Purtroppo per gli armeni dell’ Artsakh è finita.
Centoventimila armeni fuggiranno via.
Andranno via perché non vogliono vivere in Azerbaigian e subire una nuova pulizia etnica. Anche se questo esodo è una vera pulizia etnica.
Strangolati letteralmente dal brutale governo azero che da mesi aveva chiuso il passaggio di Lachin non facendo più arrivare cibo, medicinali, e generi di prima necessità.
E lasciando senza acqua e corrente elettrica l’intero territorio.
Abbandonati da tutti, NATO e Russia in primis, il governo armeno si è visto costretto a capitolare.
E’ cominciato il triste esodo della popolazione dell’ Artsakh verso la madrepatria Armenia. Lasceranno per sempre le loro terre.
Nessuno, sopratutto in occidente, ha preso le difese del popolo armeno, da sempre oppresso e calpestato.
Purtroppo ha vinto la linea turca di Erdogan, che ha sempre appoggiato il governo dell’ Azerbaigian nel costringere i cristiani armeni a fuggire dalle proprie terre.
Erdogan lo aveva promesso “bisogna (nei confronti del popolo armeno) continuare l’opera dei nostri padri”, ovvero il genocidio del fiero popolo armeno.
In queste ore una triste, malinconica e ordinata fila di macchine e di persone sta lasciando per sempre la terra dei loro avi, uccisi dalla belva azera e umiliati da un’ occidente che parla di diritti e libertà solo con chi più gli aggrada.
E’ finita.
E’ finita veramente male.
Nel silenzio più assordante e pavido dei governi europei e occidentali, che se ne sono letteralmente lavati le mani.
Link correlato: Un nuovo genocidio del popolo armeno
Evitato il peggio , per ora
Ciò che mi annichilisce è quel “silenzio assordante e pavido”…