Organizzato da FIDAPA si è tenuto ad Arezzo un flash mob per sensibilizzare la popolazione sulla grave situazione umana che le donne vivono in Iran.
Dopo l’uccisione di Mahsa Amini, picchiata a morte dalla polizia in Iran perché dal velo sfuggiva una ciocca di capelli è stata a sua volta uccisa Hadis Najafi, una giovane iraniana di soli 20 anni che manifestava, uccisa dalle forze di sicurezza iraniane, durante le proteste nella città di Karaj, vicino a Teheran.
Secondo vari account Twitter, la ragazza è stata raggiunta da sei colpi di proiettile che l’hanno colpita al petto, in viso e al collo.
In piazza San Michele una ragazza iraniana, tradotta da Nadia Massoud Riazy, che vive da anni nella nostra città, ha raccontato gli obbrobri che avvengono in Iran a danno delle donne.
Crimini da accapponare la pelle, commessi dalla “polizia morale” che controlla ogni forma di libero pensiero.
No, l’occidente non può restare insensibile di fronte a simili atrocità.
Per questo ogni forma di cancellazione dei diritti della persona deve essere duramente combattuta perché la libertà è come l’aria: ci si accorge di quanto vale quando comincia a mancare.