Antonio Di Stazio, l’ex autista e vigilante della Securpol, autore del colpo per 4,2 milioni di euro, il valore delle verghe d’oro fatte sparire nel nulla nel luglio del 2016, è stato condannato per la seconda volta.
Uscito dal carcere, è arrivata un’ altra condanna,per evasione fiscale: per la legge anche i soldi frutto di attività criminali sono soggetti a tassazione.
Dovrebbe pagare quasi due milioni di tasse, sulla refurtiva.
La pena è stata commutata in lavori socialmente utili.
Di Stazio era sul furgone che stava trasferendo le verghe d’oro appena uscite da una ditta della zona.
Ma invece di essere consegnarle al suo legittimo destinatario, sparirono nel nulla.
Il furgone venne ritrovato in una zona a poca distanza dall’azienda ma del metallo prezioso a oggi, nessuna traccia, così come dei complici dell’autista.

Non denuncia al fisco il frutto di un colpo da oltre 4 milioni di euro, condannato per evasione fiscale
Colpevole di evasione fiscale perchè non ha dichiarato all'erario i il frutto del colpo al blindato di cui era stato il complice
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