Dopo una lunga malattia, è scomparso Claudio Viti, colonna portante dell’Arci di Arezzo.
Per l’Arci di Arezzo Claudio Viti è stato tutto: volontario, presidente, consigliere, padre nobile.
E non solo per l’Arci, ma per tutto il mondo associazionistico aretino.
Con i suoi saldi valori, la sua instancabile tenacia e la sua estrema generosità ha sostenuto il terzo settore aretino, mettendosi in prima linea sempre e comunque in difesa dei più deboli.
Con Claudio se ne va un pezzo della storia dell’associazionismo aretino, quello fatto di passione, impegno per i beni pubblici e sostegno ai più deboli.
“Oggi c’è un grande vuoto in tutta l’Arci, nei circoli, nei dirigenti in tutti noi che l’abbiamo conosciuto e gli abbiamo voluto bene– dichiarano i dirigenti del Comitato di Arezzo- non solo come “patron” dell’associazione, ma anche come amico.
Da domani continueremo a sfruttare l’energia che ci ha trasmesso per proseguire le nostre battaglie.
Ci stringiamo tutti attorno alla famiglia e, in particolar modo, intorno a Elisa che ha seguito le orme del padre animando la nostra associazione con professionalità, passione, tenacia e tanto impegno volontario.”
Francesco Romizi: “la morte di Claudio Viti: viene a mancare uno dei miei maestri politici”
“Claudio Viti è stato per me un punto di riferimento non appena mi sono affacciato alla politica.
Se ancora questo mondo mi appassiona è anche perché Claudio mi ha trasmesso il suo entusiasmo, la sua passione e il suo impegno disinteressato, fin dagli esordi di questa esperienza.
Per la sinistra aretina e l’Arci è un triste momento apprendere la notizia della sua morte. Personalmente è un fatto che mi tocca da un punto di vista anche umano.
Chiederò un minuto di raccoglimento in occasione del prossimo Consiglio Comunale”.