Nel suggestivo presepe vivente di Gricignano, alle porte di Sansepolcro , una sorpresa ha arricchito l’atmosfera natalizia: la nascita di un tenero agnellino durante l’inaugurazione dell’evento, il giorno successivo al Natale.
L’evento ha suscitato emozioni intense tra gli spettatori e ha spinto la Proloco di Gricignano, promotrice della sacra rappresentazione, a considerare l’adozione del nuovo arrivato.
Il presidente della Proloco, Bruno Bellucci, ha espresso la sua visione del fatto come un dono della natura e un segno del destino, rendendo ancora più autentica la rappresentazione del presepe vivente.
Tuttavia, per rendere possibile l’affido dell’agnellino, insieme alla sua madre e alle altre pecore della famiglia, è intervenuta la Rete dei Santuari di Animali Liberi in Italia.
La presidente della Rete, Sara d’Angelo, ha dichiarato la disponibilità ad accogliere l’agnellino e la sua famiglia nei santuari dedicati agli animali liberi.
“La storia di questa nascita ha commosso molte persone che ci hanno chiesto di intervenire, e crediamo che l’agnellino, la mamma e l’intera famiglia delle pecore debbano vivere liberi per sempre in un rifugio per animali,” ha affermato Sara d’Angelo.
La proposta della Rete dei Santuari non si limita all’agnellino, ma si estende a tutti gli animali presenti nel presepe di Gricignano, compresi il bue, l’asino, le capre, le oche, i conigli e altri ancora.
Questo gesto rappresenterebbe un inno alla vita durante la festa della Natività.
La Rete dei Santuari di Animali Liberi, fondata nel 2012 e composta da una ventina di santuari, molti dei quali situati in Toscana, si occupa di salvare animali dallo sfruttamento dell’industria della carne, dell’intrattenimento e della sperimentazione animale.
La presidente Sara d’Angelo ha sottolineato che molti degli animali accolti sono pecore e capre, sfruttate per la produzione di latte e formaggio, e i loro cuccioli spesso finiscono sulle tavole durante le festività natalizie e pasquali.
L’appello della Rete dei Santuari di Animali Liberi è rivolto alla comunità e alle autorità locali affinché considerino questa proposta e permettano agli animali di vivere una vita libera e rispettosa nei santuari dedicati.