Come affermava quel tipo che, con la propria auto, in cima ad una discesa ripidissima canticchiava allegramente: “perché preoccuparsi del clacson rotto se i freni non funzionano?”, così la situazione del sottopasso di via Trasimeno poche ore dopo il fortunale che ha colpito Arezzo.
Sottopasso via Trasimeno 19 agosto 2022
Nato in maniera sciagurate nel 1990 per eliminare il precedente passaggio a livello, fin dall’inizio ha presentato problemi di vario tipo: dal restringimento in fase di costruzione causa cedimenti del terreno che mettevano a serio rischio la stabilità delle costruzioni circostanti e di conseguenza l’uso permesso solo alle due ruote, al fatto che i due ascensori costruiti per i disabili non hanno mai funzionato, alle infiltrazioni d’acqua alle quali si cercò di ovviare con depositi che si sono rivelati col tempo inefficaci in occasione dei temporali, alla manutenzione mai veramente effettuata e non ultimo alla inciviltà di chi ciondola nelle scale impedendone l’uso a chi vuole attraversare a piedi, nonché alla strafottenza di coloro che l’hanno percorso con veicoli a tre e quattro ruote nonostante il divieto.
I pedoni, visto il degrado presente sulle scale hanno ovviato percorrendo il sottopasso nella zona riservata ai ciclomotori andando spesso incontro ad incidenti con ciclisti e motociclisti che sfrecciavano a forte velocità nel tunnel.
In diverse occasioni poi il tunnel è stato teatro di scippi da parte di balordi accampati nelle vicinanze.
Molti i problemi quindi ma a parer mio il più drammatico è quello che riguarda il progressivo cedimento della struttura causa infiltrazioni e mancata manutenzione.
Consideriamo che sopra l’impalcato passa la ferrovia e di conseguenza l’istallazione è sottoposta a stress ripetuti e continui.
Nel video qui sotto riporto la situazione del sottopasso al 28 luglio 2018 dopo una bomba d’acqua piovuta su Arezzo.
Come si può vedere da allora non è cambiato nulla anzi no…sono state tolte le piastrelle e la destinazione d’uso della costruzione ora destinata solo a pedoni e ciclisti e che si presenta esteticamente più gradevole alla vista, insomma.
Il comune ha pensato a riparare il clacson ma i freni rotti, pardon i problemi strutturali, sono sempre quelli.
Di chi è la responsabilità del manufatto?
A chi è demandata la manutenzione?
Sottopasso via Trasimeno 28 luglio 2018