabile malfattore riusciva così a farsi consegnare, tramite l’inoltro di un link malevolo, le credenziali per la gestione del servizio di home-banking, utilizzate, nelle ore successive, per disporre un bonifico in proprio favore di circa quasi 4.000 Euro. U
na volta raccolta la denuncia, dopo una serie di accurati accertamenti elettronici e bancari, gli investigatori dell’Arma dei Carabinieri sono infine riusciti a risalire all’identità del truffatore – un pregiudicato campano gravato da svariati precedenti specifici per questa modalità di truffa – che è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Arezzo.