Sono arrivati al città di Arezzo con un vantaggio in classifica abissale, convinti di poter fare un sol boccone degli avversari in amaranto, ma si sono sbagliati.
I biancorossi perugini stavolta hanno sbattuto contro un muro che li ha respinti, rispedendoli a casa con due pere in saccoccia. In verità l’Arezzo ha giocato una gran partita, ordinata e arrembante, soprattutto nel primo tempo.
Che l’Arezzo giocasse contro 11 avversari, come avvenuto nella prima parte di gara, dieci o nove (nel finale) la sostanza non cambiava. Il predominio è sempre stato amaranto, anche quando in un paio di occasione i perugini hanno avuto occasioni da gol.
L’Arezzo non si è intimorito e ha continuato a macinare il proprio gioco, aggressivo prima di raggiungere il vantaggio, più di gestione dell’incontro poi, la squadra di Indiani è sembrata essere la migliore.
Un grazie quindi agli “eroi” (sportivamente parlando) amaranto, stavolta senza “ma” di mezzo.
Unico appunto da fare è che il gol del 2-0 ha tardato un po’ a venire e ha tenuto sulle spine i tanti tifosi di casa fin quasi alla fine.
Poco male. Rimane il rimpianto di un gol da cineteca mancato per un pelo, anzi per un palo centrato da Guccione su tiro al volo spettacolare, finalizzazione di un lancio alla Pirlo effettuato da Bianchi. Ma tutto non si può avere e noi ci accontentiamo di bel 2-0, uno come non se ne vedevano da tempo, soprattutto contro il Perugia.
Ora cerchiamo di far tesoro di questa partita e di non dimenticare come la squadra ha funzionato. Si fa fatica a citare un insufficiente dell’Arezzo, per la prima volta in questo torneo.
Sono un tifoso perugino. Complimenti all ‘ Arezzo per la sua maschia partita. Cercheremo di rifarci nella partita di ritorno. Nonostante la storica rivalità esistente tra le due tifoserie, il rispetto e l’ onore per l’avversario deve sempre prevalere. Buon Natale a tutti voi ed alla vostre famiglie. Daniele Vinciarelli