Gli agenti del Centro operativo per la sicurezza cibernetica della Polizia postale per la Toscana hanno arrestato 5 persone e denunciate altre 26 per detenzione di materiale pedopornografico.
I provvedimenti fanno parte di un’operazione più ampia chiamata “Dictum”, supportata dal Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia del Servizio polizia postale che ha visto coinvolti oltre 1.700 utenti residenti in Italia, 31 dei quali in Toscana che sono stati sottoposti a perquisizione informatica.
Tra di loro 4 residenti ad Arezzo: uno è stato arrestato, è un conducente di scuolabus e gli altri tre denunciati, si procacciavano materiale pedopornografico attraverso un noto servizio di cloud storage estero.
Due avevano rapporti con figli o parenti tra uno e otto anni di età.
Dodici i denunciati a Firenze e provincia, tre a Prato, Arezzo e Siena, due a Lucca e provincia, a Pisa e a Massa, uno a Livorno, a Grosseto, a Pistoia, più un’altra persona nel Viterbese.
Hanno dai 20 ai 60 anni di età.
Per cinque degli indagati, oltre alla gravità del fatto, intuibile dalla detenzione di migliaia di immagini e video raffiguranti bambini, anche in tenera età, coinvolti in atti sessuali con adulti o con altri minori, oltre che in atti di autoerotismo, è stata accertata anche la pericolosità, in quanto abitualmente impegnati nella raccolta e nello scambio di materiale pornografico realizzato con minori di 18 anni.
Dei cinque arrestati uno è già ai domiciliari; agli altri, scarcerati dopo alcuni giorni, è imposto l’obbligo di firma.