La comandante della Municipale di Monte San Savino, Monica Crestini, ha affisso un necrologio per il suo cane, con una poesia da lei scritta, nelle quindici postazioni del comune di Caprese Michelangelo, dove risiede .
Mat il suo pastore belga di due anni e mezzo è stato ucciso da un boccone avvelenato, nel borgo di Fragaiolo, nel comune di Caprese Michelangelo.
Probabilmente un’ azione pianificata visto che l’animale non si allontanava dalla proprietà privata.Nella zona ricca di tartufaie è un fenomeno ricorrente, anche se il caso non sarebbe imputabile a questo.
Monica Crestini ha scritto al sindaco del paese per sensibilizzarlo e dedicare un consiglio comunale specifico riguardo alla problematicità.
(foto: Teletruria)
Il post del sindaco di Caprese Michelangelo:
“Il Sindaco e l’Amministrazione comunale con questo post vogliono denunciare pubblicamente il gesto vile e riprovevole di colui o coloro che, al solo fine di far del male o addirittura uccidere gli animali, in particolar modo i cani, disseminano nelle nostre campagne esche avvelenate.
Non è la prima volta che nel nostro Comune succedono eventi del genere, basti ricordare i poveri cani trovati morti nell’ottobre del 2021 a Sovaggio.
Invitiamo tutti i proprietari di cani di prestare la massima attenzione e di comunicare tempestivamente alle Forze dell’Ordine ogni eventuale ritrovamento di bocconi avvelenati o qualora abbiano anche il minimo sospetto del luogo dove possano essere disseminati.
Mat, questo il nome del pastore belga, era non solo un cane da guardia ma anche un prezioso animale da compagnia, unica presenza rimasta, come racconta Monica Crestini, alla mamma dopo la scomparsa del marito, due anni fa. Ogni mattina, l’anziana signora lo faceva uscire di casa alle sei e mezzo, lui si faceva il suo giretto attraverso strade e campi per poi tornare puntuale dopo un’oretta. E’ successo così anche mercoledì 1 febbraio, ma quando Mat è rientrato aveva la lingua blu e il respiro affannato di un agonizzante. Lo hanno subito portato da due veterinari, che hanno emesso lo stesso verdetto: avvelenato da una polpetta piazzata da qualche sciagurato.
Hanno tentato di fargli la lavanda gastrica, ma il cuore di cane non ha retto, il pastore belga è spirato sul lettino, a soli due anni e mezzo, ultimo erede di una dinastia canina in cui i genitori erano stati campioni nazionali di agility. Una bestia insomma con un pedigree