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domenica, Aprile 20, 2025
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Quando le fontane danzanti disturbano la messa

Siamo sicuri di essere pronti a gestire, ogni fine settimana e fino al prossimo 8 gennaio, la fiumara fuori controllo che ogni fine settimana invade la città?

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Siamo pronti?
Siamo sicuri di essere pronti a gestire, ogni fine settimana e fino al prossimo 8 gennaio, la fiumara fuori controllo che ogni fine settimana invade la città?
Lo siamo davvero?
Perché, al di là dei trionfalistici commenti dei signori di Confcommercio & Company sulla città del Natale, qualche problemino e malumore a grandi balzi sta lievitando.
Che la manifestazione stia facendo registrare grandi numeri è innegabile come innegabile è la questione che non solo il centro storico, ma tutta la città è impreparata a gestire il continuo e ripetuto assalto.

Lungi da noi voler essere i soliti criticoni e bacchettoni, ma la questione è già sfuggita di mano e sta rischiando di fare qualche danno serio.
Il siamo pronti è rivolto agli organizzatori i quali devono essere in grado di dare nell’immediato una risposta ai residenti che, letteralmente, sono prigionieri in casa propria; privati della “libertà” personale di entrare e uscire dal proprio domicilio a piacimento così come di prendere o parcheggiare l’auto.

Una risposta, più in generale, la vogliono tutti gli aretini per i quali è diventata una impresa anche assistere alle funzioni religiose in pieno raccoglimento.

In piazza Sant’Agostino, ad esempio, la musica che fa da colonna sonora  video 1  alle scenografiche fontane di luci è così alta che, chi si trova nella omonima chiesa non riesce né a raccogliersi in preghiera né riesce a sentire il sacerdote che officia messa.
E questo è solo uno dei tanti disagi che ci sono stati segnalati.

Nel video 2 anche il cane nonostante la suggestione delle fontane danzanti, richiama l’attenzione del proprietario per andarsene.

Altro aspetto riguarda la mole di rifiuti prodotti.
Quanto costa la raccolta e lo smaltimento?
Di chi è a carico?

Ed ancora, durante la Fiera antiquaria è un continuo ritornello l’assenza di bagni chimici poi magicamente questo problema per la città del Natale scompare.
Chi fa il miracolo?
Perché non lo ripete anche per la Fiera che, tutto sommato, è identità di questa città?
E poi, un discorso a parte meriterebbe farlo per i giorni di apertura di questa giostra incontrollata così come per i pullman che s’impossessano di ogni piazzola libera.
Ne parleremo!

Per concludere, una volta e non tanto tempo, fa nel fine settimana, la gente del contado, con la muta nuova, scendeva in città per un giro, andava al cinema, faceva qualche vasca per il corso, comprava un pezzo di pizza al taglio, una visita ai negozi e poi riprendeva l’auto e se ne tornava a casa.
Ecco, di loro abbiamo tanta nostalgia.

Adda passà ‘a nuttata, adda passà!

5 Commenti

  1. Camminavo sul marciapiede stando attento a non inciampare su qualche buca, calcolando i tempi per evitare gli schizzi delle auto perchè la strada è tutta una pozza e piegandomi per ogni tratto invaso da arbusti di piante e siepi mai potate e non potevo fare a meno di pensare: ma tutti questi soldi del Natale dove vanno a finire oltre che alle solite confcategorie privilegiate?
    Di sicuro non nell’organizzazione dei flussi che definirla approssimativa è un complimento, gli incroci sono pieni di transenne di divieto che nessuno rispetta, ci vorrebbe un esercito di vigili ma con tutti questi soldoni un po’ di stewards no?
    I bus fanno da tappo al traffico già congestionato, le auto sono più sopra i marciapiedi che nella strada e poi hanno ll coraggio di parlare di città inclusiva, non è un Natale per disabili.
    E poi gas di scarico, rumore code continue, altro che città green.
    Assediati per 2 mesi, sì ben 8 fine settimana con questo casino, persone anziane bloccate in casa e che nemmeno ricevono visite perchè sempre più aretini si tengono alla larga in questo periodo.
    Parcheggi scontati, impunità da multe e tante luci per i turisti, per gli aretini parcheggi quasi solo a pagamento anche nei festivi, aumentati come d’altronde la Tari e il buio!
    Se poi allarghiamo il campo a movide fuori controllo, concerti fuori luogo, saracini infiniti, diciamolo senza remore prima si stava bene ora Arezzo fa schifo!

  2. Giusta osservazione, la città non è piu degli aretini, che si tengono alla larga da tanta confusione, inquinamento.
    Bene il Turismo, ma non si puo far invadere una città di provincia, come la nostra, da dei flussi così intensi limitando la circolazione degli aretini per piu di un mese.
    Non so cosa rimarra’ di tutto questo, spero sinceramente in un turismo diluito nell’arco dell’anno.

    • In compenso lo scassamento per chi si ritrova a vivere in un villaggio turistico urbano è enorme. Non mi resta che sperare che la gentrification turistica parta alla grande, così troverò finalmente chi vorrà investire nell’acquisto di casa mia per farci un bel B&B.

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Dotata di due formidabili antenne capta, nel territorio urbico locale, tutto quanto c'è di anomalo e, a suo insindacabile giudizio, usa il velenoso pungiglione per raccontare e denunciare. Mimetica e veloce vola di qua e di là, da un abuso ad uno sperpero; da un incarico in odore di favore ad un finanziamento dato per l'acquisto dei bigodini della nonna.
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