In questi giorni si vive in un contesto ambientale e culturale che genera emozioni.
Siamo dentro una globale seduta psichica.
Siamo diversi.
Si esce dall’età anagrafica e si entra nell’età emotiva, che unisce senza distinzione bambini, giovani e anziani.
Succede in noi che tutte le stimolazioni sensoriali natalizie, esterne arrivano all’ipotalamo, un piccolo gruppo di cellule poste nel cervello, dove vengono elaborate per diventare emozioni, conoscenza e poi “coscienza” di vivere giorni piacevoli.
L’ipotalamo è il ponte di collegamento, e’ la finestra tra l’ambiente esterno e il mondo biochimico-fisiologico interno dell’organismo umano.
Attraverso l’ipotalamo il corpo umano vive il Natale, ben stimolato dai nostri cinque sensi a produrre un particolare “nirvana” di appagante serenità.
Il sentimento di gratificazione, di serenità e di festa continua, che va da Natale a Capodanno, è uno stato biochimico prodotto nel corpo dal sistema neurovegetativo. Scrivo queste riflessioni cone una lettura fisiologica del Natale in noi, consapevole anche dei valori spirituali e culturali che il Natale ha per ciascuno di noi.
La centralità fisiologica e biochimica del sistema nervoso autonomo e dell’ipotalamo accomuna, in particolare in questi giorni, milioni di persone in ogni parte della terra.
Il Natale ha una grande valenza simbolica, ma anche un preciso ruolo biologico: riscoprire di avere un corpo da mantenere inserito dentro i ritmi vitali della natura per raggiungere salute e benessere psico-fisico.
Il sistema nervoso autonomo genera la biochimica gratificante del benessere natalizio.
In questi giorni di festa siamo un po’ tutti uguali, proviamo un po’ tutti le stesse emozioni, generate dalle stimolazioni sensoriali.
Quattro colori dominano a Natale:
– giallo simbolo della luce,
– rosso simbolo del fuoco,
– verde è simbolo della foresta – bosco,
– blu rappresenta la notte.
Il periodo di Natale è, seppur in modo inconsapevole, per molte persone una lunga e piacevole seduta di aromaterapia.
Il tatto si realizza con abbracci e contatti tra le persone.
L’udito trionfa a Natale con la musica, che esercita una azione diretta ed intensa sul sistema nervoso autonomo.
La stessa data del Natale esprime il trionfo della luce sulle tenebre perché il Sole riprende il suo corso, aumentando la durata del giorno dopo il solstizio d’inverno, giorno in cui la notte predomina sul giorno.
Lo stare insieme in famiglia, tra gli amici, fare giochi in comunità come la tombola e il ballo, mangiare seduti in piacevole compagnia alla stessa tavola mantenendo e riscoprendo antiche tradizioni gastronomiche, fare e scambiare doni, accendere l’albero di Natale all’interno della propria casa, allestire il presepio, partecipare a cerimonie religiose, accendere il fuoco nel proprio caminetto sono solo alcuni esempi regolati e influenzati da precise strutture nervose, cerebrali.
A Natale più emozioni e meno ragione.
Nirvana Natalizio.
Ma che confusione…una supercazzola pseudo scientifica. E che c entra il nirvana? Il nirvana e’ un altra cosa…
Sono d’accordo una super cazzola natalizia e non mi emoziona! Come puoi emozionarti per questi “grassi”Natali dettati da merce da consumare! Mi paiono finte emozioni che il Natale giustifica e allora emozioniamoci con le luci gli strass ricchi premi e cotillon. Si è persa la ragione a discapito di emozioni scontate ma non gratuite….. visto il dispendio energetico.
Sono d’accordo e se lo dice Natale…..