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Non gradisce la birra, litiga con la cameriera, rintracciato dalla polizia ha nel marsupio un revolver rubato: arrestato

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Nella tarda sera del 24 luglio, arriva sulla linea d’emergenza 112 la segnalazione di un accesa lite all’interno di un pub in questa via Acuto, tra un cliente e una cameriera.

Secondo quanto appreso da alcuni testimoni, in particolare, l’uomo non avrebbe gradito la birra che gli era stata servita tanto da scaraventare il boccale sul muro ed iniziare a minacciare violentemente la cameriera che vista la situazione viene difesa da un altro cliente  nel vano tentativo di calmare l’uomo ormai in preda all’ira.

Dopo aver dato in escandescenze, l’uomo si allontana per qualche minuto e torna  nuovamente presso il pub con indosso uno strano marsupio, alla ricerca del cliente che nel frattempo si è nascosto e non trovandolo si allontana definitivamente a bordo della sua auto, i cui dati identificativi vengonoo forniti all’operatore di Sala Operativa, che avvisa la Volante di turno dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico per mettersi alla ricerca dell’auto.

Intanto un’altra Volante viene inviata presso il pub teatro della lite per avere ulteriori informazioni in merito all’effettivo svolgimento dei fatti.
Dopo poco, gli agenti rintracciano l’uomo in un altro bar in zona Villaggio Dante, viene identificato per un cittadino italiano di 55 anni, residente in Arezzo e con diversi pregiudizi di Polizia, che non appena scorti gli agenti si sfila  di dosso lo strano un marsupio che indossa  a tracolla e lo nasconde dietro una cassa della musica dall’altra parte del locale.

Il gesto non sfugge ai poliziotti, che dopo aver chiesto i documenti all’uomo per identificarlo, si fannoo consegnare il marsupio per verificare cosa vi fosse contenuto.

Inaspettatamente gli agenti della Volante scoprono che dentro il marsupio c’è una pistola revolver con cinque colpi all’interno del tamburo e altre cinque munizioni libere; poi da conseguenti accertamenti  si scopre che l’arma è  oggetto di un furto in abitazione denunciato ben otto anni fa.

L’arma rinvenuta viene sottoposta a sequestro penale e gli agenti  decidono di accompagnare l’uomo presso gli uffici della Questura per i successivi accertamenti di rito, ma l’uomo oppone  sin da subito una violenta resistenza attiva per sottrarsi all’accompagnamento e addirittura una volta dentro l’auto di servizio cominciava a scalciare violentemente, pronunciando frasi minacciose, fino a sfondare il vetro della portiera posteriore dell’auto di servizio.

Vista la delicatezza della situazione, intervengono in aiuto agli agenti delle Volanti, anche gli agenti della Squadra Mobile che procedono ad una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’uomo per  accertare l’eventuale presenza di altre armi, accertamento che dava tuttavia esito negativo.

Alla luce di quanto sin ora descritto, l’uomo è stato arresto per il reato di porto abusivo d’arma nonché per le sue condotte di resistenza e danneggiamento e condotto presso la Casa Circondariale di Arezzo a disposizione dell’A.G., viene altresì denunciato a piede per il reato di ricettazione e di detenzione abusiva di munizioni.

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