Nei guai per 8,60 grammi di “fumo”

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I Carabinieri della Stazione di Bucine, impegnati in un servizio perlustrativo e preventivo, quando erano da poco passate le tre e mezza della notte, nel comune di Montevarchi, in prossimità della strada che conduce al Ponte Leonardo, notano una Fiat Panda a fari spenti, con a bordo un gruppo di giovani.
Insospettiti per l’orario e per l’andatura dell’autovettura i militari decidono quindi di procedere al controllo.

A bordo dell’autoidentificati quattro giovani, tutti poco più che ventenni, e tutti valdarnesi. Interpellati sul motivo della loro presenza in loco, e sulle modalità di svolgimento della serata, i quattro denotavano sin da subito un evidente nervosismo, motivo per cui i Carabinieri decidevano di effettuare una perquisizione personale, e di estendere il controllo anche ai vari vani e cassetti del veicolo.

Nel vano della maniglia della portiera anteriore sinistra i carabinieri trovano un pacchetto di plastica, contenente otto involucri di  hashish, per un ammontare complessivo di 8,60 grammi.
Considerata la media riscontrata mediante l’attività sul campo, con un siffatto quantitativo di stupefacente avrebbero potute essere confezionate tra le 8 e le 17 dosi da vendere sul mercato al dettaglio.

Lo stupefacente attribuito al giovane controllato alla guida, viene deciso dai carabinieri sottoporre quest’ultimo anche alle analisi di laboratorio atte ad accertare l’eventuale presenza di oppiacei o cannabinoidi nell’organismo.
Messo di fronte a tale prospettiva, però, il giovane si rifiuta di seguirli in ospedale, pensando che, così, avrebbe potuto aggirare il controllo.

Invece, si è garantito un secondo addebito penale (come sempre accade in questi casi, dato che il rifiuto è sostanzialmente equiparato, per legge, ad un accertamento con esito positivo).

Il giovane, infatti, veniva portato dai Carabinieri in caserma per i rilievi dattiloscopici e gli accertamenti di rito, all’esito dei quali, di fronte al palese quadro indiziario, scatta  inevitabilmente il deferimento in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, nonché per rifiuto di sottoporsi ad accertamento per l’uso di stupefacenti (reato previsto dal Codice della Strada).

 

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