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sabato, Maggio 3, 2025
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Intestino. Parkison. Alzheimer

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I neuroni sono le cellule che costituiscono il sistema nervoso.
Sono le cellule più vecchie del nostro organismo.
Sono state create quando eravamo nell’utero della nostra mamma.
Tutte le altre cellule cambiano durante la vita.
Ogni giorno siamo diversi dal giorno precedente.
Nulla e’ fermo, immobile dentro di noi.
La vita biologica in noi e’ una continua creazione.
Ma i neuroni non cambiano.
La sede anatomica con il più alto numero di neuroni e’ il cervello contenuto nella teca cranica.
Si chiama cervello cranico.

Bisogna andare oltre al cervello cranico e iniziare a parlare di cervello diffuso sull’intero organismo.
Tutti i neuroni presenti nel nostro corpo costituiscono il cervello diffuso.
L’intestino e’ una sede anatomica che contiene il più alto numero di neuroni dopo il cervello cranico.
E’ stato definito anche il secondo cervello, come se fosse un cervello separato e meno importante del cervello cranico.
Andiamo oltre a questa definizione giornalistica e parliamo di cervello diffuso.
E’ più corretto sul piano scientifico ed e’ più utile.

Lo avete notato che scrivo spesso sull’intestino?
Scrivo perché ritengo l’intestino un organo che guida l’intero organismo.
Nella parete del nostro lungo sistema gastro-enterico sono collocati milioni e milioni di neuroni.
Sono cellule che percepiscono tutti gli odori, i sapori, le stimolazioni meccaniche degli alimenti ingeriti.
Sono neuroni che non rispondono alla nostra volontà.
Essi agiscono e decidono in base a reazioni biochimiche programmate e codificate senza alcun intervento della nostra volontà.
Noi non possiamo comandare l’intestino che e’ sotto il controllo del sistema nervoso autonomo enterico.

Più studio l’intestino e più rimango meravigliato della organizzazione anatomica e fisiologica.
All’ interno del sistema intestinale c’è un altro organo biologico: il microbiota vive e cresce in noi non controllato dalla nostra volontà.
Ma i neuroni posti sulla parete intestinale conoscono e controllano i miliardi di batteri che vivono nell’intestino.
La qualità del cibo scelto da noi agisce sui neuroni enterici e sul microbiota.
E dopo questo viaggio di presentazione arrivo a parlare di morbo di Parkinson e del morbo di Alzheimer.
Queste due patologie degenerative stanno aumentando sempre di più.
Sono patologie degenerative che nascono dapprima nell’intestino e poi si diffondono nel cervello cranico.

La qualità molecolare nutrizionale della nostra alimentazione quotidiana può far degenerare i neuroni enterici, con la comparsa in loro di due molecole: alfa-sinucleina (Morbo di Parkinson), amiloide (Morbo di Alzheimer).

L’ intestino con i suoi neuroni e’ la natura.
La qualita’ del cibo e’ la cultura.
L’intestino e’ immutabile fin dall’origine dell’uomo.
E’ l’hardware.
Il cibo dell’uomo cambia con la cultura, con l’economia.
Il cibo e’ il software.
Tra noi c’e’ la necrofilia alimentare.
La “cultura” egoistica-economica può generare malattie.

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Dott. Pierluigi Rossi
Dott. Pierluigi Rossi
Laureato in Medicina Chirurgia è Specialista in Scienza della Alimentazione, Specialista in Igiene e Medicina Preventiva. E’ stato Primario presso la ASL di Arezzo, Servizio Sanitario della Toscana, per 22 anni, Direttore della U.O. Direzione Sanitaria della stessa ASL, dove ha creato e diretto Ambulatorio di Nutrizione Clinica. Docente dal 1995 al 2009 di Scienza della Alimentazione presso la Università degli Studi di Siena. Docente (a.c.) presso la Università degli Studi di Bologna. E’ autore di un considerevole numero di ricerche scientifiche pubblicate in riviste italiane ed internazionali. Autore di libri. Ha fondato la Scuola di Alimentazione Consapevole, dirige e insegna in Master e Corsi di Nutrizione Clinica a medici, biologi, farmacisti e personale sanitario in molte città italiane e all’estero. Ha elaborato il Metodo Molecolare (Dieta Molecolare) che supera il calcolo giornaliero delle Calorie, considerato un artefatto scientifico perché il corpo umano utilizza per il suo lavoro metabolico solo energia chimica (ATP) e non certo il calore.
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