Ci sono luoghi dove sembrano aleggiare sventure, energie negative, persino forze malvagie, luoghi che sembrano attirare sventure e dove la Morte vi sosta a lungo.
Da noi ad Arezzo il più sinistramente famoso è il ponte di Pratantico, che che ci crediate o meno, è sicuramente permeato da estrema negatività, e per chi crede nell’occulto, o anche solo nelle teorie dei luoghi energeticamente nocivi, non ha bisogno di aggiungere altro.
Il ponte è da sempre il teatro di molti suicidi, incidenti stradali mortali e disgrazie di ogni tipo.
Una concentrazione di tanti e continui eventi nefasti, da pensare se fosse il caso che qualche prete vi compia un esorcismo o una consacrazione.
La sua storia è da sempre maledetta: prima della costruzione del viadotto, sullo stesso tratto di strada esisteva un ponte in muratura di dimensioni più modeste, il quale fu soggetto a molteplici interventi di restauro fra il 1864 e il 1878 per danni causati dalle piene della Chiana.
Fu una frana che lo fece definitivamente crollare nel 1883, riducendolo a passerella per transito pedonale e di piccoli carri.
Dopo aver iniziato una causa legale per risarcimento danni contro lo Stato italiano, responsabile della manutenzione del Canale della Chiana, nel 1922 la Provincia di Arezzo ottenne dei fondi da destinare alla sua ricostruzione.
Durante tali lavori di restauro, occorsi fra il 2006 e il 2009, seguendo i ricordi di una persona anziana della zona, accanto ad un pilastro è stata ritrovato un ordigno inesploso lanciato da un aereo alleato nel 1944.
I più scettici diranno che sono coincidenze, che chi si butta di sotto da li lo fa perché è alto e che gli incidenti accadono ovunque.
Ma se si analizzano i dati, e io l’ho fatto, la casistica di disgrazie che vi accadono sono estremamente superiori in media a qualsiasi altro analogo ponte.
Qual che sia la verità, resta il fatto che mai come su quel ponte sembra esserci qualcosa che “attira” a sé il male.
Inquietante e spaventoso, non vi è dubbio.
É un bel ponte
“Se le bischerate portassero soldi molta gente sarebbe milionaria”
Ti demolisco tutte le tue presunte nefastosità permettini il termine che vai blaterando sul ponte.
I ponti precedenti è vero che rovinarono a causa delle piene della chiana dovute all’approfondimento del canale stesso effettuato nei secoli e il ponte che esisteva prima non era certo un ponte ben fatto (non sempre i ponti vecchi reggono meglio dei nuovi ponti), Quello nuovo ovvero quello degli anni 30 è stata un opera colossale che fu fatto a regola d’arte (per l’epoca) e infatti ancora è su! La gente che si vuol suicidare purtroppo cerca un punto in cui la propria “impresa” possa riuscire e quello è sicuramente il puto sul vuoto piu elevato dell’intero comune, e forse provincia, quindi la sicurezza che l’impresa accada è maggiore.
La bomba che dici tu, trovata di quasi 2 tonnellate di tritolo le piu grandi sganciate durante la guerra se fosse stato maledetto o sarebbe esplosa facendo crollare il ponte o piu presumibile dovendo portare sfortuna sarebbe esplosa quando sopra anni dopo ci fosse transitato che so un pullman con bambini, se non è esplosa anzi rimasta li per oltre 50 anni e infine disinnescata forse il ponte ha protetto la sciagura.
4° la carreggiata è stretta meno del limite minimo attuale per corsia singola e il ponte è preceduto da due rettilinei, dove auto e moto sfrecciano a velocità sostenute, l’incidente è quasi inevitabile.
Ad Arezzo si dice sel coglion volasse saresti un jumbo